Il 1° marzo 2022 è fissata la scadenza per presentare la domanda di pensione anticipata con quota 41. Scopriamo come funziona il processo di accertamento dei requisiti per i lavoratori precoci e come fare la richiesta all’Inps.
Per accedere alla pensione anticipata quota 41 prevista per i lavoratori precoci, infatti, è necessario presentare domanda di riconoscimento del diritto entro il 1° marzo di ogni anno. Eventuali domande tardive, presentate comunque non oltre il 30 novembre, sono prese in considerazione in caso di risorse finanziarie residue. In caso di esito positivo, anche a seguito di verifica della relativa copertura finanziaria, si potrà presentare la domanda di pensione anticipata online sul sito Inps, tramite Contact Center o rivolgendosi ai Patronati.
Una volta inoltrata la domanda per la pensione con quota 41, infatti, l’Inps esaminerà l’istruttoria per esaminare tutti i requisiti presentati e, in caso di esito positivo, il richiedente potrà inoltrare la domanda per ottenere la prestazione mensile vera e propria. Terminata l’istruttoria, l’istituto comunicherà le condizioni di accesso al beneficio:
- entro il 30 giugno per le domande di verifica delle condizioni presentate entro la scadenza del 1° marzo;
- entro il 31 dicembre per le domande di verifica delle condizioni presentate entro il 30 novembre.
Dopodiché, l’assegno pensionistico di quota 41 verrà erogato dal primo giorno del mese successivo al perfezionamento di tutti i requisiti, compresa la cessazione dell’attività lavorativa. L’assegno viene calcolato con il sistema misto. Il blocco degli scatti legati all’aspettativa di vita per questa platea di lavoratori è previsto fino al 2026.
Possono accedere alla pensione anticipata quota 41 i lavoratori precoci, senza vincoli anagrafici al momento dell’inoltro della domanda. Per lavoratori precoci si intendono quei contribuenti che prima dei 19 anni abbiano lavorato per almeno 12 mesi effettivi, anche non continuativi, e abbiano maturato l’anzianità contributiva necessaria al 31 dicembre 1995. Inoltre, è necessario rientrare in una delle categorie con diritto all’Ape sociale.
Inoltre, per poter accedere alla pensione anticipata quota 41, bisogna appartenere a una delle seguenti categorie:
- disoccupati a causa di un licenziamento individuale o collettivo, per giusta causa o risoluzione consensuale, che abbiano terminato da almeno 3 mesi la fruizione della NASPI o altra indennità spettante;
- lavoratori dipendenti e autonomi che assistono da almeno 6 mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità al momento della domanda;
- lavoratori dipendenti e autonomi che abbiano sviluppato una riduzione della capacità lavorativa, con una percentuale di invalidità civile superiore o uguale al 74%;
- lavoratori che svolgono attività usuranti o particolarmente gravose.
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