Il Piemonte è universalmente riconosciuto come una delle capitali del cioccolato, grazie a una storia secolare che ha visto nascere alcune delle più apprezzate specialità dolciarie italiane. Frutto di una lunga tradizione artigianale che si tramanda di generazione in generazione, ecco quali sono i cioccolatini piemontesi più famosi, da Cuneo a Torino.
I cuneesi al rum: il cioccolatino tipico di Cuneo
Solo pochi ingredienti alla base di cuneesi al rum, il cioccolatino fatto da meringa e liquore. La loro storia affonda le radici nei primi decenni del Novecento, quando un pasticcere locale, Pietro Galletti, ebbe l’intuizione di racchiudere una morbida crema al rum tra due gusci di meringa friabile, ricoperti da uno strato generoso di cioccolato fondente.
In realtà si trattava di una ricetta antispreco, in quanto il pasticciere non voleva più buttare tutte le meringhe che avanzavano dalla produzione. Da Dronero, centro del cuneese, al capoluogo fino all’intera regione: i cuneesi al rum diventarono una specialità sempre più apprezzata. Attualmente esistono anche altre varietà, come ad esempio senza alcol o con liquori come limoncello o Grand Marnier.
La ricetta dei cuneesi al rum
La ricetta tradizionale parte dalla realizzazione delle meringhe, ottenute montando a neve gli albumi con lo zucchero fino a ottenere una consistenza soffice e stabile. Le meringhe vengono poi cotte lentamente. Una volta pronte, si farciscono con una crema ricca a base di cioccolato fondente, burro e una generosa dose di rum, Le due metà vengono quindi unite e successivamente immerse in una copertura di cioccolato fondente puro, che poi si solidifica.
Quali sono i cioccolatini tipici di Torino?
Vale poi la pena “spostarsi” a Torino, da tutti considerata capitale italiana del cioccolato. Basterà camminare nel centro di Torino e, fra le numerose cose da vedere, troverai storiche pasticcerie e botteghe artigiane. Alcuni di questi cioccolatini tipici sono poi comprensibilmente diventati famosi in Italia e all’estero, dove sono sinonimo di Made in Italy.
I gianduiotti
Il gianduiotto è senza dubbio il re dei cioccolatini torinesi, nato ufficialmente nel 1865. La sua storia affascinante inizia quando, a causa delle restrizioni sull’importazione del cacao durante il periodo napoleonico, i pasticceri torinesi decisero di mescolare il cacao con la nocciola locale, materia prima abbondante in Piemonte.
Il gianduiotto si distingue per la sua caratteristica forma a barchetta rovesciata, ma perché si chiama così? Una delle curiosità su Torino più note vorrebbe che, per promuovere il nuovo prodotto, a Carnevale i cioccolatini erano offerti dalla maschera Gianduja, tipica della città.
I cri cri
Meno conosciuti al grande pubblico ma amatissimi dai piemontesi, i cri cri sono piccoli gioielli della tradizione dolciaria torinese. Anche in questo caso, la loro origine risale alla fine dell’Ottocento, in una confetteria di Torre Pellice. Il nome “cri cri” deriva dal suono croccante che si percepisce addentando questi cioccolatini, dovuto alla presenza di una crosta di minuscole palline di zucchero che ricoprono il cuore centrale.
Ma come è fatto il cri cri? Al centro c’è una nocciola intera tostata, avvolta da uno strato di cioccolato fondente o al latte, il tutto ricoperto da una cascata di granella di zucchero bianco, chiamata mompariglia. Ancora oggi popolarissimi, sono stati riconosciuti prodotto agroalimentare tradizionale.
Il cremino
Il cremino è un altro grande protagonista tra i cioccolatini tipici torinesi, celebre perché “costruito” a strati. La sua storia risale alla metà del XIX secolo, principalmente come evoluzione delle tradizionali tavolette di cioccolato.
Il cremino si compone generalmente di tre strati: due esterni a base di gianduia e uno centrale che può essere realizzato con crema al caffè, alla nocciola o al pistacchio. La ricetta originale, però, prevede l’utilizzo esclusivo di ingredienti selezionati come cacao puro, burro di cacao e pasta di nocciole piemontesi.
Vivere in Piemonte
Sarebbe quindi corretto dire che il Piemonte è una delle regioni più “dolci” d’Italia. Oltre alla sua ricca tradizione enogastronomica, però, è anche uno dei luoghi ideali dove vivere in Italia. Le ragioni sono molteplici: a grandi città si alternano capoluoghi più tranquilli. Il trasporto fra le città è poi garantito da treni, bus e una rete autostradale molto estesa.
Nelle principali città, infine, sono numerose le opportunità di carriera e di formazione, grazie alle ottime università. Scopri con idealista, quindi, dove vivere in Piemonte e dai uno sguardo agli ultimi annunci per case in vendita o in affitto:
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