L’idea che i forni a legna siano vietati è un mito che circola spesso, alimentato da preoccupazioni ambientali e normative sempre più stringenti sulle emissioni. In realtà sono soggetti a regolamenti specifici per garantire un uso responsabile e sostenibile. Sia per un forno domestico da giardino che per un’attività commerciale è fondamentale conoscere le normative, i criteri di installazione e il posizionamento ideale.
Scopri, quindi, se forni a legna sono fuorilegge, quali regole seguire per installarli e utilizzarli correttamente e dove posizionarli in giardino per cucinare in maniera sicura e piacevole
I forni a legna sono vietati dalla legge?
Contrariamente a quanto si possa pensare, i forni a legna non sono fuorilegge. Non esiste un divieto generale che ne proibisca l’uso in Italia, né per scopi domestici né commerciali. Tuttavia l’attenzione crescente verso la qualità dell’aria ha portato all’introduzione di normative che regolano le emissioni in atmosfera, soprattutto per ridurre il particolato (PM10 e PM2.5) prodotto dalla combustione della legna.
Queste norme, stabilite a livello europeo e recepite in Italia attraverso decreti nazionali e regolamenti locali, si applicano sia ai forni domestici sia a quelli professionali, come quelli delle pizzerie.
- Per i forni domestici le restrizioni sono di solito meno severe, ma alcune regioni o comuni, specialmente in aree critiche, possono imporre limitazioni stagionali (come il divieto di accensione in inverno durante i picchi di smog) o richiedere l’uso di legna certificata a basso impatto ambientale.
- Per i forni commerciali, il Decreto Legislativo 183/2017 stabilisce che le emissioni devono rispettare soglie specifiche, spesso richiedendo l’installazione di sistemi di filtraggio o abbattimento dei fumi. Inoltre i forni devono essere registrati e sottoposti a controlli periodici.
I criteri per l'installazione e l'uso di un forno a legna
Installare e utilizzare un forno a legna in modo conforme richiede il rispetto di alcune normative tecniche e ambientali, che variano a seconda dell’uso (domestico o professionale) e della posizione (interno o esterno).
Normative edilizie e urbanistiche
Prima di installare un forno a legna, è necessario verificare il regolamento edilizio comunale e il Piano di Governo del Territorio (PGT). Per un forno in giardino potrebbe essere necessario un permesso di costruire o una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), soprattutto se il forno è una struttura fissa in muratura.
È bene consultare l’ufficio tecnico del proprio Comune per confermare i requisiti, che possono includere distanze minime dai confini o da edifici vicini.
Requisiti per le emissioni
Per ridurre l’impatto ambientale, è buona norma usare legna secca e stagionata (umidità inferiore al 20%) per minimizzare fumo e particolato. I forni domestici devono rispettare le normative regionali sulla qualità dell’aria, mentre i forni commerciali richiedono spesso un sistema di abbattimento fumi (come con filtri a carboni attivi o elettrostatici) per conformarsi al Decreto Legislativo 183/2017.
In alcune regioni italiane, come Lombardia o Emilia-Romagna, è obbligatorio anche registrare il proprio forno presso il catasto degli impianti termici.
Sicurezza antincendio
Il forno a legna deve essere costruito con materiali ignifughi e rispettare le norme antincendio (UNI 10683/2005 per i forni a legna). Installare una canna fumaria in acciaio inossidabile o ceramica, con un’altezza sufficiente (almeno 1 metro sopra il tetto), consentirà di disperdere i fumi.
È poi necessario che il forno mantenga una distanza di sicurezza da materiali infiammabili, come tende o pergolati, e che sia sufficientemente stabile per evitare ribaltamenti.
Manutenzione regolare
Per garantire un funzionamento sicuro ed efficiente, bisogna pulire regolarmente (almeno una volta all’anno) la canna fumaria per evitare accumuli di fuliggine, che possono causare incendi o cattiva combustione. È importante anche ispezionare il forno per scorgere eventuali crepe o danni, e usare solo combustibili naturali (legna, non carbonella o materiali trattati).
Dove posizionare un forno a legna in giardino?
Scegliere la posizione giusta per un forno a legna in giardino è fondamentale per garantire sicurezza, funzionalità e rispetto delle normative. Ecco i principali aspetti da considerare:
- Distanza dai confini e dagli edifici: il forno va posizionato ad almeno 3-5 metri da edifici, recinzioni o alberi per ridurre il rischio di incendi e rispettare le normative urbanistiche. Verificare il regolamento comunale, che potrebbe richiedere distanze maggiori.
- Superficie stabile: il forno deve essere collocato su una base solida in cemento o pietra, livellata per evitare movimenti. Una piattaforma rialzata protegge il forno dall’umidità e facilita l’uso.
- Protezione dagli agenti atmosferici: se possibile, è meglio installare il forno sotto una tettoia o una pergola resistente al calore per proteggerlo da pioggia e sole, prolungandone la durata. La tettoia o pergola deve essere abbastanza alta da non surriscaldarsi.
- Accessibilità e ventilazione: l’area circostante deve essere ben ventilata per disperdere i fumi, e lontana da finestre o aree di passaggio frequente. Posizionare il forno in modo che sia facilmente accessibile per la legna e la manutenzione, ma non ostacoli il passaggio in giardino.
- Orientamento della canna fumaria: la canna fumaria deve essere orientata per evitare che il fumo disturbi i vicini o entri in casa. Un’altezza di almeno 1-2 metri sopra il livello del tetto è consigliata per una dispersione efficace.
Per un forno a legna mobile (come ad esempio su carrello), la flessibilità di posizionamento è maggiore, ma bisogna assicurarsi di fissarlo durante l’uso per evitare ribaltamenti. Per strutture fisse in muratura è bene consultare un tecnico per garantire la conformità alle normative.
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