La premessa fiscale è che l'agenzia delle entrate, proprio per il suo caso, dichiara legittimo l'acquisto con le agevolazioni in funzione del fatto che l'immobile costituisca ampliamento della prima casa (per approfondimenti le consiglio di prendere visione della risoluzione dell'agenzia delle entrate 25/e del 25 febbraio 2005 che le indica più precisamente le condizioni da rispettare).
Ciò premesso, è anche da rilevare che pagando per l'acquisto le imposte sul valore catastale, con ogni probabilità, il risparmio economico potrebbe essere di scarsa entità mentre leggermente più significativo potrebbe risultare, nell'accorpamento e nel medio periodo, il risparmio legato all'imu.
Va tenuto anche presente che l'accorpamento potrebbe avere una valenza definitiva, essendole di fatto impedita, in futuro, la divisione dell'unità immobiliare ottenuta dalla fusione dei due subalterni, per le norme urbanistiche comunali sempre più restrittive (in questo caso dovrà verificare presso l'ufficio tecnico).
Vanno quindi fatte alcune valutazioni che le posso suggerire ma che dovrà lei stessa considerare in base alle sue esigenze:
- Sarà sua intenzione vendere l'immobile? - In caso affermativo, la vendita separata delle due unità potrebbe determinare un ricavo maggiore? - Esiste la possibilità/interesse di mettere a reddito il monolocale? - Qual'è il costo degli interventi per completare l'accorpamento?
Ho sempre qualche riserva sui pareri del sig. Gianluca.
Attualmente la casa è stata acquistata come prima casa, ma poi è stata affittata. Già qui sarebbe necessaria una precisazione : cosa è successo sui benefici prima casa e che tipo di affitto ha fatto della casa.
Se fosse un 4+4, rimandi ogni considerazione alla fine della locazione. Altrimenti deve vedere cosa intende fare il conduttore : loca la casa più grande o non vuole la camera in più ????
Il resto è tutto conseguente a valutazioni commerciali sul valore dell'accorpamento o degli immobili separati.
Spero che con l'accopparmento lei non finisca nelle dimensioni degli immobili di lusso, che sarebbe un'altra complicazione.
Gentile sig. Anna, Al fine di evitare confusione Le ricordo che per le agevolazioni prima casa, Non ha alcuna rilevanza che l'immobile acquistato usufruendo delle medesime Sia stato successivamente locato (o già lo fosse) Infatti la norma ritiene sufficiente che l'acquirente abbia la residenza nel Comune in cui è collocato l'immobile e non effettivamente nell'immobile Acquistato con le agevolazioni.
Quindi l'eventuale domanda più pertinente potrebbe essere: lei è ancora residente nel comune In cui è collocato l'immobile?
Nel caso di accorpamento è palese che per effettuare i lavori dovrà richiedere l'atuorizzazione del condotture. Probabilmente si tratterà di ripristinare l'apertura di comunicazione: non dovrebbe comportare per l'inquilino un particolare problema.
In merito alle questioni legate al contratto di locazione, non credo che ci siano problemi. Di fatto questa camera/monolocale disporrà già attualmente di un suo accesso e nulla vieta la possibilità di locazione perziale di un immobile: se l'attuale inquilino fosse interessato ad acquisire la detenzione della stanza potrà integrare il contratto in essere, viceversa lei potrà disporne diversamente.
I conti senza l'oste, anzi senza il conduttore ( ed il nuovo contratto che ne deriverebbe per obbligo di legge, modificandosi i dati catastali dell'immobile locato. Piccoli dattagli per Gianluca, che sa risolvere tutti i quesiti....
Noto che le risposte di Gianluca, necessitano sempre di ulteriori spiegazioni ed integrazioni. Un metodo che non condivido. In questo caso non viene considerato che oltre ad aprire il varco di collegamento ci sono impianti da modificare e potrebbe essere necessaria una modifica delle tabelle millesimali. Gianluca fa tutto troppo semplice : chiude, apre, richiude e riapre.
Comunque non è Gianluca che mi sorprende, ma quanti perdono tempo a porre quesiti per ricevere risposte approssimate, in quanto mancano dati nel quesito.
Gentile sig. Leo è normale che sia così. ed un forum dovrebbe avere proprio questa valenza. Se si ritiene che una risposta non sia precisa è utile che venga in qualche modo ampliata da chi tale non la ritiene. Nè vi è la presunzione di poter dare indicazioni complete a quesiti incompleti ma anche quella che chi non è del mestiere riesca a fornire tutti i dati indispensabili. Provi a frequentare forum di esperti di diritto, troverà comunque soggetti spesso in disaccordo, pareri che vengono precisati od apertamente avversati. Ad esempio, non mi sento di sottoscrivere quanto indicato da anonimo delle 20:49 sulla necessità "per legge" di redigere un nuovo contratto in seguito alla variazione catastale. Mentre la precisazione relativa all'immobile di lusso (per altro ben rintracciabile sulla circolare di cui ho inviato i riferimenti) poteva rappresentare un interessante approfondimento. La modifica delle tabelle millesimali è un'altra precisazione, per il sottoscritto marginale al fine di esprimere un consiglio sulla questione relativa alla scelta di richiedere o meno le agevolazioni prima casa, ma ugualmente degna di essere inserita nella discussione. Scrivendo mi aspetto che qualcuno aggiunga, contrasti e chiarisca... così che il confronto possa procedere.
Io collaborerei di più ma il forum non è "ordinato". Io prediligo dare risposte quando si sono raggiunte sufficiente informazioni e mi apsetto un feed-back a parte chi ha posto il quesito. Qui scompaiono tutti o quasi : si ha la sensazione che si parli su stessi.
Per quanto riguarda la necessità di stipulare un nuovo contratto od una varizione "ufficiale", non ritengo ci possano essere dubbi essendo basat tutta la nostra normativa tributaria immobiliare sulle rendite "catastali". Un accorpamento porduce varizione di rendita catastale e varia l'oggetto del contratto. Un nuovo contratto avrebbe necessità di Chiara specificazione della durata di legge. Io non mi avventurerei in una strada così opinabile.
Quanto alla variazione di tabelle millesimali, queste comportano una spesa sensibile ed un iter.
Tutti aspetti che sono stati segnalati per rilessione di chi ha posto il quesito al fine che studi una agenda consona agli scenari che si aprirebbero.
Gentile anonimo, Le chiedo la cortesia di citarmi la legge che implicherebbe l'obbligo di sottoscrivere un nuovo contratto Di locazione in seguito alla modifica dei dati catastali.
Si tratta di una norma nuova? Potrebbe approfondire con opportuni riferimenti la questione? Ha la possibilità di segnalarmi un sito accreditato nel quale possa verificare questo aspetto?
Ammetto che ciò non mi risulta.
La ringrazio anticipatamente.
Ps Naturalmente, converrà che i questiti non si possano "risolvere" con un breve commento come il mio o come il suo. Consiglio a chi ci legge, e colgo l'occasione del suo post, di utilizzare le indicazioni fornite come semplici pareri Da sottoporre sempre ad un professionista di fiducia, previa verifica della relativa documentazione.
Buonasera, sono una neofita. Sarei interessata a capire se è possibile annettere una stanza dall'appartamento dei genitori a quello di un figlio (unico) senza fare passaggi di proprietà oppure attraverso donazione. Gli appartamenti sono confinanti nello stesso stabile. Per effettuare l'annessione è necessario aprire una porta. Si deve chiedere l'autorizzazione al condominio? Si deve presentare SOLO LA DIA? bisogna procedere al riaccatastamento? Quanto può costare tutta l'operazione e quanto tempo può richiedere?
9 Risposte:
Gentile sig.ra Anna
La premessa fiscale è che l'agenzia delle entrate, proprio per il suo caso, dichiara legittimo l'acquisto con le agevolazioni in funzione del fatto che l'immobile costituisca ampliamento della prima casa (per approfondimenti le consiglio di prendere visione della risoluzione dell'agenzia delle entrate 25/e del 25 febbraio 2005 che le indica più precisamente le condizioni da rispettare).
Ciò premesso, è anche da rilevare che pagando per l'acquisto le imposte sul valore catastale, con ogni probabilità, il risparmio economico potrebbe essere di scarsa entità mentre leggermente più significativo potrebbe risultare, nell'accorpamento e nel medio periodo, il risparmio legato all'imu.
Va tenuto anche presente che l'accorpamento potrebbe avere una valenza definitiva, essendole di fatto impedita, in futuro, la divisione dell'unità immobiliare ottenuta dalla fusione dei due subalterni, per le norme urbanistiche comunali sempre più restrittive (in questo caso dovrà verificare presso l'ufficio tecnico).
Vanno quindi fatte alcune valutazioni che le posso suggerire ma che dovrà lei stessa considerare in base alle sue esigenze:
- Sarà sua intenzione vendere l'immobile?
- In caso affermativo, la vendita separata delle due unità potrebbe determinare un ricavo maggiore?
- Esiste la possibilità/interesse di mettere a reddito il monolocale?
- Qual'è il costo degli interventi per completare l'accorpamento?
Spero di esserle stato di aiuto
Ho sempre qualche riserva sui pareri del sig. Gianluca.
Attualmente la casa è stata acquistata come prima casa, ma poi è stata affittata. Già qui sarebbe necessaria una precisazione : cosa è successo sui benefici prima casa e che tipo di affitto ha fatto della casa.
Se fosse un 4+4, rimandi ogni considerazione alla fine della locazione. Altrimenti deve vedere cosa intende fare il conduttore : loca la casa più grande o non vuole la camera in più ????
Il resto è tutto conseguente a valutazioni commerciali sul valore dell'accorpamento o degli immobili separati.
Spero che con l'accopparmento lei non finisca nelle dimensioni degli immobili di lusso, che sarebbe un'altra complicazione.
Gentile sig. Anna,
Al fine di evitare confusione
Le ricordo che per le agevolazioni prima casa,
Non ha alcuna rilevanza che l'immobile acquistato usufruendo delle medesime
Sia stato successivamente locato (o già lo fosse)
Infatti la norma ritiene sufficiente che l'acquirente abbia la residenza nel
Comune in cui è collocato l'immobile e non effettivamente nell'immobile
Acquistato con le agevolazioni.
Quindi l'eventuale domanda più pertinente potrebbe essere: lei è ancora residente nel comune
In cui è collocato l'immobile?
Nel caso di accorpamento è palese che per effettuare i lavori dovrà richiedere l'atuorizzazione del condotture. Probabilmente si tratterà di ripristinare l'apertura di comunicazione: non dovrebbe comportare per l'inquilino un particolare problema.
In merito alle questioni legate al contratto di locazione, non credo che ci siano problemi. Di fatto questa camera/monolocale disporrà già attualmente di un suo accesso e nulla vieta la possibilità di locazione perziale di un immobile: se l'attuale inquilino fosse interessato ad acquisire la detenzione della stanza potrà integrare il contratto in essere, viceversa lei potrà disporne diversamente.
I conti senza l'oste, anzi senza il conduttore ( ed il nuovo contratto che ne deriverebbe per obbligo di legge, modificandosi i dati catastali dell'immobile locato.
Piccoli dattagli per Gianluca, che sa risolvere tutti i quesiti....
X 20:49
Noto che le risposte di Gianluca, necessitano sempre di ulteriori spiegazioni ed integrazioni.
Un metodo che non condivido. In questo caso non viene considerato che oltre ad aprire il varco di collegamento ci sono impianti da modificare e potrebbe essere necessaria una modifica delle tabelle millesimali.
Gianluca fa tutto troppo semplice : chiude, apre, richiude e riapre.
Comunque non è Gianluca che mi sorprende, ma quanti perdono tempo a porre quesiti per ricevere risposte approssimate, in quanto mancano dati nel quesito.
Gentile sig. Leo è normale che sia così. ed un forum dovrebbe avere proprio questa valenza. Se si ritiene che una risposta non sia precisa è utile che venga in qualche modo ampliata da chi tale non la ritiene. Nè vi è la presunzione di poter dare indicazioni complete a quesiti incompleti ma anche quella che chi non è del mestiere riesca a fornire tutti i dati indispensabili. Provi a frequentare forum di esperti di diritto, troverà comunque soggetti spesso in disaccordo, pareri che vengono precisati od apertamente avversati. Ad esempio, non mi sento di sottoscrivere quanto indicato da anonimo delle 20:49 sulla necessità "per legge" di redigere un nuovo contratto in seguito alla variazione catastale. Mentre la precisazione relativa all'immobile di lusso (per altro ben rintracciabile sulla circolare di cui ho inviato i riferimenti) poteva rappresentare un interessante approfondimento. La modifica delle tabelle millesimali è un'altra precisazione, per il sottoscritto marginale al fine di esprimere un consiglio sulla questione relativa alla scelta di richiedere o meno le agevolazioni prima casa, ma ugualmente degna di essere inserita nella discussione. Scrivendo mi aspetto che qualcuno aggiunga, contrasti e chiarisca... così che il confronto possa procedere.
Gentile Gianluca,
Io collaborerei di più ma il forum non è "ordinato". Io prediligo dare risposte quando si sono raggiunte sufficiente informazioni e mi apsetto un feed-back a parte chi ha posto il quesito. Qui scompaiono tutti o quasi : si ha la sensazione che si parli su stessi.
Per quanto riguarda la necessità di stipulare un nuovo contratto od una varizione "ufficiale", non ritengo ci possano essere dubbi essendo basat tutta la nostra normativa tributaria immobiliare sulle rendite "catastali". Un accorpamento porduce varizione di rendita catastale e varia l'oggetto del contratto. Un nuovo contratto avrebbe necessità di Chiara specificazione della durata di legge. Io non mi avventurerei in una strada così opinabile.
Quanto alla variazione di tabelle millesimali, queste comportano una spesa sensibile ed un iter.
Tutti aspetti che sono stati segnalati per rilessione di chi ha posto il quesito al fine che studi una agenda consona agli scenari che si aprirebbero.
Cordiali saluti e a presto in futuro.
Gentile anonimo,
Le chiedo la cortesia di citarmi la legge che implicherebbe l'obbligo di sottoscrivere un nuovo contratto
Di locazione in seguito alla modifica dei dati catastali.
Si tratta di una norma nuova?
Potrebbe approfondire con opportuni riferimenti la questione?
Ha la possibilità di segnalarmi un sito accreditato nel quale possa verificare questo aspetto?
Ammetto che ciò non mi risulta.
La ringrazio anticipatamente.
Ps
Naturalmente, converrà che i questiti non si possano "risolvere" con un breve commento come il mio o come il suo.
Consiglio a chi ci legge, e colgo l'occasione del suo post, di utilizzare le indicazioni fornite come semplici pareri
Da sottoporre sempre ad un professionista di fiducia, previa verifica della relativa documentazione.
Buonasera, sono una neofita. Sarei interessata a capire se è possibile annettere una stanza dall'appartamento dei genitori a quello di un figlio (unico) senza fare passaggi di proprietà oppure attraverso donazione. Gli appartamenti sono confinanti nello stesso stabile. Per effettuare l'annessione è necessario aprire una porta. Si deve chiedere l'autorizzazione al condominio? Si deve presentare SOLO LA DIA? bisogna procedere al riaccatastamento? Quanto può costare tutta l'operazione e quanto tempo può richiedere?
per commentare devi effettuare il login con il tuo account