Tecniche pratiche e strumenti per pulire i soffitti alti senza rischi né aloni, anche con macchie di fumo o muffa.
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un soffitto alto
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I soffitti alti sono da sempre un simbolo di eleganza e prestigio, tipici delle case storiche e degli appartamenti signorili. Mantenerli sempre puliti può però diventare una sfida: non basta infatti usare una scala e un panno qualsiasi, ma servono metodo, strumenti adeguati e qualche accorgimento. Polvere, ragnatele, macchie di fumo o muffa sono nemici che col tempo rischiano di alterarne l’aspetto, riducendo la luminosità degli ambienti. Ecco dunque come pulire i soffitti alti al meglio e senza troppa fatica, così da preservare la bellezza degli interni evitando danni o aloni.

Come pulire i soffitti alti passo dopo passo

La pulizia dei soffitti è una di quelle attività domestiche che spesso viene posticipata, un po’ per mancanza di tempo, un po’ perché non sempre è chiaro da dove cominciare. Eppure trascurarli significa convivere potenzialmente con alcuni problemi come polvere, ragnatele e macchie, elementi che possono compromettere l’aspetto delle stanze, soprattutto se si tratta di camere con volte antiche o soffitti particolari e decorati

La manutenzione del soffitto alto richiede costanza, attenzione e strumenti adatti, ma la buona notizia è che con i giusti accorgimenti è possibile affrontare questa pulizia senza troppi rischi né fatiche.

Soffitto alto con travi a vista
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Preparare l’ambiente

Prima di iniziare, è fondamentale preparare la stanza nel modo migliore e più agevole. In sostanza vuol dire liberare lo spazio dagli oggetti più delicati e coprire i mobili con teli. I soffitti alti tendono infatti a trattenere molta polvere che, cadendo, rischia di depositarsi ovunque.

Scegliere gli strumenti giusti per raggiungere i punti più alti

Per raggiungere i punti più elevati di un soffitto non è sempre necessario arrampicarsi su scale pericolose. È bene munirsi invece di aste telescopiche regolabili che permettono di usare dei panni in microfibra o delle spazzole morbide senza correre rischi.

Rimuovere polvere e ragnatele con delicatezza

A questo punto è possibile passare all’azione con il primo passaggio, ossia la rimozione della polvere dal soffitto alto. Basta munirsi di un panno asciutto in microfibra, fissato a un’asta estensibile. In questo modo si catturano le particelle senza spargerle nell’aria. 

Per gli angoli del soffitto e le cornici si possono invece usare delle spazzole apposite a setole morbide. In ambienti molto alti, come ingressi o saloni, il lavoro va fatto con movimenti ampi e leggeri, evitando di premere troppo sulla superficie.

Lavare le superfici senza rovinarle

Dopo aver eliminato la polvere, è il momento del lavaggio del soffitto. Ma come effettuarlo nel migliore dei modi? Per soffitti bianchi e lisci si può usare una soluzione di acqua tiepida e detergente neutro, applicata con un panno ben strizzato. 

Mai eccedere con l’acqua, però: il rischio è che la pittura assorba l’umidità e si rovini. In presenza di stucchi o affreschi antichi è invece preferibile non intervenire in autonomia e rivolgersi a restauratori o ditte specializzate.

secchio e panno per pulizia
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Asciugatura e controllo finale

Il passaggio conclusivo è l’asciugatura del soffitto ed è importante farla al meglio per evitare la presenza di aloni. 

A questo punto è essenziale armarsi di un panno asciutto e pulito, passandolo con la stessa asta telescopica usata in precedenza per pulire. In questo modo infatti vengono eliminati tutti i residui di umidità. Questo è anche il momento per controllare la presenza di eventuali macchie o segni di infiltrazioni d'acqua nel soffitto che andranno risolte.

Pulire con regolarità, arieggiare gli ambienti e usare purificatori d’aria sono strategie che aiutano a mantenere i soffitti alti più sani nel tempo. Un soffitto alto ben pulito restituisce immediatamente luminosità agli ambienti e dona una sensazione di ordine e freschezza.

Come togliere le macchie di fumo da un soffitto alto?

Quali sono i problemi che affliggono maggiormente i soffitti alti? Al primo posto ci sono indubbiamente le macchie di fumo, soprattutto in case d’epoca con camini, oppure in ambienti particolarmente frequentati. Il fumo tende a salire e ad accumularsi sulle superfici, lasciando nel tempo un alone giallastro o grigiastro sul soffitto difficile da ignorare.

Per intervenire e risolvere la problematica il primo passo è rappresentato dal rimuovere la polvere superficiale, così da lavorare direttamente sulla macchia. A questo punto, si può preparare una miscela di acqua tiepida e bicarbonato, che funziona da sgrassante naturale. Applicata con una spugna morbida, aiuta a schiarire senza danneggiare la pittura. 

In alternativa, per macchie di fumo più ostinate, è possibile usare detergenti a base di perossido di idrogeno, ossia acqua ossigenata, diluiti secondo le indicazioni del produttore: sono particolarmente efficaci contro l’ingiallimento da fumo.

Per quanto riguarda invece i casi più gravi, quando il soffitto è fortemente compromesso potrebbe rendersi necessario ridipingere la superficie dopo un’accurata pulizia. In questo caso è utile scegliere pitture lavabili e traspiranti, che riducono il rischio di nuovi aloni. 

Cosa fare quando c’è muffa sul soffitto alto

Soprattutto nei bagni, cucine o nelle stanze scarsamente ventilate la muffa causa umidità sul soffitto. I rischi della sua presenza non sono però solo estetici, infatti può compromettere la qualità dell’aria e provocare disagi respiratori. 

Prima di pulire il soffitto è importante individuare la causa della muffa per scongiurare un suo ritorno. Eliminare solo le macchie infatti non basta. È necessario risolvere l’origine dell’umidità.

Per la pulizia si possono usare soluzioni a base di acqua e aceto o prodotti specifici antimuffa reperibili in commercio. Prima di iniziare a lavorare è sempre consigliabile indossare guanti e mascherina per proteggersi dalle spore.

muffa sul soffitto
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