Il settore retail riconquista la scena del mercato immobiliare italiano. È quanto emerge dal report “Italy Retail Spotlight” di Savills, che evidenzia una crescita sostenuta degli investimenti e segnali di forte vitalità nelle principali piazze commerciali del Paese. Con oltre 2,2 miliardi di euro investiti nei primi nove mesi dell’anno – pari al 29% del totale del mercato immobiliare – il retail segna il miglior risultato degli ultimi dieci anni.
Centri commerciali e outlet trainano il comparto
A guidare la ripresa è la componente out-of-town, che concentra circa l’80% dei volumi totali. I centri commerciali hanno registrato investimenti per circa 800 milioni di euro, inclusa la più grande operazione su un singolo asset retail dell’ultimo decennio. Dopo anni di pausa, anche i factory outlet tornano protagonisti, con la vendita di due portafogli che testimoniano il rinnovato interesse degli investitori.
Le high street rappresentano il restante 21% dei volumi, con Firenze tra le città più dinamiche. L’attrattività del mercato è sostenuta dall’apertura di nuovi negozi e dal debutto di brand internazionali che scelgono l’Italia per espandere la propria presenza.
Le grandi città e le nuove destinazioni del lusso
Milano e Roma restano i poli di riferimento per il luxury retail. Nel capoluogo lombardo, la prospettiva delle Olimpiadi Invernali 2026 accelera l’arrivo di marchi globali, in particolare del settore athleisure, mentre la Capitale beneficia dell’effetto Giubileo, di nuovi progetti come la Galleria Alberto Sordi e di un turismo in costante aumento.
A Roma, via Condotti si conferma tra le strade più costose d’Italia con canoni prime di 13.000 euro/mq/anno, subito dopo via Monte Napoleone a Milano. Tuttavia, la crescente competizione tra marchi sta spingendo alla valorizzazione di nuove aree emergenti, oltre i circuiti tradizionali dello shopping.
Parallelamente, cresce l’interesse per località balneari, lacustri e di montagna di alta gamma, che si affermano come hotspot per brand e investitori, sostenuti da un turismo internazionale sempre più orientato al lusso esperienziale.
Centri commerciali: segnali di solidità e nuove strategie
Il comparto dei centri commerciali italiani mostra flussi di visitatori in lieve aumento rispetto al 2024 e ricavi stabili. Il calo dell’inflazione ha contribuito a sostenere i consumi, pur in un contesto ancora influenzato dai rincari degli ultimi anni.
I settori legati alla cura della persona e ai servizi risultano i più performanti, mentre le nuove aperture si concentrano soprattutto su abbigliamento, cultura e tempo libero.
Secondo Alberto Albertazzi, Head of Retail Management di Savills, “la gestione dei centri commerciali evolve verso strategie di rilancio e spazi sempre più esperienziali, capaci di rispondere ai nuovi comportamenti di consumo e di creare valore nel tempo”.
L'evoluzione del comparto retail
Per Marco Montosi, Head of Investment di Savills, “il retail è tornato protagonista del mercato immobiliare italiano grazie a operazioni di rilievo e asset resilienti. L’interesse si concentra su proprietà solide e in grado di garantire performance nel lungo periodo”.
Aggiunge Francesca Cattagni, Head of Retail Agency: “Oggi più che mai i brand competono per presidiare le principali destinazioni luxury e high street. Revamping e rigenerazione restano temi centrali per i proprietari, che puntano a trasformare gli spazi in luoghi di esperienza e comunità.”
Con previsioni di stabilizzazione dei rendimenti e dei canoni prime nei prossimi mesi, il retail si conferma un pilastro strategico per la ripartenza del real estate italiano, tra innovazione, turismo e nuove abitudini di consumo.
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