
Secondo l’ultima analisi dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, il tempo medio necessario per vendere un immobile nelle grandi città italiane si attesta sui 105 giorni nella prima parte del 2024, confermando lo stesso valore registrato un anno fa. Questa stabilità indica un mercato che, pur non mostrando significative accelerazioni, continua a mantenere un andamento costante.
Le città più veloci e più lente
Ancora una volta, Bologna e Milano si confermano come le città più rapide nella vendita degli immobili. A Bologna il tempo medio di vendita è di 68 giorni, mentre a Milano si attesta su 81 giorni. Tuttavia, entrambi i dati sono in aumento rispetto allo scorso anno, rispettivamente di 12 e 13 giorni, segnalando una lieve tendenza al rallentamento.
Al contrario, Genova si conferma la città con i tempi di vendita più lunghi, con una media di 138 giorni. Segue Palermo, dove il tempo medio per concludere una compravendita è di 128 giorni. Questi dati evidenziano le difficoltà di mercato in alcune aree, dove la domanda potrebbe essere meno dinamica o l’offerta meno in linea con le esigenze degli acquirenti.
L’andamento nell’hinterland delle metropoli
Se nelle grandi città i tempi di vendita restano invariati, nell’hinterland si registra un leggero peggioramento. Qui, il tempo medio di vendita è salito a 146 giorni, rispetto ai 139 giorni dell’anno precedente. Tuttavia, alcune aree mostrano segnali positivi. Nell’hinterland di Firenze, per esempio, si registra un miglioramento con una riduzione dei tempi di vendita a 116 giorni, sei giorni in meno rispetto al 2023. Questo miglioramento è attribuibile principalmente al dinamismo del mercato delle case vacanza, che continua ad attrarre investitori e acquirenti.
Milano si posiziona come la seconda area metropolitana con tempi di vendita più rapidi, registrando 126 giorni, un dato sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente (127 giorni). Questo suggerisce una stabilità del mercato immobiliare milanese, nonostante il lieve rallentamento registrato in città.
La situazione nei capoluoghi di provincia
Nei capoluoghi di provincia, i tempi medi di vendita sono leggermente aumentati rispetto all’anno scorso, passando da 129 a 131 giorni. Questo incremento, seppur modesto, indica un mercato caratterizzato da maggiore prudenza da parte degli acquirenti, che tendono a valutare con maggiore attenzione le opportunità di acquisto prima di prendere una decisione.
Panoramica generale
L’analisi complessiva mostra un leggero peggioramento nell’hinterland delle grandi città e nei capoluoghi di provincia. Questo fenomeno è compatibile con un mercato caratterizzato da una maggiore selettività e prudenza da parte dei potenziali acquirenti, soprattutto per determinate tipologie immobiliari. Le dinamiche attuali potrebbero essere influenzate da vari fattori, tra cui l’andamento dei tassi di interesse sui mutui, le condizioni economiche generali e le specificità del mercato locale.
In conclusione, il settore immobiliare italiano continua a mostrare segnali di stabilità, sebbene con alcune differenze tra le diverse aree del Paese. Mentre le grandi città mantengono tempi di vendita costanti, nell’hinterland e nei capoluoghi di provincia si osserva una leggera tendenza all’allungamento dei tempi, evidenziando un mercato più riflessivo e selettivo rispetto agli anni precedenti.
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