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Prestiti e mutui sempre più difficili da ottenere: lo dice persino bankitalia

Gli italiani non devono certo ricorrere a dati e statistiche per sapere che le banche hanno chiuso, ormai da un pezzo, i rubinetti del credito: l’ennesima conferma di questa tendenza arriva ora dalla banca d’Italia, che ha rilevato nell’ultimo trimestre 2011 un “significativo irrigidimento” dei criteri per la concessione di finanziamenti a famiglie e imprese. Mutui e prestiti restano un bene di lusso che soltanto in pochi possono concedersi

È quanto emerge dall’ultima indagine bankitalia sul credito bancario. Tra le cause di questa chiusura, stando agli addetti ai lavori di via nazionale, ci sarebbero in particolare le “difficoltà di accesso al finanziamento sui mercati all'ingrosso”, oltre ai “problemi di liquidità incontrati dagli intermediari nel trimestre” e a un “deterioramento delle prospettive economiche”

In questo contesto, le domande di finanziamento negli ultimi tre mesi del 2011 sarebbero rimaste stabili per quanto riguarda le imprese, mentre risulterebbe in calo da parte delle famiglie. Un dato che non stupisce, dal momento che chi vuole accedere al credito bancario si trova a dover fornire garanzie sempre maggiori, a fronte di spread su mutui e prestiti personali che non accennano a diminuire, nonostante i tassi bce siano fermi all’1%

Se il 2011 si è chiuso all’insegna della crisi, quali sono le previsioni per quest’anno? bankitalia parla di “un’accentuazione delle tensioni sull'offerta, ma di minore intensità” anche “per il trimestre in corso”. In altre parole, le banche non intendono ammorbidirsi, ma forse si aprirà qualche spiraglio per i consumatori. Una maggiore apertura potrebbe registrarsi in seguito al secondo maxi prestito a tasso agevolato che la bce concederà alle banche alla fine di febbraio: se la prima ondata di finanziamenti ha portato benefici soltanto agli istituti di credito, la speranza è che questa seconda iniziazioni di liquidità possa avere effetti benefici anche su




 

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3 Commenti:

3 Febbraio 2012, 11:08

Ma cosa dovrebbero fare le banche, continuare a drogare un economia al di fuori di ogni logica. Quando si chiede un mutuo per l'acquisto di una casa è normale che siano disposti a finanziare solo il 50% di fronte ad un mercato destinato a crollare, semplicemente sono i venditori che devono rivedere le loro pretese. Per non parlare delle imprese che vorrebbero soldi in prestito ma non sono disposte a dare in garanzia il loro patrimonio immobiliare privato. Se veramente hai bisogno di soldi, prima vendi la seconda o terza casa, rientri dello scoperto, poi vediamo.

3 Febbraio 2012, 11:20

Mi sembra giusto! gli italiani dovrebbero anche capire che è assurdo pensare che una banca ti dia centinai di migliaia di euro in prestito per comprarti una casa che a breve ne varrà si e no la metà... è più sano aspettare che questo accada e ricominciare a erogare mutui per cifre sostenibili in una situazione economica del paese recessiva.
E' vero che buona parte della colpa di questa situazione è proprio delle banche ma per fortuna ora c'è la crici che altro non è che una forzata imposizione del mercato sulle speculazioni per tornare alle regole base che lo governano... domanda = offerta!
Fino ad oggi la speculazione immobiliare è servita per movimentare soldi della politica, del vaticano e delle mafie ma per fortuna oggi c'è l'europa che ci guarda e fare queste furberie all'italiana sta diventando troppo evidente e rischioso anche per loro.
Il mondo sta cambiando verso una deriva di morigeratezza forzata e gli attuali prezzi delle case sono fuori target, o meglio... non servono più così alti agli speculatori ma anzi servono più bassi... bisogna solo attendere che loro vendano oggi i loro patrimoni ai valori attuali.

3 Febbraio 2012, 11:55

Andatevi a leggere un articolo sul corriere.it di oggi, dove si parla del dimezzamento dei valori immobiliari in Irlanda. Da noi accadrà la stessa cosa, e le banche lo sanno benissimo.

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