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Bonus fiscali casa all’attenzione del governo, cosa cambierà con la legge di Bilancio
GTRES

“Nella legge di Bilancio ci concentreremo sulla casa. A partire dal rafforzamento del bonus fiscale per la messa in sicurezza contro il rischio sismico”, lo ha affermato il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, intervistato dal Corriere della Sera. Aggiungendo: “I bonus saranno resi stabili e ne verranno aggiunti due nuovi”.

Come funzionerà il bonus fiscale per la messa in sicurezza contro il rischio sismico

In particolare, Delrio ha spiegato che nell’immediato il bonus fiscale per la messa in sicurezza “sarà esteso alle seconde case nelle zone a più alto rischio sismico, la 1 e la 2. Al momento lo sconto fiscale, con la detrazione del 65% dei lavori fino a 100mila euro, vale solo per le prime case. Ma non ha senso se poi sono le seconde case che cadono addosso alle prime”.

Il ministro ha quindi fatto sapere che nel 2018 ci sarà una nuova classificazione della vulnerabilità degli edifici, basata su sei livelli come oggi per il consumo energetico; per ottenere il bonus sarà necessario un certificato che dimostri come i lavori abbiano fatto guadagnare almeno una classe.

Il nuovo sistema sarebbe dovuto partire già all’inizio del 2017, ma a tal proposito il ministro delle Infrastrutture ha detto: “Siamo quasi pronti ma cambiare le regole all’ultimo momento creerebbe incertezza. E l’incertezza non aiuta le persone a spendere”.

Saranno resi stabili i bonus fiscali sulla casa

Delrio ha fatto sapere che saranno resi stabili, e non più rinnovati anno dopo anno, tutti i bonus fiscali sulla casa, sia per le ristrutturazioni normali sia per quelle sull’efficienza energetica e ne verranno aggiunti due nuovi: per le ristrutturazioni delle parti comuni nei condomini e per la permuta degli immobili.

In merito, il ministro ha spiegato: “Ci sono famiglie giovani che cercano una casa più grande e anziani che vogliono lasciare il vecchio appartamento diventato troppo grande. Non è giusto che paghino le tasse due volte, quando vendono e quando comprano”.

Sul fronte dei costi e sui possibili problemi che possono insorgere nel momento in cui si fanno i conti della legge di Bilancio, Delrio ha affermato: “Il costo secco è di 5 miliardi. Ma i bonus attivano lavori che porterebbero nelle casse dello Stato 4,7 miliardi di euro come Iva aggiuntiva”.

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