Fra storia, arte e superstizione, sono diverse le curiosità sulla regione del Sud Italia da conoscere: ecco alcune storie interessanti.
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La Campania è una regione del sud Italia ricca di storia, cultura e bellezze naturali. Conosciuta per le sue tradizioni uniche, il patrimonio artistico, le città e la sua gastronomia, nasconde anche numerose curiosità che non tutti conoscono. Se stai programmando una visita in questa regione, quindi, potrebbero interessarti le 9 curiosità più interessanti sulla Campania.

Perchè la Campania si chiama così?

Si potrebbe iniziare proprio dal nome. Il nome Campania deriva probabilmente dal latino “campus” che significava, per l’appunto, campo o campagna. Anche in antichità, infatti, gli Osci chiamavano il territorio nei pressi di Capua “Kampanom”. In seguito, nel periodo romano, lo scrittore Plinio il Vecchio utilizzò il termine Campania felix, ovvero regione dove il terreno era fertile e il clima adatto per lo sviluppo della vita.

Il comune più piccolo d'Italia

Tra le molte curiosità sulla Campania, una delle più affascinanti riguarda il paese più piccolo d'Italia. Si tratta di Atrani, un pittoresco borgo situato sulla Costiera Amalfitana. Con una superficie di appena 0,12 km2, il paese è compreso fra il mare e la montagna. 

Qui c’è una piccola spiaggetta, la piazza principale, ma anche la Chiesa del Salvatore (dove avvenivano le incoronazioni dei duchi di Amalfi) e la Collegiata di Santa Maria Maddalena. Inoltre, è poco distante dalle bellissime Amalfi e Positano. Oltre ad Atrani, sono molti i comuni particolari della regione, alcuni dei quali ideali per cercare casa. Scopri con idealista i luoghi più belli dove trovare case in vendita o in affitto in Campania.

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Alanthebox, CC0 Wikimedia commons

Le fumarole di Ischia

È ben noto che questa sia una regione vulcanica. Pochi sanno, però, del fenomeno delle fumarole di Ischia, isola del Golfo di Napoli. Le fumarole sono visibili in diverse parti dell'isola, ma le più famose si trovano nella zona di Sant'Angelo e nei pressi della spiaggia dei Maronti, una delle più belle di Ischia.

Immergendosi in acqua sarà possibile vedere degli sbuffi di vapore uscire dalla sabbia, ma anche tratti di costa decisamente più caldi di altri. La sabbia resta calda anche di notte e, per questo, era usata come rimedio ai malanni e ai dolori già dagli antichi romani. 

La prima ferrovia in Italia

Oggi le ferrovie sono ben diffuse in tutta Italia, ma nella metà dell’Ottocento si trattava di un vero e proprio miraggio. La linea ferroviaria Napoli-Portici, inaugurata il 3 ottobre 1839, rappresenta quindi il primo tratto ferroviario costruito in Italia, sotto il regno di Ferdinando II di Borbone.

La ferrovia Napoli-Portici era lunga poco più di 7 chilometri e collegava il centro di Napoli con la residenza reale di Portici. Questa innovazione, anche se riservata al Re, simboleggiò anche l'inizio di una nuova era industriale per la regione e per l'intero Paese. 

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B.Zsolt, CC BY-SA 3.0 Wikimedia commons

La manifattura di San Leucio

Di Caserta si conosce la Reggia, ma vale anche la pena visitare la manifattura di seta di San Leucio, un esempio unico di utopia industriale e sociale del XVIII secolo. Situata nei pressi di Caserta, la manifattura fu fondata da Ferdinando IV di Borbone con l'obiettivo di creare una comunità autosufficiente dedicata alla produzione di seta di altissima qualità.

San Leucio non era solo un centro produttivo, ma anche un esperimento sociale avanzato per l'epoca. Gli operai e le loro famiglie vivevano in una comunità organizzata secondo principi innovativi, con accesso a istruzione, assistenza sanitaria e alloggi dignitosi. Ancora oggi i prodotti di San Leucio sono presenti nelle residenze del potere in tutto il mondo, fra cui anche la Casa Bianca.

Le streghe di Benevento

Tra le numerose curiosità sulla Campania, le storie delle streghe di Benevento sono particolarmente interessanti. La leggenda narra che le streghe, anche chiamate janare, si riunissero sotto un grande noce, dove praticavano riti magici e danze. Oggi, la storia delle streghe è diventata parte integrante dell'identità della città.

Un acquedotto non romano

Si è abituati a vedere, in Italia e in Europa, grandi acquedotti risalenti all’epoca romana. In Campania ce n’è uno che risale al XVIII secolo e fu costruito per una ragione particolare. L’Acquedotto Carolino fu progettato dall'ingegnere Luigi Vanvitelli per portare acqua alla Reggia di Caserta e ai giardini reali. 

L'acquedotto si estende per circa 38 chilometri, attraversando valli e colline con una serie di ponti e arcate imponenti. La sua costruzione richiese anni di lavoro e l'impiego di tecniche avanzate per superare le difficoltà geografiche del territorio. Spettacolare il ponte che attraversa la Valle di Maddaloni. L'acquedotto è stato infatti dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, insieme al Palazzo Reale di Caserta e il complesso di San Leucio.

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Acquedotto Carolino - ElfQrin, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons

I templi greci meglio conservati al mondo

Non si può, inoltre, non menzionare i templi greci di Paestum, tra i meglio conservati al mondo. Situati nella provincia di Salerno, questi magnifici edifici risalgono al VI e V secolo a.C. e rappresentano un esempio straordinario dell'architettura dorica. Paestum, antica città della Magna Grecia, è oggi un sito archeologico di grande importanza, ricco di cose da vedere, che attira visitatori da ogni parte del mondo.

I templi di Paestum sono tre: il Tempio di Hera, il Tempio di Nettuno e il Tempio di Atena. Inoltre, presso il sito archeologico è possibile vedere alcuni edifici pubblici dell’epoca e un museo dove si trovano gli affreschi della Tomba del Tuffatore.

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L'isola maledetta

Poco nota è anche una leggenda che riguarda una piccola isoletta proprio davanti le coste napoletane. Si tratta dell’Isola della Gaiola, un paradiso naturale per il suo panorama e per la ricchezza faunistica. L'isola è composta da due isolotti collegati da un ponte e ospita una villa abbandonata interessata, per l’appunto, dalla “maledizione della Gaiola”. 

Molti personaggi in vista, infatti, cercarono di comprare l’isoletta e la villa che è in cima, ma furono costretti a lasciarla per disgrazie o problemi finanziari. Oggi, la villa è disabitata e di proprietà pubblica. 

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Gianfranco Vitolo, CC BY 2.0 Wikimedia commons
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