Luigi Vanvitelli è uno dei più grandi architetti italiani del Settecento, protagonista della transizione tra tardo Barocco, Rococò e Neoclassicismo. Probabilmente l’opera che l’ha reso più noto è la maestosa Reggia di Caserta, così come i lavori che gli furono commissionati dai sovrani di Casa Borbone. Tuttavia, l’architetto italo-olandese si incaricò anche di progettare edifici maestosi e di restaurare chiese, palazzi o intere parti della città. Ecco, allora, quali sono le principali opere di Luigi Vanvitelli da conoscere.
Qual è lo stile tipico di Luigi Vanvitelli?
In un certo senso, è possibile individuare solo da alcuni elementi il tocco di Luigi Vanvitelli. Uno degli aspetti più caratteristici del suo stile è la ricerca dell’equilibrio tra grandiosità e la pulizia delle forme. Nelle sue opere, come la celebre Reggia di Caserta, si percepisce una costante attenzione alla simmetria e all’armonia delle proporzioni.
Le facciate sono puntellate in modo regolare da finestre e colonne, mentre gli interni sorprendono per la ricchezza decorativa. Inoltre, la sua capacità di fondere elementi barocchi con soluzioni innovative si manifesta anche nell’uso di nuove tecniche costruttive. Fondamentale anche e l’attenzione al contesto paesaggistico, che completa le sue architetture.
La Reggia di Caserta e l'Acquedotto Carolino
Questi due capolavori, concepiti e realizzati quasi in parallelo, rappresentano l’apice della carriera di Vanvitelli. La Reggia di Caserta, commissionata da Carlo di Borbone nel 1751, fu pensata come una nuova residenza reale che potesse rivaleggiare con Versailles sia per imponenza che per raffinatezza.
L’edificio si sviluppa su una pianta rettangolare, articolata attorno a quattro vasti cortili interni, e conta oltre 1.200 stanze. La facciata principale, poi, è lunga quasi 250 metri.
Per garantire l’approvvigionamento idrico necessario al funzionamento delle fontane e dei giardini della Reggia, Vanvitelli progettò l’Acquedotto Carolino, uno dei più ambiziosi sistemi idraulici del Settecento. L’acquedotto, lungo circa 38 chilometri, convoglia ancora oggi le acque dalle sorgenti del Fizzo fino alla reggia. I suoi ponti, così come la Reggia di Caserta, sono stati inseriti tra i Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO per la Campania.
Cosa ha fatto a Napoli? Il Foro Carolino e altre opere
Il soggiorno di Luigi Vanvitelli a Napoli segna una delle fasi più prolifiche della sua carriera, arrivando a progettare anche una delle piazze più famose di Napoli. In particolare, le sue opere principali sono:
- Il Foro Carolino, oggi chiamato Piazza Dante. Lo spazio nasce dall’esigenza di celebrare Carlo di Borbone, sovrano illuminato che desiderava lasciare un segno del suo governo nella Capitale. Il progetto prevedeva la creazione di uno spazio semicircolare, delimitato da un porticato imponente, al cui centro doveva essere collocata una statua equestre di Carlo III. Attualmente, però, al centro si trova una statua dedicata a Dante Alighieri.
- Restauro della Basilica della Santissima Annunziata Maggiore, dove intervenne sugli interni e, in particolare, sulle navate e sulle cappelle laterali.
- Progettazione di parte dell’Albergo dei Poveri, uno dei più grandi complessi assistenziali d’Europa.
- Restauro e progettazione di alcuni palazzi storici come Palazzo Calabritto o Palazzo Doria d’Angri.
Le opere di Vanvitelli ad Ancona
L’architetto fu chiamato da Papa Clemente XII a risistemare anche il Porto di Ancona, così da rendere la città marchigiana un polo fondamentale nell’Adriatico. In particolare, Vanvitelli realizzò:
- Il Lazzaretto di Ancona: noto anche come Mole Vanvitelliana. Progettato nel 1732, questo straordinario edificio a pianta pentagonale fu concepito come struttura sanitaria per la quarantena delle merci e delle persone provenienti dal porto.
- Arco Clementino: una delle porte cittadine fu commissionata a Luigi Vanvitelli e si caratterista per la sua forma ad arco di trionfo in pietra d’Istria.
Le commissioni di Vanvitelli a Roma
Prima di diventare celebre per la Reggia di Caserta e i grandi progetti nel Sud Italia, Luigi Vanvitelli maturò la sua formazione e affermò il suo talento proprio a Roma. Nella Capitale pontificia, l’architetto realizzò:
- Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri: Vanvitelli si incaricò del restauro della celebre chiesa michelangiolesca sui resti delle Terme di Diocleziano.
- Convento degli Agostiniani: le due volte laterali sono del Vanvitelli, così come il nuovo convento e il chiostro.
- Cupola di San Pietro: si occupò di consolidare una delle cupole più grandi d’Italia, quella della Basilica di San Pietro.
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