La lettera che nessun contribuente vorrebbe vedere nella sua cassetta sta per arrivare a 35mila ignari cittadini italiani. Il corriere della sera ha pubblicato stralci della raccomandata in cui si invita il destinatario a recarsi presso l'ufficio competente per rendere conto delle incongruenze del redditometro
La lettera inizia con un cordiale invito al "gentile contribuente" a recarsi nell'ufficio competente dell'agenzia delle entrate per un confronto in cui spiegherà le incongruità presenti nel suo redditometro, segnalando che "abbiamo rilevato dei dati appartentemente non compatibili con il reddito dichiarato". Nell'invito sarà fissata una data e un'ora per l'appuntamento, anche se il contribuente avrà la possibilità di spostarla per legittimi impedimenti. Sarà infatti indicato il nome del funzionario che si occuperà della pratica e il riferimento da utilizzare per spostare l'appuntamento
Nella seconda pagina verrà indicato l'elenco delle spese e dei beni contestati il cui valore appare incongruente con il reddito dichiarato. La raccomandata arriverà solo ai contribuenti in cui si è visto uno scostamento superiore almeno al 20% tra reddito dichiarato e spese effettuate. In questo primo appuntamento sarà compito del destinatario dimostrare la provenienza delle somme e dei beni contestati
4 Commenti:
Siamo ottantenni benestanti, paghiamo le tasse fino all'ultimo centesimo.
Però: le spese che il fisco presuppone noi non le facciamo. Non andiamo dal barbiere o dalla parrucchiera, ci pensano le forbici o la macchinetta. Le pentole non ci servono avendo uno stock discreto, i vestiti idem. Centri benessere neanche per sogno, ristoranti no. Viaggi no essendo vecchi.
Macchina si, telefonia si, utenze si....tutto documentabile. Così come Tv, pay-tv e via dicendo.
Che si sono messi in testa questi?
Si sono messi in testa di prendere soldi ad ogni costo, con le scuse più impensabili ed inventate ad hoc !
Lo stesso redditometro usato nei loro confronti li evidenzierebbe come evasori......ma loro Non lo usano per loro ma solo per gli altri !!
Una domanda a cui nessuno mi ha ancora risposto: ma chi deve fare il redditometro? lo dobbiamo fare tutti? anche i pensionati? Grazie a quell'anima pia che avrà il buon cuore di rispondermi.
L'anima pia è il nr.1! Noi non dobbiamo fare nessun redditometro....fanno tutto loro, questo è il bello. Loro stabiliscono le spese che la gente deve aver fatto appartenendo ad una determinata categoria (età, composizione famigliare, professione, immobili e via dicendo). In parte si baseranno su fonti documentabili: fatture, utenze, spese aderenti all'autovettura, pagamenti con carte di credito, bancomat, assegni e tutti i movimenti bancari.
Da qui dedurre che si devono spendere soldi che nessuno ha speso, magari pagando in nero, ne corre!
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