A pochi chilometri da Roma, nel territorio di Tivoli, l’antica Tibur, sorge una delle costruzioni che meglio testimoniano la grandezza dei romani nella realizzazione di edifici. È Villa Adriana, residenza imperiale fatta erigere dall’imperatore Adriano tra il 118 e 138 d.C. su un’area di almeno 120 ettari, comprendente strutture residenziali, terme, ninfei, padiglioni e giardini.

idealista/news ha visitato la Villa e chiesto al Direttore dell’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este, Andrea Bruciati e al responsabile di Villa Adriana, Sergio Del Ferro, di rivelarci tutti i segreti di questo straordinario Patrimonio dell’Umanità.

I vari edifici erano collegati fra loro, oltre che da percorsi di superficie, anche da una rete viaria sotterranea carrabile e pedonale. Dichiarata nel 1999 Patrimonio dell’Umanità UNESCO, riassume la complessità della personalità di Adriano e risponde alle esigenze residenziali, di rappresentanza e di servizio dell’Imperatore.

“Adriano è stato l’imperatore – ci spiega Sergio Del Ferro - che più di tutti ha rappresentato il punto di contatto tra il mondo dell’architettura e il buon governo. In questa villa ha sperimentato tutte le tecniche più innovative che aveva coltivato con i suoi studi. Tecniche all’avanguardia per il mondo romano e fonte di ispirazione per tutti coloro che sono venuti dopo, fino al Rinascimento e all’epoca moderna”.

“A Villa Adriana c’è una simbiosi straordinaria – aggiunge Andrea Bruciati – tra parte architettonica e vegetativa. Per me è importante che il bene monumentale non sia solo quello architettonico ma anche quello paesaggistico. La mia politica è quella di dare pari importanza a queste due componenti all’interno di un organismo unico al mondo che unisce le ragioni culturali a quelle biologiche”.

L’unicità di Villa Adriana ha sempre attratto un gran numero di ricercatori (architetti, ingegneri, archeologi) interessati a studiare le soluzioni di costruzione innovative sperimentate dall’Imperatore. “La peculiarità di questa struttura – sottolinea Sergio Del Ferro – sta anche nella capacità di Adriano di trasferire una grandiosa residenza imperiale fuori dalla città, in campagna”.

Oltre a essere Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, Villa Adriana gode dello “Scudo Blu” delle Nazioni Unite che rende il sito intangibile in caso di conflitto armato all’interno del territorio nazionale italiano”.

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