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Importanti novità per il mercato tutelato del gas, la cui fine non scatterà più il 1° gennaio 2023, ma il 10 gennaio 2024. A prevederlo il decreto Aiuti quater.

Mercato tutelato del gas fino al 2024

Il decreto Aiuti quater ha previsto che la scadenza del mercato tutelato del gas non sarà più il 1° gennaio 2023, ma il 10 gennaio 2024, data in cui scatterà anche la scadenza del mercato elettrico degli utenti domestici. Per il mercato tutelato del gas, dunque, si allungano i tempi per passare al mercato libero.

Mercato tutelato del gas, fino a quando rimane

Il mercato tutelato del gas scadrà dunque nel 2024, di conseguenza le famiglie avranno più tempo per passare al mercato libero e quindi scegliere con maggiore attenzione il contratto e il venditore. Si ricorda che il servizio di tutela, di cui fanno parte circa 7,3 milioni i clienti domestici, ha condizioni economiche e contrattuali regolate dall’Arera.

La nuova scadenza non comporta alcuna conseguenza per chi è nel mercato di maggior tutela e neppure per chi è già nel mercato libero.

Mercato tutelato del gas, quando scade

In base alle nuove disposizioni, dunque, il mercato tutelato del gas scade a inizio 2024. Il Codacons ha così commentato la decisione di spostare in avanti la scadenza del mercato tutelato del gas: “Approviamo la scelta di rimandare la fine del mercato tutelato del gas, anche in considerazione delle tariffe letteralmente esplose sul mercato libero dell’energia che avrebbero provocato a partire dal prossimo gennaio ulteriori danni economici alle famiglie. Allo stesso modo riteniamo utile la proroga al 31 dicembre del taglio delle accise sui carburanti, i cui listini alla pompa sono tornati a salire nell’ultimo periodo. Tuttavia ad una prima lettura delle misure inserite nel decreto, ci pare che queste siano tese più ad aiutare le imprese che le famiglie, e ci attendevamo provvedimenti più efficaci sul fronte delle bollette di luce e gas”.

Federconsumatori, commentando le misure previste dal decreto Aiuti quater, ha sottolineato: “Le risorse stanziate, che coprono i mesi di novembre e dicembre 2022, non prevedono novità positive rilevanti rispetto a quanto già visto nei mesi scorsi: in realtà, su gas ed elettricità, si limitano a una semplice proroga del taglio degli oneri di sistema e dell’Iva. Misura del tutto insufficiente a fronteggiare la crescente difficoltà delle famiglie, soprattutto con l’inverno alle porte”.

Sempre in merito alle misure del decreto Aiuti quater, Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori, ha fatto sapere: “Le famiglie sono state dimenticate. Tutti i soldi contro il caro bollette sono destinati alle imprese. Una presa in giro delle famiglie che, dopo l’annuncio di voler stanziare subito oltre 9 miliardi su questo quarto trimestre 2022 contro il caro energia di imprese e famiglie, si attendevano una riduzione delle bollette della luce e del gas che stanno pagando ora, non nel 2023. Nulla, invece, è stato previsto, salvo l’ampliamento dei fringe benefit, che però è solo una facoltà delle imprese concedere ai lavoratori e poi la conferma del provvedimento di Draghi sui carburanti sino a fine anno. Insomma, niente di nuovo all’orizzonte, ma solo la mera ripetizione di quanto già fatto dal vecchio Governo e limitatamente a benzina e gasolio. Ottima notizia, invece, la proroga al 10 gennaio 2024, del regime di tutela del prezzo del gas per le utenze domestiche. Speriamo, però, che il provvedimento sia esteso anche alla luce per quanto riguarda i condomini e le microimprese”.
 

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