Commenti: 0
Che relazione c’è tra inflazione e tasso di cambio?
Pixabay

Nel delicato scenario attuale, dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, si sente spesso parlare di sanzioni che vogliono colpire l’economia e la moneta russa. Scopriamo, nel dettaglio, cos’è il tasso di cambio e qual è la sua relazione con l’inflazione.

Il tasso di cambio serve per indicare il rapporto di prezzo tra due valute. In sostanza, rappresenta il tasso al quale vengono scambiate le monete tra loro, esprimendo il numero di unità di moneta estera che possono essere acquistate con un’unità di valuta domestica e viceversa.

Il tasso di cambio, quindi, è fondamentale per stabilire il costo di beni e servizi e può variare quotidianamente, in base alle quotazioni di mercato che, oscillando, determinano un apprezzamento o un deprezzamento dei tassi di cambio.

Su queste variazioni incidono: i tassi di interesse applicati dalle banche centrali, la dinamica delle importazioni e delle esportazioni, gli investimenti finanziari e le operazioni speculative effettuate sui cambi che incidono sui meccanismi di domanda e offerta.

Per tasso di cambio si può intendere sia quello nominale che reale. Il primo viene definito come il prezzo di una valuta in termini di un’altra. Tuttavia, il rapporto di cambio fra due valute può essere calcolato anche in modo indiretto, prendendo come riferimento una terza moneta per mettere a confronto il rispettivo tasso di cambio (cross rate).

Il tasso di cambio reale, invece, è stabilito tramite il confronto tra i prezzi dei beni e dei servizi venduti sul mercato interno e il costo degli stessi beni sul mercato estero. I prezzi in questione devono essere rivalutati al valore nominale tra le rispettive valute.

Ogni banca centrale sceglie una politica propria sui tassi di cambio. La Bce, ad esempio, non intende condizionare i tassi di cambio tramite misure di politica monetaria. Tuttavia, il monitoraggio attento sui tassi di cambio è fondamentale per garantire una certa stabilità dei prezzi e il controllo dell’inflazione. Il target della banca centrale, infatti, è mantenere i livelli di inflazione nell’area euro intorno al 2%.  

Va sottolineato che le oscillazioni dei tassi di cambio finiscono per avere conseguenze dirette sull’andamento dell’inflazione. L’apprezzamento della valuta nazionale, infatti, può determinare un vantaggio rispetto a un concorrente se i livelli dei prezzi restano invariati o se le rispettive variazioni seguono la stessa direzione del tasso nominale.

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account