
L’inquilino può cambiare la serratura di una casa in affitto, per ragioni di sicurezza oppure per proteggere la propria privacy? È una domanda che tutti gli affittuari si sono certamente posti nel prendere possesso di un appartamento in locazione, dopo la sottoscrizione del contratto d’affitto. È davvero possibile procedere o, in alternativa, bisogna rimanere con le chiavi fornite dal proprietario?
In linea generale, l’inquilino ha diritto a cambiare la serratura della porta d’ingresso, meglio dopo averne dato opportuna comunicazione al proprietario. È necessario, tuttavia, tenere in considerazione la ripartizione dei costi d’intervento e l’eventuale ripristino al termine della locazione. Per evitare disguidi, è utile definire eventuali clausole già in sede di sottoscrizione scritta dell’accordo: a questo scopo, è meglio avvalersi di strumenti per la creazione guidata di un contratto d’affitto.
Chi può cambiare la serratura in una casa in affitto?
Come già accennato in apertura, si tratta di un dubbio molto diffuso fra gli affittuari: entrati nella casa locata, è possibile cambiare la serratura? E, soprattutto, chi ha diritto di farlo: può procedere direttamente l’inquilino oppure si rende necessario l’intervento del proprietario?
Innanzitutto è necessario ribadire che, così come previsto dall’articolo 1575 del Codice Civile, il proprietario deve garantire all’inquilino il diritto di godere pacificamente dell’immobile locato. Questa precisazione include, in modo esteso, anche il diritto alla sicurezza e alla privacy: per questa ragione, l’affittuario potrà decidere di sostituire la serratura della porta di casa, se necessaria per accrescere questi suoi bisogni.

Sulle modalità di questa sostituzione, e sui relativi costi, sono però necessarie alcune precisazioni.
Quando l’inquilino può sostituire la serratura di casa
In linea generale, l’inquilino può sostituire la serratura di casa in qualsiasi momento. Vi sono però alcuni fattori di prendere in considerazione:
- in linea di principio, è meglio informare - preferibilmente in forma scritta - il proprietario di questa decisione. Se il locatore fornisce il proprio consenso, non vi sono limiti al cambio della serratura;
- se il proprietario non fornisce il proprio consenso - o, in alternativa, non viene interpellato dall’inquilino - l’affittuario potrà comunque procedere, ripristinando però la vecchia serratura al termine della locazione;
- se avviene la sostituzione, l’inquilino non è tenuto a fornire una copia delle nuove chiavi al proprietario. Quest’ultimo mantiene però il diritto di entrare in casa in presenza di ragioni legittime, ad esempio per controllare un guasto di sua competenza o mostrare l’immobile a eventuali acquirenti.
Come facile intuire, è consigliabile che locatore e locatario si accordino preventivamente sulla questione chiavi di casa, ad esempio riportando l’accordo in forma scritta. A questo scopo, è utile avvalersi di modelli precompilati del contratto d’affitto, così da inserire facilmente tutte le specifiche del caso.
Quando si va in affitto bisogna cambiare serratura?
Allo stesso modo, sorge abbastanza di frequente fra gli inquilini un dubbio: quando si entra in una casa in affitto, è indispensabile cambiare la serratura? Per quanto si tratti di una credenza comune, in realtà non vige alcun obbligo.
Se l’inquilino ritiene che la sua sicurezza e la sua privacy siano già sufficientemente garantite, può assolutamente avvalersi della serratura e delle chiavi fornite dal proprietario, che verranno poi restituite al termine della locazione. Come facile intuire, in questo caso l’inquilino ne assume la responsabilità e, in caso dovesse perdere le chiavi, dovrà immediatamente attivarsi sia per effettuare denuncia che per provvedere alla sostituzione della serratura.
Il proprietario può avere copia delle chiavi?
Al proprietario di casa è concessa la possibilità di tenere una copia delle chiavi di casa, per la serratura da lui installata. In caso di sostituzione, come già visto, l’inquilino non è tenuto a fornire un mazzo di chiavi aggiuntivo al locatore, tuttavia dovrà essergli garantito il diritto di accedere all’appartamento per ragioni legittime.
Per contro, il proprietario in possesso delle chiavi non potrà entrare in casa a suo piacimento, ad esempio quando l’inquilino è assente. Si configurerebbe, infatti, una violazione del domicilio, così come previsto dall’articolo 614 del Codice Penale. In caso di necessità, il locatore dovrà sempre preavvisare l’inquilino del suo arrivo.
Chi paga la sostituzione della serratura
Stabilito che il cambio della serratura rientra tra le modifiche che si possono fare in una casa in affitto, chi sostiene le spese della sostituzione? Molto dipende dalla natura dell’intervento. Rimane infatti valido quanto stabilito dall’articolo 1576 del Codice Civile:
- le spese di piccola manutenzione ordinaria spettano all’inquilino;
- le spese di riparazione e di manutenzione straordinaria spettano al proprietario.
Sostituzione a carico dell’inquilino
Nella maggior parte dei casi, le spese di sostituzione della serratura sono a totale carico dell’inquilino. L’affittuario dovrà infatti completamente sostenere la spesa:
- quando il cambio risponde a una necessità personale di privacy e sicurezza;
- al termine della locazione, in caso la sostituzione non fosse stata concordata con il proprietario, per il ripristino della precedente serratura.

È utile sottolineare che l’inquilino dovrà provvedere anche alle spese di riparazione dovute alla piccola usura di chiavi e serratura o, ancora, in caso di danni derivanti dall’uso improprio delle stesse.
Sostituzione a carico del proprietario
Il proprietario dell’immobile, invece, dovrà farsi carico dei costi di sostituzione della serratura se:
- non risulta conforme o pienamente funzionante già all’inizio della locazione, tale da non rendere possibile all’inquilino il pieno godimento dell’immobile affittato;
- in caso di guasti non imputabili alla normale usura o al comportamento negligente dell’inquilino;
- quando l’intervento è dovuto in seguito al caso fortuito, ad esempio una serratura elettronica presente già prima della locazione, che smette di funzionare dopo un cortocircuito.
È bene aggiungere che, nei casi a carico del locatore, il locatario può provvedere di sua iniziativa in caso di urgenza. Avrà poi diritto a ricevere un rimborso per i costi da lui sostenuti.
Il titolare può registrare presso l’Agenzia delle Entrate un contratto che sia già stato firmato in maniera digitale. Idealista offre ai proprietari e agli agenti immobiliari un servizio gratuito per la creazione di contratti di affitto con firma online.
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