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Isolamento termico
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Il miglioramento della classe energetica delle abitazioni è un investimento importantissimo non solo per l’abbattimento dei costi per le forniture di luce e gas ma anche per aumentare il valore dell’immobile, soprattutto in vista della direttiva europea sulle case green. Per questo in molti si chiedono se è possibile ottenere l’isolamento termico senza cappotto? In realtà esistono varie alternative per raggiungere questo obiettivo, scopriamo quali sono e in cosa consistono.

Cosa fare al posto del cappotto termico?

Il cappotto termico, che può essere sia interno che esterno, è tra le soluzioni più valide e scelte per isolare dal punto di vista termico un edificio. Tuttavia, non è una strada sempre praticabile, soprattutto nelle ristrutturazioni edilizie in cui si intende riqualificare l’edificio dal punto di vista energetico. E, soprattutto, non è l’unica via percorribile. Scopriamo tutte le alternative per ottenere l’isolamento termico.

Isolamento con rasante termico per interno

Per ottenere un isolamento termico di una casa dall’interno, senza impattare minimamente sul volume abitativo, si può optare per il rasante termico che, applicato su tutta la superficie e con pochi millimetri di spessore, garantisce ottime prestazioni. Oltre a migliorare l’isolamento è possibile anche ridurre la formazione della condensa e dei ponti termici.

Isolamento tramite insufflaggio dell’intercapedine

L’insufflaggio è una tecnica per ottenere l’isolamento termico che prevede di inserire del materiale isolante (come lana di vetro, schiuma poliuretanica e fiocchi di cellulosa) nell’intercapedine delle pareti e del sottotetto, sfruttando il vuoto della parete e senza quindi aumentarne lo spessore.

L’insufflaggio è tra le alternative più valide al cappotto termico, tra i principali vantaggi c’è quello di avere tempi di cantiere nettamente ridotti (basta fare dei fori alle pareti per iniettare il materiale). Si tratta, inoltre, di una tecnica che consente di accedere alle detrazioni fiscali.

Come isolare casa con i pannelli

I pannelli di ultima generazione a basso spessore, traspiranti, resistenti e ignifughi sono perfetti per i casi in cui è impossibile ricorrere a spessori maggiori per ridurre la dispersione termica. Sono dispositivi che si possono applicare sia all’interno che all’esterno degli edifici e sono disponibili in diversi materiali (a base tessile o aerogel). Esistono anche modelli multistrato e non inficiano sul volume dell’edificio.

Mattoni termoisolanti

I mattoni in laterizio termoisolante presentano alveoli che dopo la posa vengono riempiti con materiale isolante per ridurre ulteriormente la dispersione termica. Altri materiali da costruzione termoisolanti vengono usati nella più moderna bioedilizia, dove al risparmio energetico si affianca il rispetto per l’ambiente e di cui sono un esempio i bio-mattoni in canapa isolante.

Perché non fare il cappotto?

Nel caso di un edificio di un centro storico soggetto a vincoli architettonici, non è possibile installare un cappotto termico. Inoltre, si tratta di una soluzione non efficace per evitare la formazione muffe dovute a infiltrazioni esterne o umidità di risalita. Infine, il sistema cappotto non può correggere completamente alcuni ponti termici.

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