A fine anno saranno soltanto 575mila le compravendite immobiliari: in calo di oltre il 6% rispetto al 2010. Stime ancora al ribasso quelle di nomisma sul quarto trimestre 2011. Nessun segnale positivo, dunque. I prezzi non scendono, si allungano i tempi di vendita e il mercato è sempre più ingessato
Ad anticipare i dati generali del rapporto è casa24 che parla di un peggioramento dopo che tra la fine del 2010 e l'inizio del 2011 c'erano stati segnali incoraggianti. In tempo di crisi, poi, il mattone non è neanche più un bene rifugio visto che sembra seguire gli andamenti degli investimenti finanziari
Secondo Luca dondi, responsabile del settore immobiliare di nomisma "lo scenario pessimistico tracciato prima dell'estate a proposito delle compravendite, alla luce dei nuovi dati risulta verosimile"
Lo scenario potrebbe essere, se confermato dagli operatori, di meno di 575mila compravendite di abitazioni, a fronte dei 612mila, un 6% meno, dell'anno scorso
D'altra parte il calo di pochi punti percentuali del prezzo non è considerato sufficiente dalle aspettative ribassiste degli acquirenti. E chi vuole investire nel mattone, aspetta
Si allungano così anche i tempi di vendita: a Roma, ad esempio, ci vogliono sei mesi e mezzo per vendere una casa, e sei mesi e mezzo a Milano, a fronte di una media inferiore al 5% del secondo trimestre 2007
17 Commenti:
Ogni giorno si sentono notizie poco confortanti sull' euro e sulla possibilità degli stati europei di stampare nuova moneta per pagare i propri debiti generando inflazione galoppante come anni 80 ; in questo contesto vedrete che nessun venditore manterrà il proprio prezzo e lo aumenterà ; a chi ci sta accetto scommesse .....
Ogni giorno si sentono notizie poco confortanti sull' euro e sulla possibilità degli stati europei di stampare nuova moneta per pagare i propri debiti generando inflazione galoppante come anni 80 ; in questo contesto vedrete che nessun venditore manterrà il proprio prezzo e lo aumenterà ; a chi ci sta accetto scommesse ..... ammazza che fenomeno che sei..a te nouriel roubini ti fa un baffo!! a saperlo, monti poteva fare a meno dell'interim al ministero dell'economia. Premesso che nei mesi a venire, tutto ciò che non si muove (immobili) sarà preso di mira per quadrare i conti e stimolare la crescita (quindi tasse tasse tasse), mi dici oggi qual'è la convenienza di un investitore a buttare soldi su un asset ancora in bolla? nessuna! il ceto medio ha difficoltà ad arribvare a fine mese, i giovani sono tutti precari, le banche hanno tirato i remi in barca etc etc. P.s. Il tuo intervento è fuori da ogni logica di mercato..sveglia!
Don't feed the troll!
Con la traballante situazione finanziaria che c'è
Non conviene vendere
Notizie sulle possibilità dell'aumento dell'inflazione restano tali.
Le cose certe sono che il governo è cambiato (grazie a dio) e quello nuovo sta studiando tutte le manovre, tassazione immobiliare in primis, per aumentare il gettito fiscale e diminuire il debito pubblico perché, al contrario di quando eravamo negli anni '80, siamo in europa.
Le altre tre cose certe sono:
1) il mercato immobiliare è sempre più bloccato
2) le banche non danno più i mutui
3) chi ha i soldi si fa delle grosse risate quando sente che oggi ci sono occasioni irripetibili per comprare perché i prezzi sono diminuiti di qualche punto percentuale rispetto al 2007.
È inutile quindi fantasticare scenari apocalittici auspicando un raddoppio istantaneo dei prezzi degli immobili quando, se per assurdo si verificasse un'inflazione galoppante, la gente avrebbe ancora meno soldi.
Mi viene proprio da ridere quando sento gente ancora convinta che un'inflazione alta sia in grado di scatenare la psicosi all'acquisto di mattoni a prezzi più alti di quelli di oggi e che sono da bolla immobiliare, perché, se ancora non è chiaro, un immobile può essere messo in vendita al prezzo più alto che si vuole, ma se nessuno se lo compra rimane lì, invenduto. Purtroppo questo è il mercato, ma tante persone purtroppo non riescono a farsene una ragione
Se ancora non è chiaro, un immobile può essere messo in vendita al prezzo più alto che si vuole, ma se nessuno se lo compra rimane lì, invenduto. Purtroppo questo è il mercato, ma tante persone purtroppo non riescono a farsene una ragione concordo ma hai dimenticato una differenza non indifferente: da oggi in poi ci si pagano le tasse (finalmente)
E adesso ..... pubblicità: ogni giorno si sentono notizie poco confortanti sull' euro e sulla possibilità degli stati europei di stampare nuova moneta per pagare i propri debiti generando inflazione galoppante come anni 80 ; in questo contesto vedrete che nessun venditore manterrà il proprio prezzo e lo aumenterà ; a chi ci sta accetto scommesse ...
E dopo i consigli per gli acquisti di costanzo ecco finalmente i consigli per le vendite: con la traballante situazione finanziaria che c'è non conviene vendere
È dal 1991 che si paga l' isi e poi l' ici fino al 2008 incluso, anno da qualche superficiale indicato come perido della bolla massima ( nonostante la tassazione ) ; è noto che quando nel 2006 il governo entrante promise di triplicare le rendite catastali per abbassare i prezzi ( si, anche allora ) chi voleva vendere proponeva un prezzo " più alto " per compensare eventuali sconti ; salvo casi particolari cali di prezzo non li vedo ; oggi con i siti subito.it , ebay, casa.it guardate i prezzi e fatevi un' idea ; in Italia la gente ama la proprietà e i seguaci di pierluigi bersani sono troppo pochi per fargliela passare ; piuttosto dato il clima che si è creato sia economico che politico i molti che dispongono di capitali ( il risparmio italiano procapite è superiore al tedesco ) andranno a investire all' estero .
Con la reintroduzione dell'ici i prezzi degli immobili
Scenderanno come minimo del 50%
Ma io tengo duro ....e aspetterò il - 80% del
Prossimo anno
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