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Legge di Bilancio 2018, le novità in arrivo dall'ecobonus agli sgravi fiscali
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Oggi il Consiglio dei ministri varerà la manovra per il 2018. Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, l’ha definita “efficace e compatta” e sarà da 20 miliardi di euro. Previste poche grandi misure. Andiamo a scoprirle.

E’ probabile che, come è stato per il decreto fiscale, il ddl di Bilancio sarà approvato “salvo intese”, così da poter avere qualche giorno in più per la scrittura del vero e proprio articolato. Il provvedimento è atteso in Parlamento, al Senato, entro il 20 ottobre.

Sgravi per i giovani – Previsto lo stanziamento di risorse per finanziare gli sgravi per le assunzioni dei giovani. Si tratta di 338 milioni nel 2018 per poi salire esponenzialmente. Lo sgravio dovrebbe configurarsi nel taglio del 50% dei contributi per ogni nuovo assunto a tempo indeterminato. Si sta discutendo sulla fascia di età e dall’ampiezza della platea dipenderà probabilmente anche il tetto allo sconto, da fissare a 4.030 o a 3.250 euro. Lo sgravio dovrebbe arrivare invece al 100% per il Sud.

Lotta alla povertà – In ballo 600 milioni in più nel 2018, 900 milioni nel 2019 e 1,2 miliardi nel 2020 per la coesione sociale e il finanziamento del nuovo reddito di inclusione (Rei). Parte della maggioranza vuole anche interventi a favore delle famiglie numerose in difficoltà economica.

Taglio del superticket – Per il momento sembra escluso che il ticket sulla specialistica possa essere completamente cancellato. Si potrebbe optare per una riduzione parziale o differenziata in base al tipo di esame da effettuare o della Regione in cui lo si richiede.

Ecobonus – Confermato anche nel 2018, con uno sconto fiscale un po’ più basso (al 50% anziché al 65%) per le finestre o le caldaie a condensazione, ma allargato anche agli incapienti grazie alla possibilità di cessione del credito. Si studia la possibilità di legare l’entità dello sconto all’obiettivo di miglioramento energetico raggiunto.

Imprese – Sul fronte delle misure a favore delle imprese, i superammortamenti dovrebbero essere confermati anche se leggermente più bassi, si parla del 130%; non verrebbe toccato invece l’iperammortamento al 250%. In arrivo anche il nuovo credito d’imposta al 50% per le spese in formazione digitale 4.0.

Contratti statali – L’aumento da 85 euro in busta paga per i dipendenti pubblici costerebbe 1,6 miliardi. In aumento anche gli stipendi dei presidi, che verranno gradualmente equiparati ai dirigenti pubblici, e quelli dei professori.

Investimenti pubblici – In arrivo 300 milioni nel 2018, 1,3 miliardi nel 2019 e 1,9 miliardi nel 2020 per gli investimenti delle amministrazioni centrali e locali sono in arrivo.

Ape rosa – Allo studio uno sconto sull’Ape social di 6 mesi per figlio, per un massimo di 2 anni.

Bonus 18enni – Il bonus cultura da 500 euro potrebbe essere rinnovato, con un costo di 290 milioni. In forse le detrazioni per gli abbonamenti ai mezzi pubblici, mentre qualche stanziamento potrebbe arrivare per le Province.

Fatturazione elettronica e web tax – La fatturazione elettronica dovrebbe diventare obbligatoria per le imprese solo nel 2019. La web tax dovrebbe essere aggiunta in Parlamento. Lo stesso per i correttivi allo spesometro e per gli incentivi all’utilizzo del Pos.

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