Tra i tanti modi per riscaldare l’acqua in casa (e non solo), magari tentando anche di risparmiare, non ci sono solo quelli classici. Un’opzione definita anche “green” è quella rappresentata dalla caldaia a idrogeno. Ma come funziona? Scopriamolo insieme evidenziando anche quanto consuma, quali sono i pro e contro e quali sono le sue principali caratteristiche. Ecco la guida per scegliere la migliore soluzione possibile per il proprio appartamento.
Cos’è una caldaia a idrogeno
La caldaia a idrogeno rappresenta un’alternativa ai sistemi di riscaldamento tradizionale, soprattutto perché è un’opzione green. Il perché è presto detto, visto che più del 75% della materia presente sulla terra è composta da idrogeno che, se prodotto da una fonte di energia pulita, viene considerato “vettore energetico a zero emissioni”.
Ma come funziona una caldaia a idrogeno? La combustione dell’idrogeno, necessaria per produrre calore, parte dall’estrazione di idrogeno dall’acqua, in modo da averlo in purezza allo stato gassoso. La caldaia, infatti, è dotata di un bruciatore catalitico che avvia un processo di ossidazione dell’idrogeno senza ricorrere all’energia elettrica, avvalendosi invece di un agente catalizzatore auto-innescante. L’idrogeno ossidato, una volta combinato con l’ossigeno normalmente presente nell’atmosfera, genera energia termica, che viene sfruttata per il riscaldamento dell’ambiente.
Pro e contro della caldaia a idrogeno
Tra i principali pro della caldaia a idrogeno c’è il risvolto ecosostenibile del suo utilizzo, come abbiamo già sottolineato. Ma i vantaggi sono anche economici, visto che utilizzare questo dispositivo significa anche dire addio alle bollette di luce e gas. La caldaia a idrogeno, infatti, tramite l’utilizzo e il trattamento dell’acqua può fornire alla casa tutta l’energia di cui ha bisogno grazie al meccanismo di “cogenerazione”.
Per cogenerazione si intende un sistema di produzione di energia che, oltre alla produzione di energia primaria, genera un’energia secondaria che viene immagazzinata e sfruttata per un secondo fine. In genere, dalla produzione di energia elettrica, si è in grado – per cogenerazione – di sfruttare anche la produzione di energia termica.
Tra i contro della caldaia a idrogeno, va sottolineato che per svolgere tutte le sue funzioni ha bisogno di grandi dimensioni che, quindi, occupano più spazio di una caldaia tradizionale e quindi va installata in una stanza con parecchi metri a disposizione. Più o meno è grande come un frigorifero e gli allacciamenti alla rete idrica, elettrica e del riscaldamento sono ingombranti e spesso non semplici da installare.
Quanta acqua consuma una caldaia ad idrogeno?
La media può variare a seconda dei modelli. Tuttavia, con buona approssimazione, una caldaia a idrogeno ha un consumo medio che si aggira intorno al litro di bioetanolo e sui 20 litri di acqua distillata a semestre.
Quanto costa un impianto a idrogeno per casa?
Anche in questo caso i prezzi variano a seconda dei modelli. Si può comunque affermare che, in media, una caldaia a idrogeno ha un costo che oscilla tra i 6mila e gli 8mila euro (comprese spese di installazione). Da considerare, tuttavia, anche i costi di manutenzione: circa 600 euro annui. Ma i lavori sono coperti dall’ecobonus.
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