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A casa come all'estero gli italiani non possono proprio fare a meno del cellulare,. Ma fuori dai confini nazionali la situazione si fa un po' più complessa a causa delle tariffe roaming previste dai maggiori gestori di telefonia mobile. L’ultimo studio condotto da supermoney, unico sito italiano accreditato da agcom (autorità per le garanzie nelle comunicazioni) per il confronto delle tariffe cellulari,  ha rivelato come i costi medie delle tariffe roaming per chiamate, sms e traffico web possono arrivare ad essere un vero e proprio salasso se non si fa attenzione

L’indagine targata condotta da supermoney ha preso in considerazione due diversi profili di utente: il viaggiatore “low cost” e il viaggiatore “business”. A seconda della destinazione della loro vacanza, europa, stati uniti, viaggio esotico (india, cina, australia, thailandia…) o safari (tanzania, africa nera…), è possibile capire quanto si può spendere all’estero con il proprio cellulare

La prima tipologia di viaggiatore viene definito “low cost” per un utilizzo del cellulare abbastanza limitato, soprattutto lontano da casa. In una giornata tipo, questo viaggiatore riceve due chiamate di un paio di minuti ciascuna, invia tre sms, fa due telefonate in uscita da un minuto e si collega a internet solo per controllare la posta e fare qualche rapida ricerca (consumo 10 mb)

Viaggiando entro i confini europei, questo utente potrebbe arrivare a spendere circa 10 euro al giorno. A determinare questa cifra, abbastanza limitata, contribuisce sicuramente il vantaggio proveniente dalle ultime decisioni istituzionali: ricordiamo infatti che a partire dal 1° luglio 2012 le tariffe roaming verranno uniformate dal parlamento ue, con soglie pari a 29 centesimi al minuto per chiamate in uscita, 8 centesimi al minuto per chiamate in entrata, 9 centesimi per sms e 70 centesimi al mb per il traffico internet.  Se invece lo stesso utente si recasse in paesi al di fuori dei confini europei, la voce di spesa subirebbe un incremento non indifferente. Se ad esempio la meta del viaggio fossero gli stati uniti, la spesa media potrebbe arrivare a 58 euro al giorno, di cui 51 soltanto per la connessione al web. Mete più lontane però potrebbero provocare cifre anche più esorbitanti: 135 euro giornalieri per una vacanza esotica (india, cina, thailandia, australia…) e 227 euro al giorno per una vacanza safari, per esempio in tanzania

L’analisi di supermoney ha poi preso in considerazione il caso del viaggiatore “business”, costretto, il più delle volte per motivi di lavoro, ad utilizzare il cellulare sempre e ovunque. Questo viaggiatore riceve in media quattro chiamate da 5 minuti, effettua quattro chiamate da 3 minuti, invia 5 sms e utilizza circa 20 mb di traffico dati, per controllare la posta, cercare informazioni turistiche e dare un’occhiata ai quotidiani italiani. La spesa per il cellulare, per questi consumi, si aggira sui 24 euro al giorno (di cui 17 per la connessione al web) entro i confini europei, raggiunge i 138 euro per un viaggio negli stati uniti (102 euro di traffico dati), 313 euro per la vacanza esotica e 535 euro nel viaggio safari

Sebbene il quadro tracciato da supermoney lasci ai viaggiatori italiani ben poche speranze, Andrea manfredi, amministratore delegato si supermoney, ha tenuto a precisare come un risparmio sia ancora possibile: “innanzitutto – spiega - è bene sottoscrivere i pacchetti roaming offerti dalla propria compagnia telefonica, che consentono un risparmio notevole in bolletta. Una volta arrivati nel paese di destinazione, meglio disattivare il traffico dati e sfruttare il wi-fi, utilizzando applicazioni voip e di messaggistica istantanea per comunicare con l’Italia. Un’utile alternativa, per chi deve chiamare molto, è utilizzare le schede prepagate internazionali, oppure procurarsi una sim di un operatore locale, che in quasi tutti i paesi si può acquistare per pochi euro e utilizzare con il proprio cellulare”
 

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