Real Estate

Mutui casa, Banca d’Italia: “Domanda ancora in calo. Pesano i tassi alti”

Il mercato dei mutui per la casa sta affrontando ancora una fase difficile. Se nella seconda metà del 2023 la domanda di prestiti per l’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie si è ridotta ulteriormente in tutte le aree del Paese, continuando a risentire del rialzo dei tassi di interesse, nel primo semestre dell’anno in corso le banche si attendono un ulteriore calo. A dirlo è la Banca d’Italia con la pubblicazione “Economie regionali”. E proprio in merito ai tassi di interesse si ricorda che, pur avendo la Bce deciso un primo taglio lo scorso 6 giugno, la riunione del 18 luglio ha lasciato fermi i livelli
Bankitalia: "In Italia il ciclo immobiliare è ancora debole"

Bankitalia: "In Italia il ciclo immobiliare è ancora debole"

A differenza degli altri Paesi europei, che hanno registrato una sostenuta ripresa dei prezzi delle abitazioni, in Italia il ciclo immobiliare è ancora debole. Per il 2018, a fronte di un rafforzamento della domanda, i valori degli immobili conosceranno solo una fragile risalita. A dirlo l'ultimo rapporto sulla stabilità finanziaria di Bankitalia
Mutui, banca d'Italia: "in lenta discesa i tassi di interesse"

Mutui, banca d'Italia: "in lenta discesa i tassi di interesse"

I tassi di interesse bancari relativi ai prestiti per l'acquisto di abitazioni continuano la loro lenta discesa e la quantità dei finanziamenti alle famiglie è ancora complessivamente in calo. A mostrarlo la nota sulle principali voci dei bilanci bancari della banca d'Italia
Bankitalia: dallo spread al loan to value, si allentano le condizioni per la concessione di un mutuo

Bankitalia: dallo spread al loan to value, si allentano le condizioni per la concessione di un mutuo

Continua il disgelo nel mercato dei mutui. L'aumento della domanda, già registrata da alcuni mesi, si accompagna sempre più a un alleggerimento delle condizioni per la concessione di prestiti per l'acquisto di un'abitazione. Soprattutto nel nord est e per gli intermediari più grandi sono emersi segnali di miglioramento sia per quanto riguarda le quantità offerte, che gli spread applicati