Alla vigilia dell’esplosione dell’emergenza coronavirus lo scenario dei servizi ricettivi in montagna era molto interessante. I dati del report Report Hotel – Focus Montagna di World Capital, realizzato in collaborazione con Nomisma.
Secondo il report, nel 2019 la migliore performance immobiliare nelle destinazioni montane per gli hotel 5* è stata registrata a Cortina D’Ampezzo con un costo immobiliare a camera di 370.000 €. Tra le altre destinazioni di montagna di maggiore appeal per gli alberghi di fascia alta troviamo Courmayeur con 325.000 € a camera e Madonna di Campiglio con 257.000 €/camera. Seguono Livigno e Sestriere, che pur non avendo hotel a 5* stelle, hanno registrato dei valori interessanti nelle strutture ricettive 4*: 127.000 €/camera per Livigno e 99.000 €/camera per Sestriere. Dallo studio emerge inoltre che sono state proprio le strutture alberghiere 5* e 4* ad aver avuto la meglio, con una crescita stimata dell’1,7% tra il 2017 e il 2018.
La soddisfazione dei turisti, espressa invece dal Sentiment, è risultata massima in Trentino Alto Adige ed in Valle D’Aosta (89,9/100). A seguire Lombardia (88,3) e Veneto/Friuli Venezia Giulia (88,1).
Il sentiment delle località montane ha inoltre fatto registrare un punteggio globale di 88,5 punti su 100: ciò esprime un ottimo riscontro dei turisti, che nel 2019 hanno alloggiato nelle strutture alberghiere di queste zone.
“Dalle nostre rilevazioni è emerso che nel 2019 la montagna è stata la seconda meta preferita della stagione invernale (31%) – dichiara Monica Badin, Real Estate Consultant Hospitality Department di World Capital – e che le attività più in voga tra i turisti sono state al primo posto le visite di musei e gallerie, seguite dai caratteristici mercatini natalizi, dalle spa e dai centri benessere, per terminare con lo scii o lo snowboarding”.
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