Tra il marzo 2008 e lo stesso mese del 2009 il 17% dei manager ha reagito alla crisi economica trasferendosi in un altro paese. A dare i numeri sui flussi migratori del management europeo è una ricerca internazionale condotta da esperteer e omis research che ha aniallizzato le carriere di oltre 20.800 top manager e professionisti
Le figure più nomadi, più disposte ad esperienze all'estero sono i project manager, ossia, i professionisti appartenenti al middle management (40%). Seguono i manager d'area o di funzione (37%). La percentuale scende invece in altre categorie: gli amministratori di piccole e medie imprese, infatti, sono espatriati solo per il 5%
Analizzando la situazione per zone, invece, la ricerca dice che è l'europa dell'est la regina degli spostamenti con picchi del 50% dei manager che abbandonano il proprio paese. Anche paesi come il belgio, l'austria e la spagna sono "mobili" con un +20% dei manager che ha attraversato il confine per lavorare. Si sono mossi poco, invece, gli italiani, i tedeschi e i francesi rispettivamente con una percentuale del 12%, dell'8% e del 13,5% nel periodo esaminato
Le ragioni, invece, sono le più disparate: ad esempio in germania lo stipendio dei middle management sono tra i più appetibili d'europa
Dove vanno i manager? a proposito di stipendi appetibili le principali destinazioni sono la svizzera e i paesi bassi, ai primi posti per acquisizione di figure professionali straniere di alto livello (20% e 23% rispettivamente)
Per quanto riguarda i settori, quelli più sensibili alla mobilità estera sono quello della consulenza (14%), quello bancario e finanziario (10%) e quello dellinformation technology (9%)
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