
Il paradisiaco atollo di Bikini fa parte delle Isole Marshall, nell’arcipelago della Micronesia, in pieno Oceano Pacifico. La sua lontananza dalle grandi aree abitate lo hanno condannato ad essere usato dall’esercito degli Stati Uniti per una serie di test nucleari, in piena Guerra Fredda, il cui scopo era quello di studiare l’effetto delle bombe nucleari sul mare, sulle isole, sulle navi militari e civili.
Dopo aver fatto evacuare le popolazioni indigine, l’esercito nordamericano si è stabilito lì per realizzare 23 test nucleari tra il 1946 e il 1958. I test nucleari, denominati operazione Crossroads, hanno rappresentato la 4ª e 5ª esplosione nucleare nella storia, condotte dagli Stati Uniti dopo il Trinity test e i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki.
Le conseguenze di queste esplosioni sono ancora oggi visibili. Dal cielo è possibile indentificare un cratere sottomarino e la contaminazione di aria e acqua è elevatissima, tale da impedire la vita sull’atollo. Come se non bastasse, le isole Marshall ospitano anche un cimitero nucleare situato sulla vicina isola di Runit, nell’atollo Enewetak.
Secondo gli esperti di ambiente, si tratta di un luogo pericoloso a causa dei cambiamenti climatici. Con l’aumento del livello del mare, nel giro di pochi anni, la piccola isola potrebbe essere sommersa.










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