
Il pagamento del canone di locazione è un aspetto fondamentale in ogni contratto di affitto e deve essere gestito con precisione per evitare problemi legali tra inquilino e proprietario. Solitamente, si paga l'affitto ogni mese in modo anticipato, ad esempio per il mese di ottobre si paga il primo ottobre, per il mese di novembre il primo novembre e così via. Ma di seguito analizziamo come funziona il pagamento degli affitti, i tempi entro cui effettuare il versamento, le scadenze e alcune domande comuni relative a queste dinamiche.
Come funziona il pagamento degli affitti?
Il pagamento dell’affitto è l’obbligo principale dell’inquilino (locatario) in un contratto di locazione. Di solito, le modalità di pagamento vengono concordate tra le parti e indicate nel contratto, che può essere stipulato in forma libera o secondo modelli di contratto di locazione prestabiliti, come il contratto a canone libero o quello a canone concordato. Nella maggior parte dei casi, il pagamento avviene su base mensile e viene versato attraverso bonifico bancario, assegno o altre modalità concordate (come il pagamento in contanti, anche se quest’ultimo è soggetto a limitazioni di legge per importi superiori ai 999,99 euro).
L’affitto comprende solo il canone di locazione vero e proprio, mentre le spese accessorie come le utenze (luce, gas, acqua) e le spese condominiali possono essere gestite separatamente e suddivise tra locatore e locatario, a seconda degli accordi stipulati.

Quando si deve pagare il canone di locazione?
Generalmente, il canone di locazione si paga entro la fine del mese precedente a quello di competenza o nei primi giorni del mese stesso, con una scadenza precisa stabilita dal contratto di affitto. Una pratica diffusa prevede il pagamento dell’affitto entro il giorno 5 del mese successivo, ma questa scadenza può variare a seconda degli accordi tra le parti. Ad esempio, se l'inquilino deve pagare l'affitto di settembre, potrebbe essere tenuto a farlo entro il 5 settembre o, in alcuni casi, entro la fine del mese di agosto.
Perché l'affitto si paga in anticipo?
L’affitto viene generalmente pagato in anticipo per garantire al proprietario una copertura finanziaria, evitando così il rischio di morosità. L’idea di base è che l’inquilino paghi il mese di locazione prima di usufruire dell’immobile, in modo da ridurre il rischio per il proprietario di rimanere senza un pagamento nel caso in cui l’inquilino non riesca a far fronte agli obblighi. Anche per questo motivo, il deposito cauzionale viene versato prima dell’inizio del contratto: serve come garanzia per eventuali danni o morosità.
Quanti giorni ci sono per pagare l'affitto?
La legge italiana non stabilisce un termine massimo specifico entro cui il canone deve essere versato, se non quello pattuito nel contratto. Tuttavia, solitamente i contratti prevedono un termine di tolleranza, che può variare tra i 5 e i 10 giorni, entro i quali l'inquilino può pagare senza incorrere in sanzioni o senza che il proprietario possa avviare azioni legali.
Questo periodo di tolleranza, però, non è obbligatorio e deve essere sempre verificato all'interno del contratto firmato dalle parti.
Inizio locazione a metà mese: quando si paga il primo mese di affitto?
Se la locazione inizia a metà mese, il primo canone di affitto viene solitamente calcolato in proporzione ai giorni effettivi di utilizzo dell'immobile. Ad esempio, se il contratto inizia il 15 del mese, l’inquilino sarà tenuto a pagare solo per la metà del mese, ovvero per i 15 giorni restanti. Questo importo sarà indicato nel contratto e deve essere corrisposto al momento della firma o comunque prima dell'inizio effettivo della locazione.

Il pagamento dell’ultimo mese di affitto
L'ultimo mese di affitto, salvo accordi differenti, viene pagato come qualsiasi altro mese, e il contratto termina alla data stabilita. È importante sottolineare che il deposito cauzionale versato all’inizio non può essere usato come pagamento dell’ultimo mese di affitto: tale deposito serve esclusivamente a coprire eventuali danni o spese non corrisposte alla fine del contratto. Se l'immobile viene restituito in buone condizioni e senza arretrati, il deposito cauzionale verrà restituito all'inquilino.
Entro quanti giorni si deve pagare l'affitto?
La regola generale è quella di rispettare la scadenza pattuita nel contratto, che spesso è il primo o il quinto giorno del mese. Se l'inquilino non rispetta queste scadenze e ritarda il pagamento oltre il termine previsto dal contratto e dalla legge (in caso di tolleranza), il proprietario può agire legalmente per recuperare il credito e, in casi estremi, può avviare una procedura di sfratto per morosità.
Il pagamento del canone di affitto è una responsabilità chiave dell’inquilino e deve essere effettuato secondo le modalità e le tempistiche indicate nel contratto. È sempre consigliabile mantenere un dialogo aperto con il proprietario per evitare incomprensioni e rispettare le scadenze pattuite.
Il titolare può registrare presso l’Agenzia delle Entrate un contratto che sia già stato firmato in maniera digitale. Idealista offre ai proprietari e agli agenti immobiliari un servizio gratuito per la creazione di contratti di affitto con firma online.
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