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Edifici con problemi di isolamento termico
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Sul fronte dell’efficienza energetica l’Italia è molto indietro. Ad evidenziarlo Legambiente con il dossier “Basta case colabrodo”, un documento redatto per fare il punto sui consumi energetici e sugli sprechi degli edifici nel nostro Paese. Le immagini a infrarossi contenute nel rapporto mostrano i problemi di isolamento termico nei Ministeri italiani e in diverse case di edilizia residenziale, comprese quelle costruite di recente.

I problemi di isolamento termico mostrati dalle immagini

Nel dossier “Basta case colabrodo” sono presenti alcune delle oltre 500 termografie scattate da Legambiente in questi ultimi anni in 45 città italiane. Nel mirino edifici pubblici ed edifici residenziali privati. Le immagini mostrano i problemi di isolamento termico nelle sedi dei Ministeri che dovrebbero incentivare le politiche di efficienza, nelle sedi della Regione Emilia Romagna e del Molise, nella sede dell’Enea e in strutture di edilizia residenziale costruite recentemente, pubbliche o private, di Roma, Firenze, Bologna, Milano, Foligno, Pesaro, Pescara, Pisa.

La spesa energetica è elevata

Nel dossier, Legambiente ha evidenziato: “La spesa energetica è una voce rilevante del bilancio delle famiglie. La spesa annua delle famiglie per il riscaldamento e raffrescamento delle abitazioni varia infatti tra i 1.500 e i 2.000 euro all’anno. Eppure questa spesa può essere considerevolmente ridotta grazie a interventi di efficienza energetica degli edifici e degli impianti che aiuterebbero anche a rendere più confortevoli sia d’inverno che d’estate le case in cui viviamo”.

“Non vi sono controlli sulle certificazioni”

Il problema è che, come sottolineato, in larga parte d’Italia le regole in essere che obbligano a calcolare i consumi energetici delle abitazioni non vengono rispettate, “non vi sono controlli sulle certificazioni, le sanzioni per chi realizza attestati falsi sono ridicole”.

La responsabilità del governo e delle Regioni

Una situazione la cui responsabilità è da attribuire al governo e alle Regioni. In particolare, Legambiente ha affermato: “In questi anni l’Italia ha accumulato enormi ritardi nel recepire le Direttive europee che obbligavano a scegliere questa prospettiva di cambiamento. Ancora oggi diversi obblighi previsti dalle Direttive che tutelavano gli interessi delle famiglie non sono attuati, e diversi strumenti che dovevano spingere la riqualificazione del patrimonio edilizio sono fermi. Sono passati 592 giorni da quando è stato approvato il Decreto Legislativo sull’efficienza energetica che prevedeva l’istituzione del Fondo per l’Efficienza Energetica europea e che dovrebbe finanziare questi interventi”.

Le proposte di Legambiente

Nel denunciare una situazione che “deve cambiare”, Legambiente ha avanzato alcune proposte:

-  Controlli indipendenti sulle certificazioni energetiche e sanzioni per garantire i cittadini.

- Spingere la riqualificazione del patrimonio edilizio.

- Nuovi strumenti per rilanciare gli interventi di riqualificazione energetici.

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