
L’emergenza per l’alluvione in Emilia-Romagna continua. In alcune aree l’acqua rimane alta e dove comincia a ritirarsi bisogna fare i conti con il fango. C’è la paura di nuovi temporali ed è scattato l’allarme sanitario per il rischio che le acque alluvionali possano essere contaminate da reflui provenienti da sistemi fognari o da sostanze chimiche e da rifiuti agricoli o industriali. Nel frattempo, sono ancora circa 20mila le persone evacuate.
Ieri, giovedì 25 maggio, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, si sono recate sul territorio per visionare di persona le zone drammaticamente interessate dall’inondazione. E insieme al presidente della Regione, Stefano Bonaccini, hanno sorvolato in elicottero l’intera area colpita. Mercoledì 24 maggio, intervenendo in Assemblea legislativa con una comunicazione urgente sulle conseguenze del maltempo sul territorio, la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, ha parlato di un evento epocale, “con 350 milioni di metri cubi d’acqua caduti nell’area più colpita, 100 comuni coinvolti, 23 fiumi e corsi d’acqua esondati, altri 13 che hanno visto superamenti del livello d’allarme, migliaia di frane tra collina e montagna”.
Ecco qual è la situazione in alcune delle zone colpite secondo il racconto fatto a idealista/news da Samir, che lavora a Imola per l’agenzia immobiliare “La Dimora” di Manolo De Nicola.

Qual è a situazione a Imola e dintorni?
“Imola non ha registrato grandi problemi, sono le aree limitrofe alla città che hanno subito grossi danni: la zona collinare, Borgo Tossignano, Castel del Rio, dove sono venute giù anche delle strade. Io sono andato a dare un aiuto nella frazione di Spazzate Sassatelli.
Bisogna considerare che si può intervenire dove non c’è più acqua, perché dove c’è ancora non è possibile entrare, ci sono solo i Vigili del Fuoco che tengono monitorata la situazione.
Dove invece non c’è più acqua, ad esempio a Spazzate Sassatelli, si sta pulendo il mobilio delle persone. A Conselice stanno ancora pompando l’acqua nei canali. È una situazione assurda. La parte vecchia di Conselice – che comprende via Porto Venere, via Vivaldi, via Puccini, via Venezia e tutte le altre vie che sono dall’altra parte della ferrovia – è allagata. Qui i Vigili del Fuoco girano con i gommoni”.

Ha prestato soccorso in queste zone?
“Io sono stato a dare una mano per ripulire un po’ dal fango. Noi siamo un’agenzia di Imola, ma lavoriamo anche sul territorio ravennate e su Conselice abbiamo diversi clienti.
Lì le case sono ancora allagate e quindi non è possibile fare nulla, non si possono liberare neppure i mobili.
Sono quindi andato in un’altra area, nella frazione di Spazzate Sassatelli, che rimane vicino a Conselice, anche se nella realtà è sotto il Comune di Imola. Spazzate Sassatelli lo scorso 2 maggio aveva già subito la prima ondata con la rottura dell’argine di via Merlo, poi la scorsa settimana c’è stata la seconda ondata. In quest’area sta lavorando la Protezione Civile, ma ho incontrato anche degli ultras del Reggio Emilia, circa ottanta donne e uomini venuti a dare il loro aiuto, e altri due ragazzi di Torino. Ho conosciuto tante persone. C’è molta solidarietà”.

I danni sono ingenti?
“È tutto da buttare. È tutto perso. Ad esempio, a Spazzate Sassatelli, dove ci sono soprattutto case indipendenti, tutti i piani terra sono rovinati. Si sono salvati i primi piani. La forza dell’alluvione è stata ancora peggiore a Sant’Agata. Un cliente mi ha riferito di aver parlato con una famiglia residente nel punto in cui il fiume ha rotto l’argine che ha raccontato come la forza dell’acqua abbia fatto vibrare la casa e di come sia stata tratta in salvo dal tetto. I danni sono tantissimi. Ai clienti che hanno già comprato e che hanno acceso un mutuo, abbiamo suggerito di verificare insieme alle banche cosa è coperto dalle polizze assicurative. C’è la possibilità di sospendere il mutuo, ma non si è ancora capito bene come sarà la metodologia di sospensiva. Gli interventi sono stati messi in campo, ma ancora non è ben chiaro come gestire e affrontare la situazione”.

C’è ancora paura?
“Pensavamo di essere venuti fuori da questa situazione, ma poi è arrivata la seconda ondata che è stata devastante e ha messo tutti in ginocchio.
Nessuno si aspettava una portata del genere. Hanno ceduto tutti i fiumi. Nessuno ha memoria di un evento del genere.
Cosa è veramente accaduto verrà fuori con il tempo. Adesso dobbiamo solo cercare di tornare alla normalità. Le persone che sono state evacuate e non hanno avuto la possibilità di andare da un amico o in albergo si trovano sulle brandine nelle scuole o nelle palestre di Conselice. E con le scuole chiuse anche i bambini e i ragazzi stanno subendo un forte disagio. Bisogna cercare di ripristinare una normalità il prima possibile”.

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