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Cedolare secca locazioni
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La cedolare secca è un sistema di tassazione facoltativo per i contratti di locazione ad uso abitativo che permette al locatore di pagare un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali sul reddito: scopriamo insieme come funziona.

contratti di locazione con cedolare secca non sono soggetti al pagamento dell’imposta di registro e dell’imposta di bollo. I proprietari di un immobile ad uso abitativo, dopo aver scelto il modello del contratto d’affitto da stipulare, al momento della registrazione dell’atto o in sede di proroga, possono scegliere se pagare un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali sul reddito. Vediamo cosa bisogna sapere sulla cedolare secca nelle locazioni.

Cedolare secca e locazioni: cosa bisogna sapere

La cedolare secca è un sistema di tassazione facoltativo che i locatori di un immobile possono scegliere di aggiungere al proprio contratto d’affitto sia in fase di registrazione dell’atto che negli anni successivi (per gli affitti pluriennali). Per i contratti di locazione con regime fiscale ordinario l’Agenzia delle Entrate stabilisce che il locatore debba pagare un’imposta di registro pari al 2% del canone annuo e un’imposta di bollo pari a 16,00 euro per ogni quattro pagine del contratto.

In caso di cedolare secca nelle locazioni, invece, trattandosi di un regime fiscale alternativo, il locatore dell’immobile non è tenuto a pagare né l’imposta di bollo né l’imposta di registro. Al posto di queste imposte, è tenuto a pagare un’aliquota del 21% sul canone annuo, se il contratto di locazione è ordinario, oppure un’aliquota del 10% sul canone annuo, se il contratto è a canone concordato.

Come registrare un contratto di locazione con cedolare secca

La registrazione del contratto di affitto con cedolare secca deve essere effettuata attraverso il modello RLI, disponibile online. Questo modulo preposto dell’Agenzia delle Entrate deve essere utilizzato sia in caso di registrazione del contratto di locazione che per il rinnovo dello stesso. Per registrare l’atto è possibile rivolgersi agli uffici preposti dell’Agenzia delle Entrate, accedere al sito dedicato dell’Agenzia delle Entrate oppure incaricare un intermediario abilitato che si occupi di eseguire la procedura.

Se la cedolare secca è per locazioni brevi (cioè, di durata annuale non superiore a 30 giorni), il locatore dell’immobile può inserire la cedolare secca direttamente all’interno della dichiarazione dei redditi per il periodo d'imposta in cui viene prodotto il reddito. Per quanto riguarda il pagamento, è l’avente diritto di proprietà o di usufrutto sull’immobile in locazione a dover pagare la registrazione del contratto con cedolare secca. Nelle spese di registrazione sono escluse l’imposta di bollo e l’imposta di registro, oltre che le addizionali regionali e comunali Irpef.

Chi può stipulare un contratto di locazione con cedolare secca

Le persone fisiche titolari del diritto di proprietà o di usufrutto su un immobile possono stipulare un contratto d’affitto con cedolare secca. Gli immobili per i quali è previsto il regime cedolare secca devono appartenere alle categorie catastali A1 e A11 e devono essere adibiti ad uso abitativo e non commerciale. Anche le pertinenze dell’immobile devono essere adibite ad uso abitativo.

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Come funziona la cedolare secca sugli affitti?

La cedolare secca è un regime alternativo alla tassazione Irpef che permette ai conduttori di un immobile di non pagare le addizionali comunali e regionali, oltre che l’imposta di bollo e l’imposta di registro.

Chi deve pagare la cedolare secca sugli affitti?

La cedolare secca sulle locazioni deve essere pagata da colui che esercita il diritto di proprietà o di usufrutto sull’immobile in locazione.

Cosa cambia tra cedolare secca e canone concordato?

Se il canone d’affitto è libero, la cedolare secca è pari al 21% del canone annuo. Se, invece, il canone d’affitto è concordato, la cedolare secca è pari al 10% del canone annuo.

Chi non può fare cedolare secca?

Il regime della cedolare secca non può essere applicato sulla locazione di immobili di proprietà di conduttori che agiscono nell’esercizio dell’attività di impresa o di lavoro autonomo.

Il titolare può registrare presso l’Agenzia delle Entrate un contratto che sia già stato firmato in maniera digitale. Idealista offre ai proprietari e agli agenti immobiliari un servizio gratuito per la creazione di contratti di affitto con firma online.

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