Anche se spesso non si notano particolari differenze a un primo impatto, durante il lavaggio dei piatti non tutte le spugne sono uguali. La scelta giusta può influenzare direttamente il risultato finale, per questo è importante sapere quali sono le migliori spugne per piatti. Oltre a massimizzare l'efficacia della pulizia, un lavaggio corretto può anche permettere alle stoviglie di durare più a lungo.
Come scegliere la spugna migliore?
Le spugne per i piatti sono realizzate in materiali differenti per assolvere a compiti ben precisi: le tipologie più facilmente reperibili in commercio sfruttano la morbidezza e l'elasticità di materiali sintetici come la schiuma di poliuretano, la cellulosa, le fibre naturali o i materiali riciclati.
La scelta di questi materiali deriva principalmente dalla loro combinazione di morbidezza e resistenza: ciò impedisce di graffiare le superfici, permettendo al contempo di rimuovere sporco e residui. Materiali come la cellulosa sono generalmente più assorbenti, mentre la schiuma di poliuretano è nota per la sua maggior resistenza. Le scelte biodegradabili contribuiscono inoltre a ridurre l'impatto ambientale.
Anche le superfici e la composizione delle spugne giocano un ruolo fondamentale in fase di lavaggio. Spugne con una superficie liscia sono ideali per la pulizia più delicata di piatti bicchieri e padelle antiaderenti, mentre quelle con con superficie ruvida sono più indicate per rimuovere lo sporco ostinato. Non va mai sottovalutata la componente igienica: molte spugne subiscono un trattamento con agenti antibatterici, permettendo loro di contrastare l'insorgenza e la proliferazione di germi o batteri in cucina.
Perché le spugne per piatti hanno colori diversi?
Un importante aiuto in fase di selezione è dato dai colori delle spugne pensate per lavare piatti e stoviglie. Non si tratta infatti di una variazione estetica, ma soprattutto pratica: ogni tonalità (tanto nel lato morbido, quanto nel lato più abrasivo) è scelta per indicare un grado differente di abrasione, permettendo quindi di scegliere la giusta tipologia di spugna in base agli utensili da pulire.
Spugne gialle
Le spugne gialle, spesso fra le più comuni, sono le meno abrasive e quindi le più morbide per il trattamento di utensili delicati come porcellane o bicchieri. Questo tipo di spugne non rovina né graffia le superfici, vista la sua bassa abrasività, e può essere usata anche su superfici come i lavandini.
Spugne blu
Le spugne blu mantengono la caratteristica morbidezza delle spugne, ma permettono di lavare utensili meno delicati come bicchieri di vetro, posate e stoviglie rimuovendo lo sporco e i residui con maggior facilità.
Spugne rosse, arancioni o rosa
Le spugne rosse, arancioni o rosa rappresentano il grado medio di abrasività. Questa tipologia è molto resistente e non graffia neppure quando si rimuovono le macchie più resistenti. Tuttavia, è importante utilizzare queste spugne solamente su stoviglie e utensili come pentole e padelle, di norma meno delicati.
Spugne verdi
All'apice dell'abrasività ci sono le spugne verdi, assolutamente sconsigliate su stoviglie delicate ma adatte alla rimozione dei residui più ostinati. Inoltre, rimuovendo le incrostazioni, sono anche ideali per pulire le griglie dei fornelli.
Come lavare bene le spugne per piatti
Oltre a conoscere le corrette indicazioni dei colori delle spugne, permettendo quindi di scegliere la tipologia più adatta alla superficie che si intende trattare, non va sottovalutata l'importanza delle abitudini in fase di lavaggio: anche le spugne vanno trattate a dovere e mantenute pulite nel tempo per evitare l'accumulo di germi e batteri che potrebbero compromettere la loro efficacia sulle superfici.
I metodi per lavare le spugne per piatti prevedono soprattutto l'immersione in una miscela a base d'acqua e detersivo per piatti, facile da preparare e completamente attuabile in casa. Nel caso in cui le spugne superino un determinato numero di lavaggi e comincino comunque a mostrare segni di deterioramento (o peggio, cattivi odori), è consigliabile cambiarle con delle spugne nuove.
Come farle durare più a lungo
Al di là delle buone abitudini di lavaggio, per allungare la vita delle spugne è necessario apportare degli accorgimenti che possano garantirne un corretto mantenimento il più a lungo possibile:
- non sottovalutare mai l'importanza di un attento risciacquo della spugna dopo ogni uso. Sciacquare bene la spugna sotto l'acqua rimuove qualsiasi tipo di residuo (anche quelli del detersivo per piatti, che alla lunga potrebbero recare danni alla superficie della spugna). Inoltre, anche le spugne da cucina compaiono tra le cose da lavare in lavatrice.
- Oltre al semplice lavaggio, è importante disinfettare periodicamente la spugna immergendola in una soluzione d'acqua e aceto o mettendo la spugna umida nel microonde per pochi secondi. In questo modo, l'utensile rimarrà sempre al top delle condizioni igieniche e potrà essere usata più a lungo.
- Anche nel caso in cui si sia stati più attenti e premurosi possibile, qualsiasi spugna va sostituita una volta superato il suo ciclo di efficienza.
Un ricambio regolare delle spugne contribuisce a mantenere l'ambiente pulito e sicuro. In linea generale, è consigliabile cambiare le spugne ogni due settimane, così come quando cominciano a mostrare segni di deterioramento o usura.
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