Nel secondo semestre del 2024 i prezzi delle case a Milano hanno registrato un aumento medio del 2,1%. È quanto emerge dalle rilevazioni dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, che evidenzia un mercato vivace e differenziato nei vari quartieri della città. In particolare, le zone centrali hanno registrato un incremento del 4,7%, trainate dalla domanda di immobili di pregio e dalla presenza di acquirenti stranieri.
Il Centro traina la crescita: +4,7%
Nel cuore della città, la crescita dei prezzi è sostenuta dalla forte domanda di immobili di lusso, spesso con caratteristiche uniche. Acquirenti stranieri, soprattutto europei, sono attratti dalle architetture storiche, mentre altri preferiscono contesti moderni con spazi comuni come palestra, piscina e sistemi di domotica. I prezzi qui possono superare i 20.000 euro al metro quadro.
Dinamismo a Porta Nuova, Moscova e Garibaldi
Il mercato resta vivace anche nei quartieri di Porta Nuova, Moscova e Garibaldi. A Porta Nuova si vendono immobili signorili a 9.000-10.000 €/mq, con punte fino a 15.000 €. Moscova mostra una forte polarizzazione tra usato (8.000 €/mq) e nuovo (fino a 17.000 €/mq), mentre in corso Garibaldi i prezzi scendono a 6.000-7.000 €/mq, attirando investitori.
Vercelli-Lorenteggio in crescita grazie alla metropolitana
La zona di Vercelli-Lorenteggio ha registrato un aumento del 3,8%, spinta dall’arrivo della linea 4 della metropolitana. I prezzi si mantengono elevati in piazza Frattini (3.500-4.000 €/mq), mentre crescono in piazza Tirana, dove le nuove costruzioni toccano i 4.000 €/mq. Anche Cermenate mostra una crescita (4.000-5.000 €/mq per l’usato in buone condizioni), mentre nelle vie limitrofe si osservano prezzi invariati. La locazione è attiva, sostenuta da studenti e lavoratori.
Navigli-Famagosta: +3% con focus su cermenate e ludovico il moro
La macroarea registra una crescita del 3%. A Cermenate l’usato di qualità tocca i 5.300 €/mq. In via Ludovico il Moro i prezzi sono saliti grazie al miglioramento dei collegamenti e alla riqualificazione urbana. Il nuovo raggiunge i 6.000-7.000 €/mq, con un rallentamento delle locazioni brevi. In crescita anche Santa Rita e Porta Naviglio Grande.
Lodi-Corsica: aumentano i prezzi grazie alla nuova metro
Con un aumento del 2,5%, la macroarea beneficia dell’arrivo della linea 4. I prezzi toccano i 5.500 €/mq in viale Argonne e via Sismondi. La domanda è sostenuta da giovani coppie e famiglie. Le locazioni rallentano a causa dei canoni elevati, mentre l’acquisto diventa una scelta più conveniente per chi ha i requisiti.
Bovisa-Sempione: +1,8%, ma frena la zona scalo farini
Crescono i prezzi nella macroarea, soprattutto grazie alla Bovisa, dove l’usato si attesta a 3.800-4.000 €/mq e il nuovo arriva a 5.000 €/mq. L’interesse è spinto dalla presenza del Politecnico e dai progetti di sviluppo come Mo.le.co.la e la Goccia. In calo l’interesse per lo Scalo Farini. Maciachini resta stabile.
Stabile la zona Stazione Centrale-Gioia-Fulvio Testi (+0,3%)
Prezzi sostanzialmente fermi, con un rallentamento a Nolo e Trotter. La fascia di acquirenti è più attenta al budget e preferisce immobili già in buono stato. La zona di Sarca – Bicocca e Testi – Ca’ Granda registra invece un incremento, grazie a nuove costruzioni e alla domanda di abitazione principale, spesso da parte di famiglie trasferitesi dal Sud Italia.
Città Studi e Indipendenza (+0,6%): lieve crescita e attenzione alla qualità
In questa macroarea l’aumento è contenuto. Gli acquirenti cercano soluzioni in buone condizioni e con una buona classe energetica. Si registra un crescente interesse per la zona tra piazzale Cuoco, viale Umbria e via Tertulliano, dove il nuovo può superare gli 8.000 €/mq.
Prezzi invariati in Fiera-San Siro
La zona di Fiera e San Siro non registra variazioni. L’offerta è stabile e la domanda si mantiene costante. Alcune aree attendono interventi di riqualificazione che potrebbero impattare sui valori futuri.
Prospettive per il mercato immobiliare milanese
Il mercato immobiliare milanese conferma la sua solidità anche nella seconda parte del 2024, mostrando una crescita complessiva dei prezzi e una domanda ben distribuita tra acquirenti italiani e internazionali. Le nuove infrastrutture di trasporto, la qualità dell’offerta residenziale e l’attenzione alla classe energetica restano i driver principali per le scelte d’acquisto e investimento.
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