
Il nuovo ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del governo M5S-Lega è Danilo Toninelli. Andiamo a scoprire quali sono le questioni e i temi relativi all'edilizia che dovrà affrontare e sui quali dovrà mettersi al lavoro.
Chi è Danilo Toninelli
Esponente del Movimento 5 Stelle, Danilo Toninelli è nato a Soresina in provincia di Cremona nel 1974 e si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Brescia. Ha lavorato per due anni nell’Arma dei Carabinieri e poi come consulente assicurativo.
Nel 2013 è stato eletto alla Camera, dove ha presentato proposte di legge per l’abolizione delle province, l’introduzione del plurilinguismo nelle scuole dell’infanzia e il finanziamento della messa in sicurezza delle scuole, ma soprattutto per modificare la legge elettorale. Alle scorse elezioni è stato eletto in Senato.
Le sfide da affrontare
Il neo ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti dovrà completare il pacchetto dei decreti attuativi del Codice Appalti e dare piena attuazione al nuovo sistema di regole.
C’è poi da fronteggiare il recente stop della Corte Costituzionale al Fondo Investimenti da 83 miliardi di euro, che mette a rischio importanti investimenti dedicati alle infrastrutture, e la transizione della progettazione e degli appalti verso il digitale: il Bim. Entro il 2025 l’utilizzo di metodi e strumenti elettronici di modellazione sarà obbligatorio per tutte le nuove opere.
Secondo quanto previsto dal contratto per il governo del cambiamento, sul fronte dell’edilizia e del territorio l’idea è quella di fermare il consumo di suolo con l’obiettivo di eliminarlo completamente, attraverso il rilancio del patrimonio edilizio esistente, favorendo la rigenerazione urbana e il retrofit degli edifici.
Sul fronte dell’edilizia esistente resta il nodo delle detrazioni fiscali. In particolare, la flat tax e la conseguente cancellazione di tutte le deduzioni e le detrazioni fiscali fa temere per i bonus su ristrutturazioni, riqualificazione energetica, adeguamento sismico.
Per quanto riguarda le infrastrutture, si parla di mobilità sostenibile (veicoli poco inquinanti, car sharing, bike-sharing), sistema dei porti, trasporto ferroviario e aereo. Il contratto poi prevede una ridiscussione del progetto per la Linea AV Torino-Lione.
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