Se ami le piante che regalano fiori bianchi e profumati, il gelsomino può fare sicuramente al caso tuo. Non tutti sanno, però, che esiste una pianta molto simile, chiamata per l’appunto “falso gelsomino”, che potrebbe trarti in inganno. Ugualmente bellissima, ha delle differenze che si notano a un’osservazione più attenta. Quindi, gelsomino o rincospermo? Ecco quale scegliere.
Le principali differenze fra gelsomino e rincospermo
Sebbene gelsomino e rincospermo possano apparire simili a prima vista, esistono diverse caratteristiche distintive che li differenziano nettamente.
- Durata delle foglie: un distinguo fondamentale è nella stagionalità. Mentre il gelsomino tende a diventare spoglio durante l’inverno, il rincospermo è sempreverde, e quindi sarà ricco di foglie anche d’inverno.
- Forma delle foglie: d’estate, invece, i fiori possono rivelare indizi interessanti. Nel gelsomino sono grandi e disposti a stella. Nel rincospermo, invece, formano una piccola “girandola”.
- Frequenza della fioritura: il gelsomino fiorisce più a lungo, per tutta l’estate, mentre il rincospermo solo una volta all’anno.
- Il profumo: l’odore del gelsomino è ben noto, in quanto è usato spesso in profumeria. Tende infatti a essere aspro e delicato. Mentre, invece, il rincospermo tende a essere molto più dolce.
- Portamento: il gelsomino cresce molto meno in altezza. Il rincospermo, invece, raggiunge fino a 10 metri.
Cosa sapere sul "falso gelsomino"
Il "falso gelsomino", per l’appunto rincospermo, è una pianta che spesso viene confusa con il vero gelsomino. Ma oltre le differenze, quali sono le sue caratteristiche tipiche?
Prima di tutto, il rincospermo è noto per la sua robustezza e la capacità di adattarsi a diversi climi, resistendo bene sia al freddo che al calore moderato. Questo lo rende una scelta eccellente per chi vive in zone con condizioni meteorologiche variabili. Inoltre, a differenza del vero gelsomino, il rincospermo non richiede una manutenzione frequente.
Sebbene il rincospermo non offra lo stesso profumo inebriante del gelsomino, le sue fioriture sono comunque decorative e possono aggiungere un tocco di eleganza a qualsiasi spazio esterno.
Parlando di profumo, quello del rincospermo è ben noto per essere particolarmente tossico. Tutte le parti della pianta, infatti, contengono degli alcaloidi, i quali – se ingeriti – sono nocivi per le persone e per gli animali domestici. Si tratta quindi di una pianta da evitare se si hanno cani o gatti in casa.
Quale pianta si adatta meglio in casa?
Decidere quale pianta tra gelsomino e rincospermo sia più adatta per essere coltivata in casa dipende da diversi fattori, tra cui l'ambiente domestico e le preferenze personali riguardo alla cura delle piante.
Il gelsomino può essere più impegnativo da mantenere al chiuso, ma offre in cambio un profumo dolce e inebriante che può arricchire l'ambiente di casa. D'altra parte, il rincospermo, essendo meno esigente in termini di luce e cura, si adatta meglio alla vita in appartamento, soprattutto per chi non è spesso a casa e non ha molto tempo per pensare alle piante.
Come curare al meglio il gelsomino
Se opterai per il gelsomino, dovrai fare attenzione a diversi aspetti. Fra i più rilevanti:
- Luce solare diretta: la pianta va posizionata vicino a una finestra che riceve luce naturale per la maggior parte del giorno.
- Irrigazione: durante il periodo di crescita attiva, da marzo a settembre, mantieni il terreno costantemente umido ma mai inzuppato. È importante lasciare che la parte superiore del terreno si asciughi leggermente tra un'annaffiatura e l'altra.
- Fertilizzazione: il gelsomino beneficia se si apportano nutrienti durante la stagione di crescita. Utilizza un fertilizzante liquido bilanciato ogni due settimane, diluito secondo le indicazioni.
- Potatura: è essenziale per mantenere la forma desiderata del gelsomino e stimolare una fioritura abbondante.
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