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Su internet un movimento contro le grandi banche

Arriva dagli usa "move your money", un movimento popolare contro le grandi banche (le "too big to fail"). L'invito agli americani è quello di togliere i depositi dalle mega banche, quelle salvate un anno fa dallo stato, e metterli nelle piccole banche, soprattutto in quelle al servizio della comunità

Il tentativo di boicottaggio è alimentato da blog come Hacktivist . Per molti si tratta di una giusta rappresaglia contro i bonus che le grandi banche continuano ad assegnare ai dirigenti mentre restringono il credito alle imprese e alle famiglie

"Move your money" non riceve l’appoggio soltanto dei media elettronici, ma anche di quelli tradizionali, come la tv Abc. Tutti condividono l'argomento principale: dopo avere ricevuto centinaia di miliardi di dollari in prestito dallo stato e dopo avere registrato enormi profitti nel 2009  in borsa, le grandi banche rifiutano di fare la loro parte per la ripresa dell’economia, il risanamento dei mutui subprime i mutui ad alto rischio che causarono la crisi

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3 Commenti:

12 Gennaio 2010, 11:15

Per una volta i media non lo trattano comei un movimento anti sistema. Gli anti sistema in questo momento sono le grandi banche

12 Gennaio 2010, 11:17

I grandi media dovrebbero chiedere scusa ai cittadini che in questi anni hanno protestato pacificamente contro gli abusi del sistema finanziario (vedi g8 ecc..) e sono stati trattati sempre come dei teppisti criminali. Ora che essi stessi ne subiscono le conseguenze in termini di credito ( e con la pubblicità ridotta all'osso sono tutti messi male) per pura combinazione riportano notizie come questa

12 Gennaio 2010, 11:19

Guardate cosa dice finanza online oggi:

La scure dell'amministrazione Obama si abbatte sul mondo delle banche. Washington ha allo studio una nuova tassa sulle banche: per recuperare una parte degli aiuti di Stato e ridurre il deficit pubblico. Ma anche per placare la rabbia popolare contro Wall Street. Non a caso la fuga di notizie sulla stangata fiscale dalla Casa Bianca è avvenuta ieri, cioè all'inizio di una settimana calda sul fronte delle banche. Anche il procuratore generale di New York, andrew Cuomo, è ripartito all'offensiva: ha chiesto alle otto maggiori banche beneficiate dagli aiuti di Stati tutti i dati sugli stipendi 2009. Domani iniziano i lavori della commissione d'inchiesta parlamentare che deve far luce sulla responsabilità degli istituti di credito nella grande crisi del 2007-2009

Per la prima volta sono tutti d'accordo contro le banche

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