Gli interventi fiscali di sostegno al reddito per contenere la perdita di potere d'acquisto delle famiglie non sono sufficienti a contrastare gli effetti dell'inflazione. Lo rileva uno studio della Uil, secondo cui da gennaio una coppia con almeno un minore a carico ha perso 1.240,8 euro in termini di potere d'acquisto, compensati solo in parte dai bonus varati dal Governo.
In particolare, con l'indennità dei 200 euro e i bonus luce e gas, la perdita sul semestre si riduce, ma rimane sempre rilevante, pari a 505,94 euro. Ben il 41% del potere d'acquisto perso non viene recuperato.
Il segretario confederale Domenico Proietti ritiene "necessario sostenere i redditi da lavoro dipendente e da pensione con interventi strutturali; abbassare le tasse per i lavoratori dipendenti e i pensionati; rinnovare i contratti collettivi e detassare gli aumenti contrattuali. Questi interventi sono necessari a sostenere i consumi e la domanda interna, evitando che la nostra economia torni in recessione".
Gli interventi di sostegno al reddito che il Governo ha approvato negli ultimi mesi sono stati una "boccata di ossigeno" per molte famiglie, ma "non sono sufficienti nel medio-lungo periodo a tutelare i lavoratori dipendenti e i pensionati dalla perdita di potere d'acquisto derivante dall'aumento dell'inflazione".
La perdita di potere d'acquisto è differente tra le diverse tipologie di nuclei familiari poiché al variare delle tipologie varia il reddito annuo mediano di riferimento. In particolare, per il nucleo con monogenitore e un figlio adulto si presuppone statisticamente che il figlio possa contribuire al reddito familiare. Così come per le coppie con figli il reddito mediano è più elevato rispetto al nucleo composto da un solo genitore, per la presenza statistica di un doppio reddito nella famiglia.
Allo stesso modo la Uil ha ipotizzato che nelle famiglie composte da una coppia il beneficio dell'indennità di 200 euro fosse percepito da entrambi i genitori. Per le stesse ragioni la perdita di potere d'acquisto relativa alla persona sola over 65 risulta percentualmente inferiore proprio in ragione del reddito di partenza più basso rispetto a tutte le altre tipologie. L'analisi semplifica le conseguenze dell'inflazione, la quale tuttavia non determina gli stessi effetti per tutti.
L'aumento inflazionistico non è temporaneo, ma si prospetta un orizzonte di almeno medio termine, secondo le stime di vari organismi e osservatori internazionali. La guerra in Ucraina è un fattore, il più incisivo, che si aggiunge al blocco della catena logistica in Asia e alla ripresa dalla pandemia, i cui effetti sono tutt'ora in pieno corso. Si prevede che il blocco alle esportazioni di grano dalla Russia e dall'Ucraina rischi di scatenare una crisi alimentare. La Uil teme che il secondo semestre 2022 possa presentare dinamiche addirittura peggiori.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account