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Decreto crescita, i dettagli del bonus infissi 2019
GTRES

Il decreto crescita porta novità anche in tema di sostituzione degli infissi di casa. Il testo definitivo prevede un bonus d’acquisto per il 2019. Vediamo di che si tratta.

La detrazione fiscale prevista dal bonus infissi 2019 è pari al 50% del costo sostenuto. L’agevolazione viene però concessa nel caso vengano eseguiti interventi che permettano di ottenere un miglioramento termico dell’edificio. Rientrano anche in questo bonus la fornitura e posa in opera di:

  • finestre;
  • porte d’ingresso;
  • scuri, persiane, avvolgibili, cassonetti (se solidali con l’infisso) e suoi elementi accessori, purché tale sostituzione avvenga simultaneamente a quella degli infissi;
  • zanzariere;
  • sostituzione vetri;
  • tende da sole (a condizione che non siano orientate a nord).

La spesa massima per ottenere il bonus infissi 2019 non può superare i 96mila euro e l’importo viene distribuito in 10 anni con rimborsi annuali di pari importo. Ma è indispensabile che i pagamenti siano effettuati con bonifico bancario o postale di tipo speciale che sia in grado di comprovare:

  • la causale del versamento (legge 296/06 e successive modifiche, risparmio energetico);
  • il codice fiscale di chi vuole usufruire della detrazione;
  • il codice fiscale o numero di partita Iva della ditta venditrice.

Successivamente (entro 90 giorni dal termine dell’installazione degli infissi), dovrai predisporre telematicamente la pratica Enea. Ecco le fasi necessarie per richiedere il bonus infissi 2019:

  • Collegati al sito Finanziaria Enea;
  • Iscriviti creando username e password;
  • Inserisci tutti i dati richiesti (i dati anagrafici, alcuni riguardanti l’appartamento, il palazzo, ecc.);
  • Inserisci i valori richiesti che ti verranno comunicati dall’azienda al momento del contratto, ossia: il prezzo degli infissi comprensivo di IVA e i valori di trasmittanza termica sia delle vecchie finestre che delle nuove.

Possono beneficiare del bonus infissi 2019:

  • proprietari o nudi proprietari;
  • locatari;
  • comodatari;
  • il familiare convivente;
  • chiunque abbia un diritto di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie).
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1 Commenti:

MANUELA
19 Luglio 2019, 14:04

La prassi è sempre la stessa anche per chi in luogo della detrazione usufruisce
di ricevere un contributo anticipato dal fornitore che ha effettuato l’intervento, sotto forma di sconto sul corrispettivo spettante. E se sì dove si andrà ad indicare questa scelta ?
Grazie
Manuela

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