La registrazione autonoma dei rumori vicino, seppur priva di un valore legale diretto, può essere utile in caso di controversia.
Commenti: 0
Rumori del vicino, come registrarli
Pexels

Per chi si trova a sopportare musica alta, schiamazzi ed elettrodomestici accesi a tutte le ore, sapere come registrare i rumori molesti del vicino può essere di fondamentale importanza. Il diritto alla quiete, soprattutto nelle ore tipicamente dedicate al riposo, è infatti tutelato dalla legge, eppure è necessario produrre adeguate testimonianze del disturbo subìto. Ma come si procede a una registrazione valida e, fatto non meno importante, quali sono le possibili conseguenze legali di un vicino fin troppo rumoroso?

Come posso dimostrare che i miei vicini fanno rumore molesto?

Non è di certo un segreto: la vita in un contesto condominiale comporta una certa pazienza e grande spirito di sopportazione. Data la vicinanza delle singole unità immobiliari, è più che naturale percepire dei rumori inavvertitamente prodotti dai vicini.

Ma cosa succede quando i comportamenti rumorosi si trasformano in una vera e propria molestia, poiché continui e tali da non garantire un corretto riposo?

I confini di legge al rumore in condominio

La questione del rumore molesto in condominio è perlopiù disciplinata dall’articolo 844 del Codice Civile, che vieta le immissioni nella proprietà altrui - comprese quelle sonore - oltre al limite della normale tollerabilità. È però necessario sapere che il concetto di tollerabilità non è assoluto, ma dipende dal contesto ambientale, dall’orario e dalla persistenza del disturbo. 

In altre parole, non sono previsti riferimenti precisi: in caso si decida di procedere legalmente nei confronti di un vicino rumoroso, il tribunale potrebbe:

  • vagliare le prove prodotte dalla parte offesa, come ad esempio registrazioni domestiche o testimonianze di altri vicini coinvolti;
  • disporre una perizia fonometrica sul posto, per accertare l’effettiva produzione di suoni molesti.

In linea generale, la giurisprudenza ritiene intollerabili i rumori che superano il rumore ambientale di fondo di 3 decibel la notte e 5 decibel di giorno, secondo parametri tecnici consolidati.

Rumori molesti del vicino
Pexels

È però utile sapere che, se la molestia non affligge solo un singolo condomino ma è astrattamente idonea a disturbare un numero indeterminato di persone, si può configurare il disturbo della quiete pubblica, come da articolo 659 del Codice Penale.

Ancora, per la produzione di rumori molesti possono essere previste sanzioni anche a livello condominiale. Infatti, l’articolo 70 delle Disposizioni di Attuazione del Codice Civile, specifica che se vi sono divieti da regolamento contrattuale e il condominio ha previsto specifiche sanzioni, è possibile comminare:

  • sanzioni fino a 200 euro per la singola violazione;
  • fino a 800 euro per le violazioni reiterate.

Fatto non meno importante, se i rumori non sono casuali ma prodotti appositamente dal vicino per arrecare danno o fastidio a un condomino a lui inviso, si rischia di scadere nello stalking condominiale. Si tratta di una definizione comune per identificare i comportamenti molesti e persecutori in condominio, che possono rientrare nel reato di stalking, secondo articolo 612-bis del Codice Penale.

Le prove valide in tribunale

Come visto, affinché si possano dimostrare rumori oltre alla normale soglia di tollerabilità, è necessario produrre sufficienti prove. Ma quali sono davvero ammesse in tribunale? Di norma, vengono considerate:

  • la perizia fonometrica, disposta dallo stesso tribunale, che rappresenta la prova primaria dell’eventuale suono molesto. Viene eseguita da un Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU) nominato dal giudice che, tramite un apposito fonometro registratore, verifica che il rumore sia oltre la normale tollerabilità. È possibile anche una Consulenza Tecnica di Parte (CTP) con fonometro certificato, che può avere valore orientativo nel processo;
  • le testimonianze di altri condomini, che hanno a loro volta sentito i rumori molesti;
  • le registrazioni audio e video effettuate autonomamente che, pur non avendo valore probatorio pieno, possono essere valutate a discrezione del giudice come prove atipiche in un procedimento civile, se supportate da altre evidenze e nel rispetto della privacy altrui;
  • il registro dei rumori, ovvero una sorta di diario dettagliato redatto in autonomia, dove inserire date, orari e tipologia di rumore percepito. Anche in questo caso, non vi è un valore legale diretto, ma può essere d’aiuto per comprendere la frequenza e la natura della molestia subita.

Come posso registrare i rumori del mio vicino

Compresi i confini di legge, e i limiti da regolamento condominiale, come si procede alla registrazione dei rumori del vicino? Come già accennato, è utile ribadire che le registrazioni domestiche non hanno un valore legale diretto, poiché non può essere garantita né la correttezza dell’operazione, né è possibile misurarne il discostamento rispetto al suono ambientale di fondo. Tuttavia, possono essere utili nelle fasi preliminari, per dimostrare il disagio subito.

Gli strumenti per la registrazione

Ci sono diversi strumenti domestici di cui ci si può avvalere, per effettuare delle elementari registrazioni del rumore fastidioso provocato dai vicini. In particolare, si può ricorrere a:

  • delle app per registrare rumori molesti, da installare sul proprio smartphone e utilizzare seguendo i passaggi guidati mostrati a schermo. I dispositivi elettronici moderni dispongono di microfoni sufficientemente sensibili che, seppur non in grado di misurare con precisione legale i decibel prodotti, possono essere sufficienti per distinguere un suono tollerabile da uno, invece, molesto;
  • un registratore di rumori notturni, un dispositivo - acquistabile anche online - che posizionato nelle camere da letto può distinguere il suono di fondo dai rumori improvvisi e di alto volume, anche con l’ausilio di appositi sensori;
  • un fonometro registratore, anche questo disponibile online, che permette di misurare i decibel prodotti con precisione. È però indispensabile sottolineare che, pur in presenza di questo apparecchio, la prova domestica non ha valore legale diretto, poiché non eseguita dal Consulente Tecnico d’Ufficio incaricato dal tribunale.

Teoricamente, qualsiasi dispositivo adatto alla registrazione di suoni - un computer collegato a un microfono ambientale, ad esempio, oppure i video prodotti dai sistemi domestici di videosorveglianza - può essere utile ai fini di un’eventuale denuncia, purché permettano di distinguere il rumore intollerabile dal suono ambientale di fondo.

Come effettuare la registrazione

Naturalmente, è indispensabile anche sapere come registrare un rumore con il cellulare o con qualsiasi altro dispositivo idoneo. È infatti necessario:

  • rispettare la privacy altrui, compresa quella del vicino rumoroso. Si potranno quindi catturare suoni e rumori molesti, ma non conversazioni private o qualsiasi altro elemento che potrebbe ledere la riservatezza della controparte;
  • registrare i momenti critici, ad esempio catturando rumori nelle fasce orarie in cui sono vietati da regolamento di condominio, di notte - dalle 22 alle 7 - oppure nelle fasce di riposo pomeridiane, generalmente dalle 13 alle 16;
  • documentare il contesto, annotando data, ora, durata del disturbo e tipologia di rumore percepito.
Registrare rumori con lo smartphone
Pexels

Se possibile, è meglio utilizzare microfoni spaziali o direzionali che, oltre a rilevare il rumore senza necessariamente catturare le conversazioni altrui, tendono a essere maggiormente sensibili. Inoltre, è sempre utile effettuare copie di sicurezza dei file salvati, così da evitare perdite accidentali. Se si desidera utilizzare queste prove in tribunale, è utile vagliare il parere del proprio legale di fiducia per sapere come debbano essere raccolte e archiviate.

Cosa posso fare se il mio vicino di casa fa rumore

Andando oltre alle necessità tecniche per registrare i rumori altrui, cosa si può fare se i vicini producono molestie uditive continue? Certo, per quanto si possa procedere a insonorizzare una parete confinante, si rischia di ritrovarsi con una soluzione costosa e non completamente efficace.

Il primo passo consiste nell’effettuare un tentativo di mediazione, magari informando preventivamente l’amministratore del condominio, tramite l’invio di una comunicazione scritta ai vicini via raccomandata con ricevuta di ritorno. Un esempio di lettera per i vicini rumorosi potrebbe essere il seguente:

“Gentile [NOME], le scrivo in qualità di residente [INDIRIZZO E UNITÀ CONDOMINIALE], per segnalare che i rumori provenienti dal suo appartamento, in particolare [TIPOLOGIA DI RUMORE] nelle fasce orarie [ORA], stanno disturbando il riposo della mia famiglia. La invito gentilmente a ridurre tali rumori, in conformità al regolamento condominiale e alle normativi vigenti, in caso contrario sarò costretto a rivolgermi alle autorità competenti”.

Se il tentativo non dovesse sortire gli effetti sperati, si può procedere:

  • coinvolgendo l’amministratore di condominio che, in base ai divieti da regolamento, può richiedere al vicino di rispettare le fasce orarie di silenzio previste. Ancora, se previste a livello dello stesso regolamento, possono essere comminate anche delle sanzioni, come accennato nei precedenti paragrafi;
  • avviando un’azione legale, ai sensi dell’articolo 844 del Codice Civile, per dimostrare il superamento della soglia di tollerabilità, imporre la cessazione del disturbo e ottenere il risarcimento per i danni subiti, se applicabili in base all’articolo 2043 del Codice Civile.

Se il rumore può configurarsi come disturbo della quiete pubblica, quindi coinvolge più persone contemporaneamente, può essere richiesto l’intervento delle autorità sul posto, affinché le Forze dell’ordine possano redigere un verbale, che potrà essere poi esibito come prova in un eventuale processo. 

Data la complessità della questione, il consiglio è quello di affidarsi al proprio legale di fiducia, per seguire tutti i passaggi in modo coerente con le disposizioni di legge.

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account

Etichette