Permessi edilizi e norme igienico-sanitarie, opere murarie, arredi e finiture: ecco cosa serve per costruire un bagno in garage
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Piccolo bagno
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L’utilizzo più appropriato del garage è quello di parcheggiarci l’auto e i veicoli a due ruote, come moto e biciclette. Non è infrequente, tuttavia, che la pertinenza possa essere usata per metterci oggetti oppure come spazio da adibire a ufficio. Si può pensare anche a un laboratorio per portare avanti attività creative e hobby. 

Passarci molte ore può far sorgere esigenze di comodità che comprendono la costruzione di un bagno in garage. Si può fare? E a quali costi e grazie a quali permessi edilizi? 

Come creare un bagno dove non c'è

Costruire un bagno in un garage comporta, necessariamente, il cambio di destinazione d'uso del locale in abitabile? Per rispondere a questo quesito occorre considerare numerosi elementi tra i quali, oltre alla stessa destinazione d’uso:  

  • il titolo edilizio;  
  • i requisiti di carattere igienico e sanitario come l’altezza, l’areazione e gli scarichi:
  • le norme locali.

È bene precisare, quindi, che la sola costruzione di un bagno non comporta, in maniera automatica, il cambio d’uso in residenziale del locale. A tal proposito, è utile prendere visione della recente sentenza n. 3645 del 2024 del Consiglio di Stato, nella quale si stabilisce che:

  • il cambio di destinazione d’uso non è automatico in caso di costruzione del solo bagno, ma va valutato caso per caso;
  • la semplice installazione di un vano wc potrebbe non essere sufficiente a stabilire il cambio di destinazione d’uso, ma potrebbe essere rilevante se, oltre al bagno, si aggiungessero altre dotazioni strutturali riconducibili a un utilizzo abitativo, come per esempio i locali multiuso e, segnatamente, la cucina.
Interno di un garage
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Quando si può costruire un bagno nel garage

Fatte le dovute premesse di cui sopra, il criterio da tener presente nel dotare il garage di un bagno è che si tratti di un supporto in una pertinenza, non sufficiente a fare in modo di vivere in garage

Diversamente, un insieme di interventi potrebbe spingere il locale verso un utilizzo di tipo residenziale con vincolo, in capo al proprietario, di cambiare la destinazione d'uso. 

In ogni caso, il nuovo bagno deve rispettare le indicazioni contenute nel decreto ministeriale del 5 luglio 1975 in tema di altezze e di aerazione e il regolamento edilizio comunale.

Quali permessi servono per costruire un bagno in garage

Dal punto di vista dei titoli edilizi e degli adempimenti burocratici e sanitari richiesti, è utile considerare che se si tratta di un bagno pertinenziale, è sufficiente la Comunicazione di inizio dei lavori asseverata (CILA) o la Segnalazione Certificate di Inizio Attività (SCIA) a seconda del comune, senza che si arrivi al cambio d’uso. Si può facilmente intuire che si ha a che fare con opere edilizie leggere che non necessitano di alcuna idoneità abitativa.

Nel caso in cui la costruzione di un bagno rende il locale idoneo all’uso abitativo - per esempio, se si voglia disporre di una taverna, di collegamenti interni, con tanto di finiture e di riscaldamento - si deve mettere in conto della necessità di ottenere il permesso di costruire o, alternativamente, la SCIA nei casi previsti. Si ricorda, inoltre, che per il cambio della destinazione d’uso è necessario aggiornare la planimetria catastale, segnalando la nuova dotazione del locale e il codice del garage.

Infine, si ricorda che il cambio dell’uso senza opere è ammesso al regime semplificato dal più recente decreto "Salva casa", fermo restante che la costruzione debba rispettare i vincoli urbanistici e i criteri igienici e sanitari.

Quali sono i requisiti tecnici del bagno in garage

Tra i requisiti tecnici e di tipo igienico-sanitario, è importante considerare gli aspetti minimi richiesti per le altezze, l'aerazione e gli scarichi. Infatti, ai sensi del decreto ministeriale del 5 luglio 1975 e del decreto del Presidente della Repubblica 380 del 2001 è necessario che l’altezza minima di un bagno, anche situato in cantina, nonché di disimpegni e ripostigli sia di almeno 2,40 metri, con aerazione assicurata da finestre o ventilazioni meccaniche controllate.

Infine, occorre tener presente della normativa del bagno in garage circa gli impianti idraulici, gli scarichi e i wc senza scarico. A tal proposito, frequenti installazioni collegano il bagno agli impianti di scarico attraverso sistemi con trituratore nel caso in cui gli scarichi principali siano distanti. Qualora necessario, occorre anche effettuare lavori di impermeabilizzazione delle pareti e dei pavimenti per evitare le infiltrazioni.

Spesso si ricorre all'installazione di un bagno chimico o prefabbricato in un garage proprio per adattare le esigenze e il rispetto delle norme agli spazi ridotti dei locali, con ulteriore diminuzione dei costi e dei tempi di costruzione.

Interno di un garage
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Esempi reali per la costruzione di un bagno in garage

Alcuni esempi possono risultare utili per comprendere quali lavori di costruzione dei servizi sanitari siano ammissibili in un locale. Se si realizza un mini bagno dotato di lavabo in un garage il cui utilizzo è prevalentemente quello di un banco da lavoro, senza la necessità di cambiare la destinazione d’uso, è sufficiente presentare la domanda di CILA al Comune.

La semplice CILA in sanatoria o la SCIA con relativa variazione catastale può essere sufficiente a sanare la costruzione non in regola del bagno in garage, purché il locale rimanga pertinenziale. 

Se, invece, in un seminterrato rifinito come taverna si voglia costruire un bagno e il locale sia collegato all’abitazione principale, nonché dotato di impianti di riscaldamento e di predisposizione per la cucina, occorre presentare la richiesta di permesso di costruire per la variazione d’uso. 

Anche in questo caso, il bagno in garage abusivo può essere sanato presentando la relativa autorizzazione, ovvero il permesso di costruire per cambio d'uso. 

Quanto costa fare un bagno in garage

Il costo della costruzione di un bagno in un garage deve tener conto del fatto che maggiori sono le opere murarie, i titoli edilizi richiesti e gli arredi occorrenti e maggiore è la spesa. Partendo dalla documentazione edilizia fino alle opere di costruzione e ai sanitari da installare è necessario considerare:

  • un range di prezzo da 100 a 300 euro per la SCIA e le variazioni catastali;
  • un prezzo più alto, da 400 a 1.200 euro, se serve il permesso di costruire e ci si affidi a un tecnico che prepari la relazione, l’asseverazione e le pratiche CILA e SCIA;
  • i diritti comunali da 50 a 200 euro;
  • le opere murarie tra 50 e 500 euro al metro quadrato, in base alla complessità dell’installazione e alle finiture di piastrelle, rivestimenti e idrosmalto che, da sole, potrebbero comportare una spesa tra 500 e 2.000 euro;
  • gli arredi e i sanitari, tra i quali lavabo, wc, eventuale doccia e accessori generano un costo totale che varia da 300 a 2.000 euro. La spesa dipende anche dalla qualità dei materiali;
  • l’aggiornamento al Catasto tra i 250 e i 600 euro.

Cosa non posso fare nel mio garage

Il possesso di un garage comporta l'osservanza di tutta una serie di norme che hanno obiettivi differenti, ma che devono essere rispettate per non incorrere in sanzioni. Innanzitutto, se si vuole cambiare la destinazione d’uso servono le dovute autorizzazione del Comune dove si trova l’immobile. È il caso in cui si voglia usare il proprio garage come ufficio, laboratorio o sede di attività commerciale.

Dal punto di vista dell’igiene e della sicurezza, è vietato utilizzare il garage per depositare sostanze, materiali e rifiuti pericolosi, come bombole di gas, benzina, solventi, vernici e legna. Inoltre, non è consentito svolgere attività rumorose che possano causare disturbo ai vicini. Per esempio, per suonare strumenti musicali può essere necessaria l’autorizzazione del condominio. Infine, non si possono allevare animali.

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