Dalle prime intuizioni scientifiche alle immagini in movimento: il percorso che ha portato alla nascita della TV e ai pionieri che ne hanno rivoluzionato la comunicazione globale.
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chi ha inventato la televisione
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La televisione rappresenta una delle più grandi rivoluzioni tecnologiche e culturali del XX secolo. Da semplice sogno di trasmettere immagini a distanza, è diventata il fulcro della comunicazione moderna, informa, intrattiene e connette milioni di persone in tutto il mondo. Ma chi ha inventato la televisione? La risposta non è affatto semplice: la nascita della TV è frutto di un percorso complesso, fatto di scoperte graduali, esperimenti audaci e una vera e propria corsa all’innovazione tra scienziati di diverse nazionalità.

Chi ha inventato la televisione e quando

Il punto di partenza della storia della televisione si colloca nel 1885, quando il giovane ingegnere tedesco Paul Gottlieb Nipkow concepì e brevettò il celebre disco di Nipkow. Questo dispositivo, all’apparenza semplice, era in realtà un’idea rivoluzionaria: si trattava di un disco rotante forato da una serie di spirali che, ruotando davanti a una sorgente luminosa, permetteva la scansione sequenziale delle immagini. In pratica, il disco scomponeva l’immagine in una serie di punti luminosi, rendendo teoricamente possibile la trasmissione a distanza attraverso segnali elettrici.

Il disco di Nipkow non fu mai utilizzato su larga scala come dispositivo commerciale, ma rappresentò la base teorica essenziale per lo sviluppo dei primi sistemi di televisione meccanica. Altri scienziati dell’epoca, come L.B. Atkinson e Lazare Weiller, contribuirono con idee innovative e brevetti che affrontavano la sfida dell’analisi e ricostruzione delle immagini a distanza.

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Charles Francis Jenkins Getty images

I pionieri della televisione meccanica: Baird, Jenkins e le prime trasmissioni

I nomi da ricordare sono quelli di John Logie Baird e Charles Francis Jenkins, i veri pionieri della televisione meccanica. Questi inventori furono tra i primi a sperimentare concretamente la trasmissione di immagini in movimento sfruttando il principio del disco di Nipkow, ma integrandolo con componenti elettrici ed elettromeccanici sempre più sofisticati.

  • John Logie Baird, ingegnere scozzese, nel 1925 riuscì per la prima volta a trasmettere immagini in movimento utilizzando un sistema elettromeccanico basato proprio sul disco di Nipkow.
  • Il 26 gennaio 1926 Baird organizzò a Londra la prima dimostrazione pubblica ufficiale di televisione meccanica davanti a scienziati e giornalisti, mostrando come fosse possibile vedere immagini trasmesse a distanza in tempo reale.
  • Charles Francis Jenkins, negli Stati Uniti, fu tra i primi a lavorare su sistemi di trasmissione delle immagini a distanza. Le sue sperimentazioni contribuirono notevolmente allo sviluppo delle tecnologie televisive oltreoceano.
  • Baird continuò a innovare: nel 1928 realizzò le prime trasmissioni televisive a colori e riuscì addirittura a effettuare la prima trasmissione transoceanica tra Londra e New York.
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Dalla televisione meccanica all’era elettronica

Dopo anni di esperimenti basati su sistemi elettromeccanici, la ricerca di una soluzione più efficiente e di qualità spinse scienziati e ingegneri a esplorare nuove strade. È proprio in questo contesto che si inserisce la vera rivoluzione: la nascita della televisione elettronica, destinata a cambiare per sempre il modo in cui le immagini venivano trasmesse e ricevute.

Nel 1927 Philo Farnsworth, giovane inventore statunitense, riuscì a realizzare il primo sistema di televisione completamente elettronica. Il suo progetto si basava sull’utilizzo del tubo a raggi catodici (il famoso "tubo catodico") sia per la trasmissione che per la ricezione delle immagini, superando così i limiti intrinseci dei dispositivi meccanici. 

Quasi contemporaneamente, Vladimir Zworykin – ingegnere russo naturalizzato americano – lavorava negli Stati Uniti per la RCA. Zworykin perfezionò l’iconoscopio, un tubo elettronico capace di trasformare le immagini ottiche in segnali elettrici con una qualità mai vista prima. L’iconoscopio divenne rapidamente uno standard industriale e fu adottato nelle prime trasmissioni televisive su larga scala. La rivalità e le dispute tra Farnsworth e Zworykin sono rimaste celebri nella storia della tecnologia.

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L'inventore Philo T. Farnsworth Getty images

I precursori italiani e la diffusione mondiale della televisione

Mentre negli Stati Uniti e in Unione Sovietica si perfezionavano i primi sistemi elettronici, anche in Italia non mancavano menti brillanti impegnate nella stessa corsa all’innovazione.

  • Chi è il sardo che ha inventato la televisione? Non l'ha proprio inventata ma Augusto Bissiri, con i suoi brevetti depositati già nei primi decenni del Novecento, contribuì a gettare le basi teoriche e pratiche per lo sviluppo della TV anche in Italia.
  • Negli anni ’30 si assistette alle prime trasmissioni sportive in diretta: un esempio iconico furono le Olimpiadi di Berlino del 1936, trasmesse in alcune sale pubbliche tedesche e considerate uno degli eventi mediatici più innovativi dell’epoca.
  • Dopo la Seconda guerra mondiale, la produzione industriale di apparecchi televisivi conobbe un vero boom sia negli Stati Uniti che in Europa occidentale. La TV iniziò a entrare nelle case come simbolo di progresso e modernità.
  • In Italia le prime sperimentazioni risalgono al 1937, ma solo negli anni ’50 la televisione divenne un fenomeno di massa, cambiando profondamente il tessuto sociale e culturale del Paese.
  • Un momento storico per l’Italia fu il 3 gennaio 1954, quando la RAI diede il via alla prima trasmissione ufficiale: da quel giorno la TV divenne protagonista indiscussa della vita quotidiana degli italiani.
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La tv negli anni '80 Getty images

Chi è il vero inventore della televisione? Le dispute storiche 

Non esiste una risposta univoca: la televisione è il risultato di un percorso collettivo, segnato da tappe progressive. I protagonisti che hanno lasciato il segno sono molti, ciascuno con il proprio contributo fondamentale: dal disco meccanico di Nipkow alle sperimentazioni di Baird, dalle innovazioni elettroniche di Farnsworth e Zworykin fino ai brevetti pionieristici di Bissiri.

Questa pluralità di inventori riflette la complessità del progresso tecnologico: ogni passo avanti si è basato sulle intuizioni precedenti, generando una vera e propria corsa globale verso la realizzazione della TV come la conosciamo oggi. 

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