Commenti: 0
Giorgia Meloni
GTRES

Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha pubblicato la Nadef (Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza), approvata dal Consiglio dei Ministri, che rivede e integra le previsioni macroeconomiche e tendenziali di finanza pubblica approvate lo scorso 28 settembre, elaborando anche lo scenario programmatico per il triennio 2023-2025. Tra le principali novità per il 2023 ci sono gli interventi voluti dal governo Meloni per contrastare il caro bollette, ma non solo.

Le misure contro il caro bollette

La Nadef, per il 2023, destina circa 21 miliardi di euro per le misure volte a contrastare il caro bollette, una delle voci più pesanti sul bilancio delle famiglie italiane da cui deriva anche l’impennata dell’inflazione. Al fondo, inoltre, si aggiungono circa 9 miliardi derivanti dal cosiddetto extragettito del 2022.

Come ha dichiarato lo stesso ministro dell'Economia e delle Finanze Giorgetti: “L’obiettivo del governo è mitigare gli effetti del caro energia su famiglie e imprese, concentrando su di essi larga parte degli interventi. Abbiamo affrontato e approvato la Nadef con un approccio prudente, realistico e sostenibile”.

Le previsioni per il Pil

La previsione di crescita del Pil, contenuta nella Nadef nello scenario tendenziale a legislazione vigente, è stata rivista al rialzo per il 2022: da 3,3% a 3,7%, mentre quella per il 2023 è stata ridotta dallo 0,6% allo 0,3%.

Le previsioni per i due anni successivi, invece, sono rimaste invariate, ovvero all’1,8% nel 2024 e all’1,5% nel 2025. La relazione, inoltre, sottolinea che la crescita programmatica per il 2023 è dello 0,6%.

Deficit e scostamento di bilancio

In relazione alle stime che riguardano deficit tendenziale, vengono confermate quelle di settembre: nel 2022 e nel 2023 l'indebitamento netto è fissato rispettivamente al 5,1% e al 3,4% del Pil. Sono invece riviste lievemente al rialzo le previsioni di deficit per il 2024, dal 3,5 al 3,6% del Pil, e per il 2025, dal 3,2 al 3,3%.

Per i prossimi anni, inoltre, si prevede una discesa costante del debito fino al 141,2% nel 2025, mentre un forte impegno sarà dedicato anche all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), da cui dipendono gli investimenti per rilanciare la crescita sostenibile dell'economia italiana.

In previsione della prossima legge di Bilancio, poi, il governo Meloni ha approvato la Relazione al Parlamento per richiedere l'autorizzazione allo scostamento di bilancio, dove sono fissati gli obiettivi del deficit al 4,5% nel 2023, 3,7% nel 2024 e 3% nel 2025 e in cui si dà conto dell’extra gettito di 9,1 miliardi per il 2022.

Potrebbe interessarti anche:

Quando si presenta il Documento di economia e finanza?

Come detto, la Nadef è la Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza. Tale documento (il Def) viene elaborato dal presidente del consiglio dei ministri e dal ministro dell'economia e delle finanze e presentato ogni anno entro il 10 aprile. Il governo, infatti, deve trasmettere il Def al parlamento per l'esame e l'approvazione tramite una risoluzione che impegna il governo alla presentazione di una legge di Bilancio.

Cosa contiene la prima sezione del Def?

La prima sezione del Def è particolarmente importante perché contiene lo schema del programma di stabilità del governo con gli elementi e le informazioni richieste dai regolamenti dell'Unione europea e dal Codice di condotta sull'attuazione del patto di stabilità e crescita, e fa riferimento agli obiettivi da conseguire per accelerare la riduzione del debito pubblico.

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account