L’andamento del mercato immobiliare italiano continua a mostrare segnali di cautela sul fronte della capacità di spesa degli acquirenti. L’ultima analisi sulla disponibilità di spesa elaborata dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa offre una panoramica aggiornata alla rilevazione di giugno 2025, confermando una tendenza già osservata nei mesi precedenti: la maggior parte dei potenziali compratori si muove nelle fasce di budget più contenute.
La fascia fino a 119 mila euro resta la più affollata
A livello nazionale, il 23,6% degli acquirenti dichiara una disponibilità di spesa non superiore a 119 mila euro, la percentuale più alta tra tutte le fasce monitorate. Un dato che replica sostanzialmente quello registrato a gennaio, segno di una stabilità nella domanda d’acquisto orientata verso immobili accessibili
Le tre fasce economiche più basse presentano valori molto simili tra loro, suggerendo una distribuzione piuttosto uniforme all’interno dei segmenti meno onerosi. Questo equilibrio riflette un mercato dove il potere d’acquisto è ancora frenato da tassi di interesse non del tutto normalizzati e da un generale rallentamento della mobilità abitativa.
Milano e Roma: il baricentro si sposta verso i 250-349 mila euro
Nei mercati più dinamici e costosi, come Milano e Roma, lo scenario cambia in modo evidente. Qui prevale la fascia di disponibilità tra 250 e 349 mila euro, che raccoglie la quota più alta degli acquirenti: 25,5% nel capoluogo lombardo e 25,0% nella Capitale
A Milano si registra inoltre un incremento dello 0,6% rispetto alla precedente rilevazione, segnale di una domanda che continua a mantenersi viva nonostante i prezzi medi tra i più elevati d’Italia. L’interesse per questa fascia conferma la presenza di una platea di acquirenti con capacità di investimento medio-alta, spesso legata a profili professionali qualificati e alla forte attrattività economica della città.
Genova domina nella fascia più economica
Il quadro cambia radicalmente a Genova, città che si conferma tra le più accessibili del Paese: qui ben il 61,8% dei potenziali acquirenti concentra la ricerca nella fascia fino a 119 mila euro, la percentuale più alta tra le grandi città analizzate
Un dato che rispecchia un mercato decisamente più economico, ma anche una domanda spesso alimentata da nuclei familiari locali e investitori orientati al segmento della rendita, dove l’ingresso con capitali moderati è ancora possibile.
Gli altri capoluoghi di regione
Nei capoluoghi di regione che non rientrano nella categoria delle grandi città, la fascia più bassa raccoglie addirittura il 42,9% degli acquirenti, un dato invariato rispetto a gennaio 2025
Spiccano due casi:
- Perugia, dove la percentuale sale al 67,7%;
- Campobasso, che raggiunge un sorprendente 77,3%.
Qui il mercato è caratterizzato da valori immobiliari nettamente inferiori a quelli delle grandi metropoli, e la domanda si concentra su piccoli tagli e soluzioni a basso costo, spesso utilizzate anche come seconde case o investimenti a bassa esposizione economica.
Un mercato diviso in due: grandi città vs resto del Paese
In conclusione, l’analisi dell’Ufficio Studi Tecnocasa mette in luce un Paese spaccato in due:
- da un lato Milano e Roma, dove la capacità di spesa media rimane alta e il mercato immobiliare continua a mostrare vivacità nei segmenti più elevati;
- dall’altro la maggior parte dei capoluoghi, dove le fasce più economiche dominano e indicano una domanda più prudente, spesso condizionata da redditi medi più bassi e da un potere d’acquisto più limitato.
L’evoluzione dei prossimi mesi dipenderà in larga parte dai trend macroeconomici: andamento dei tassi, inflazione e fiducia delle famiglie. Per ora, la fotografia scattata a giugno 2025 racconta un mercato che, pur mostrando qualche segnale di stabilità, resta ancorato a una logica di spesa contenuta per la maggior parte degli acquirenti.
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