Reddito di cittadinanza, quota 100 per le pensioni e flat tax sono le tre misure che il governo vuole inserire nella prossima manovra finanziaria 2019. Ma a pagarne il costo sarà, con ogni probabilità, il complesso sistema di detrazioni, da quelle per le spese mediche ai mutui, passando per le spese universitarie per i figli. Anche se non mancano le buone notizie per i bonus casa.
Il governo avrà tempo fino al 20 ottobre per mettere a punto le diverse misure della Legge di Bilancio 2019, ma entro la fine della settimana dovrà essere approvato il Def che contiene gli obiettivi programmatici di deficit e debito pubblico per i prossimi anni. Dopo gli scontri tra Di Maio e Tria, ormai si è raggiunto un accordo per aumentare il deficit pubblico al 2,4%, con tutto quello che ciò potrebbe comportare per il nostro Paese.
Manovra finanziaria 2019, le ultime news
Quattro sono i punti su cui, con ogni probabilità, sarà articolata la nuova manovra finanziaria. Che riguarderanno, la quota 100 per le pensioni, il reddito di cittadinanza, la sterilizzazione dell'aumento dell'Iva e il taglio delle detrazioni fiscali.
- Quota 100 nella legge di stabilità - Nella manovra arriva la quota 100, ovvero la somma di età e anzianità contributiva che permetterà di andare in pensione. Con dei correttivi, però, con un minimo di 36 anni di contributi e un taglio fino all'1,5% dell'assegno previdenziale.
- Sterilizzazione aumento iva e flax tax nel 2019 - La legge di bilancio sterilizzerà l'aumento dell'Iva previsto per il prossimo anno. Novità sarà anche l'introduzione di una flat tax del 15% per le partite Iva con ricavi fino a 65mila euro. Al vaglio anche possibili sgravi Ires.
- Reddito cittadinanza 2019 - Previsto da marzo 2019, ma già da gennaio dovrebbe scattare l'adeguamento delle pensioni a 780 euro. L'accesso al nuovo meccanismo potrebbe basarsi sull'Isee e non solo sul reddito.
- Tagli detrazioni fiscali nel 2019 - La nota dolente della prossima manovra sarà il probabile taglio alle detrazioni fiscali. Secondo i rumors, saranno gli sgravi del 19% sugli interessi sui mutui prima casa, le spese mediche, spese universitarie. Il bonus potrebbe scendere fino al 17%, con un risparmio di quasi un milairdo. Ma al vaglio c'è anche il possibile aumento della franchigia (sulle spese sanitarie, oggi, ad esempio è fissata a 129 euro.
- Pace fiscale - Per quanto riguarda la pace fiscale, ancora aperto il dibattito sul tetto sotto il quale consentire di sanare la propria posizione e sullo sconto applicabile. Se la proposta iniziale era pari a un condono di 100mila euro, si potrebbe arrivare fino a 100mila euro.
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