
Il deumidificatore è essenziale per contrastare l'umidità estiva ed è sempre più presente nelle case italiane. Contrapponendosi al più tradizionale condizionatore e ai suoi getti d'aria secca, il deumidificatore ha come punto di forza principale la sua capacità di eliminare il vapore acqueo (ovvero l'umidità) dagli ambienti; altra caratteristica importante dei deumidificatori è il risparmio energetico che comporta rispetto all'utilizzo del canonico condizionatore. Ma quanto consuma un deumidificatore e cosa sapere per ottimizzarne i costi?
Quanta corrente consuma un deumidificatore?
Generalmente, un modello standard di deumidificatore da 300 Watt consuma circa 0,3 kWh all'ora ma, grazie al suo funzionamento intermittente, i costi effettivi saranno più bassi di quanto si possa effettivamente pensare.
Considerando che il prezzo dell'energia elettrica al mercato libero è di circa 0,40€ al kWh, possiamo calcolare che il costo di un deumidificatore da 300 W è di circa 14 centesimi di euro l’ora, quindi, mantenendo attivo l’elettrodomestico ininterrottamente per tutta la giornata la spesa sarà di circa 3,36 euro al giorno. Per fare un paragone diretto, con l’utilizzo di un condizionatore, il quale ha un consumo medio di circa 1,5 kWh, si andrà a spendere circa 40 centesimi di euro l’ora e quindi 9,60€ al giorno.

Quanto costa un deumidificatore acceso tutto il giorno?
Un deumidificatore consuma meno di un climatizzatore; con un modello da 300 Watt si consumano circa 0,3 kWh, quindi 7,2 kW al giorno. Traducendo il tutto in ottica monetaria un deumidificatore di piccole dimensioni ha un costo di 14 centesimi all’ora, quindi per un deumidificatore acceso tutto il giorno si tratta circa di 3,36€ al giorno.
Come risparmiare sul consumo energetico del deumidificatore
Come analizzato precedentemente, i consumi di un deumidificatore sono piuttosto contenuti se messi a paragone diretto con quelli di un classico condizionatore. Ovviamente, vi sono diversi metodi per risparmiare durante l'utilizzo di un deumidificatore, riuscendo così ad ammortizzare ulteriormente la propria bolletta a fine mese.
Per riuscire a rimuovere l’umidità in casa più rapidamente e in modo più omogeneo, un consiglio è quello di posizionare l'elettrodomestico in aree centrali della stanza o comunque non vicino al muro, e mantenendo sempre le finestre chiuse durante l’utilizzo. Si sconsiglia comunque di mantenere il deumidificatore acceso tutto il giorno, nonostante i suoi bassi costi giornalieri.
Un ulteriore modo per risparmiare è la scelta dell’elettrodomestico stesso: l'opzione ideale è quella di optare per un modello di ultima generazione (dispositivi classificati almeno come classe A+ circa la propria classe energetica d'appartenenza e/o dotati di tecnologia inverter) e impostando parametri di umidità compresi tra il 40% e il 70%, con un livello di umidità fra il 40% ed il 50% in inverno e fra il 50% e il 60% in estate (così come consigliato dal Ministero della Salute), si avrà un ulteriore risparmio sulla bolletta di energia elettrica.

Consuma di più un deumidificatore o un condizionatore?
Deumidificatori e condizionatori possono sembrare all’apparenza simili ma, contrariamente a quanto si possa pensare, i loro consumi sono assai differenti:
- i condizionatori attuano un lavoro continuo per raffreddare gli ambienti;
- i deumidificatori si attivano solamente quando l’umidità presente nell’aria supera un determinato valore preimpostato e, conseguentemente, consumano meno rispetto ai climatizzatori tradizionali.
Quindi, grazie al suo funzionamento ad intermittenza, si può asserire che i deumidificatori consumano meno dei condizionatori. Inoltre, è facile cadere nell’errore di pensare che un condizionatore in modalità deumidificazione consumi di meno e quindi sia più economico, di un deumidificatore stesso: ebbene non è così. Anche se in modalità deumidificazione, il sistema di raffreddamento del condizionatore continuerà a lavorare in background e, di conseguenza, comportando un considerevole consumo di energia elettrica.
Perché usare il deumidificatore
I deumidificatori presentano diversi vantaggi oltre al già citato risparmio energetico ed economico; per esempio, l’utilizzo di un deumidificatore comporta benefici per la salute, riducendo il rischio di allergie e problemi respiratori causati da acari della polvere o muffe e, allo stesso tempo, evita la formazione delle stesse.
Anche in termini di manutenzione il deumidificatore assicura un maggiore risparmio economico: per mantenere la sua efficienza richiede solamente un'adeguata pulizia dei filtri e lo svuotamento regolare della vaschetta dell’acqua. Un'ulteriore caratteristica molto vantaggiosa dei deumidificatori è la loro funzione laundry: questa permette d’accelerare l'asciugatura del bucato in casa, funzione che può rivelarsi particolarmente utile soprattutto d'inverno.
Da non sottovalutare è che un deumidificatore, per definizione, riduce i livelli d'umidità nell'aria, andando così a proteggere conseguentemente anche i mobili, tessuti, parquet, vernici ed intonaci dei muri presenti all'interno di una stanza, o più in generale nella propria abitazione, evitando la formazione di condensa che può accumularsi sulle superfici: questa può diventare facilmente terreno fertile per la proliferazione di muffa in casa che potrebbe diventare protagonista di danni irreparabili.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account