I caschi danneggiati o obsoleti vanno smaltiti nelle giuste modalità, per salvaguardare l'ambiente e non incorrere in sanzioni.
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Un casco da motocross
Unsplash
Gabriella Dabbene (Collaboratore di idealista news)

Che siano da moto, da bici, da sci o altri sport, i caschi sono dei dispositivi di sicurezza essenziali per l’incolumità di chi li indossa, ma hanno una durata limitata: quando diventano obsoleti (o subiscono dei danni) non possono più essere utilizzati e smaltirli nel modo corretto è fondamentale per evitare impatti ambientali negativi. Di seguito dunque dove si buttano i caschi vecchi, quando sostituirli ed eventualmente come sfruttarli per dei progetti creativi, invece di gettarli.

Di che materiale sono fatti i caschi?

I caschi moderni sono realizzati con materiali compositi progettati per garantire protezione e leggerezza: 

  • la scocca esterna è spesso in policarbonato, ABS (acrilonitrile butadiene stirene) o fibra di carbonio, materiali resistenti agli urti;
  • la calotta interna è in polistirene espanso (EPS) che oltre a isolare le pareti interne assorbe gli impatti dissipando l’energia;
  • le imbottiture interne sono in schiuma poliuretanica e tessuti sintetici traspiranti;
  • visiere, cinturini e sistemi di regolazione possono includere plastica, gomma o metallo.

Alcuni caschi di alta gamma utilizzano anche fibra di vetro o kevlar per offrire una maggiore robustezza. Tutta questa combinazione di materiali rende i caschi difficili da riciclare nei normali sistemi di raccolta differenziata, classificandoli come rifiuti multimateriale.

Varie tipologie di casco
Brandenads, CC BY-SA 4.0 / Wikimedia Commons

Dove buttare un casco vecchio o rotto

I caschi vecchi o danneggiati non possono essere gettati nei bidoni standard per plastica, carta o indifferenziata, a causa di questa loro composizione complessa. 

La gestione corretta dipende dalla quantità di materiale da smaltire e dalle normative locali, ma l’opzione principale è conferirli presso un’isola ecologica (o centro di raccolta rifiuti): in queste strutture i caschi vengono trattati come rifiuti ingombranti non elettronici e smaltiti attraverso processi che separano i materiali riciclabili, come la plastica, o recuperano componenti come i metalli.

Alcuni negozi di articoli sportivi o motociclistici offrono programmi di ritiro, dando in permuta il casco vecchio per uno sconto su un modello nuovo, anche se questa opzione è meno comune per i caschi con imbottiture personalizzate (come ad esempio quelle in gommapiuma). Si consiglia di verificare sempre le regole del proprio Comune, poiché alcune città sono dotate di centri specializzati.

Dove non gettarlo assolutamente

Ecco invece delle opzioni da non considerare assolutamente nel caso dei vecchi caschi:

  • Il bidone della plastica: nonostante la presenza di componenti in policarbonato o ABS, i caschi contengono materiali misti non adatti al riciclo standard.
  • Il bidone dell’indifferenziata: è considerato scorretto in molti comuni, poiché aumenta il volume dei rifiuti non riciclabili e impedisce il recupero di materiali.
  • L’abbandono nell’ambiente: lasciare un casco in strada o in natura è dannoso per l’ecosistema, poiché i materiali plastici e sintetici impiegano decenni a degradarsi.
  • I bidoni riservati ad altri materiali: carta, vetro e organico non sono mai opzioni corrette per i caschi.

Ricordiamo che smaltire i vecchi caschi in modo errato può comportare sanzioni e danni ambientali, quindi è essenziale conferirli all’isola ecologica o a punti di raccolta autorizzati.

Quando è meglio sostituire un casco?

La sostituzione di un casco dipende dalla sua tipologia e dal livello di usura, anche se non ha subito incidenti. 

  • I caschi da moto o da sci vanno sostituiti ogni 5 anni, poiché i materiali interni (come il polistirene) si degradano, riducendo la capacità protettiva.
  • I caschi da bici, skate o equitazione hanno una durata consigliata di 3-5 anni, a seconda dell’esposizione a sole, umidità e usura.

Inoltre, qualsiasi casco che abbia subito un urto significativo - anche senza danni visibili - deve essere sostituito immediatamente, poiché la struttura interna potrebbe essere compromessa. Seguendo questo stesso ragionamento, non sono da considerare sicuri nemmeno i caschi che presentano qualsiasi danno visibile o segno di degrado come crepe, imbottiture sfilacciate, muffa o cattivi odori.

In generale è prudente seguire le indicazioni del produttore del casco, spesso riportate sull’etichetta interna. La rivendita di caschi usati è decisamente sconsigliata, poiché la gommapiuma interna si adatta alla testa di chi lo ha indossato, rendendo scomodo o anche pericoloso l’utilizzo da parte di altre persone.

Dopo un impatto di qualsiasi tipo, il casco va sostituito immediatamente
Mike Rowehl, CC BY-SA 2.0 / Wikimedia Commons

Idee di riciclo dei vecchi caschi

Prima di smaltire un casco vecchio, purché non danneggiato da impatti, si può considerare l’idea di realizzare dei progetti di riciclo creativo per dargli una nuova vita. Ecco alcune idee:

  • Lampade decorative: una volta rimossa l’imbottitura interna, la scocca può essere riutilizzata come paralume per una lampada da tavolo o a sospensione. La forma arrotondata crea effetti di luce unici, perfetti per garage o locali a tema.
  • Vasi per piante fai da te: svuotando l’interno del casco si otterrà un contenitore per piccole piante o fiori, ideale per giardini o balconi. Rivestire l’interno con un telo impermeabile consentirà di evitare perdite.
  • Oggetti di design, sculture e decorazioni ottenuti dipingendo la scocca esterna e perfetti per esposizioni in negozi di moto o palestre.
  • Supporti per cappelli, sciarpe o gadget in casa o in negozi.
  • Materiale didattico: in alcuni casi è possibile donare caschi non danneggiati a scuole di guida, sci o equitazione per dimostrazioni pratiche, purché se ne eviti l’uso su strada o pista.
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