Il Reddito Alimentare è un aiuto per le persone in condizione di grave povertà che consiste nella distribuzione gratuita, anche tramite gli Enti del Terzo Settore, di prodotti alimentari invenduti dei negozi della distribuzione alimentare. Attraverso la raccolta degli alimenti invenduti presso i supermercati e le catene di distribuzione, si combatte lo spreco alimentare, garantendo un sostegno concreto alle persone bisognose.
Il 5 febbraio 2024 è stato pubblicato l’Avviso 1/2023, rivolto ai Comuni capoluogo delle Città Metropolitane di Genova, Firenze, Napoli e Palermo, per la presentazione di progetti di Reddito alimentare finalizzati alla riduzione dello spreco alimentare attraverso la gestione delle eccedenze con azioni di solidarietà sociale.
Che cos’è il reddito alimentare?
Reddito alimentare: cos'è precisamente? Il reddito alimentare consiste nella condivisione gratuita di pacchi alimentari creati con la merce non venduta della grande distribuzione. L’obiettivo è aiutare quelle persone in situazioni di estrema povertà. Questa iniziativa è realizzabile grazie al contributo degli Organismi del Terzo Settore presenti sui territori e dai negozi che aderiscono a questo progetto.
Quando si parla di "prodotti non venduti" si fa riferimento a tutti quei generi alimentari che i supermercati scartano ogni giorno perché non adatti alla vendita, ad esempio a causa di imballaggi danneggiati o prossimi alla scadenza. In questo modo, si mira anche a ridurre lo spreco di cibo.
La Legge di Bilancio del 2023 ha inserito il reddito alimentare in via sperimentale per un periodo di 3 anni. Nel dettaglio, con la Legge 29 dicembre 2022, n. 197 “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”, è stato istituito nello stato di previsione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il Fondo per la sperimentazione del Reddito alimentare, con la dotazione di 1,5 milioni di euro per l'anno 2023 e di 2 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2024 (articolo 1, commi 434 e 435).
Come funziona il reddito alimentare 2023?
Le regole operative, esplicitate in un comunicato stampa del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sono stabilite dal Decreto n.78 del 26 maggio 2023, secondo il quale:
- l’iniziativa del reddito alimentare deve essere presentata e richiesta dai Comuni capoluogo delle Città Metropolitane, selezionando tramite un apposito avviso non competitivo;
- il progetto deve considerare la partecipazione degli enti del terzo settore presenti sul territorio, in particolare quelli già aderenti al programma FEAD, e coinvolgere gli esercizi commerciali. Il Decreto n.78 del 26 maggio 2023 considera il rimborso delle spese di stoccaggio, trasporto, confezionamento, e distribuzione degli alimenti.
Il Reddito alimentare rappresenta un aiuto per le persone in condizione di grave povertà che consiste nella distribuzione gratuita, anche tramite gli Enti del Terzo Settore, di prodotti alimentari invenduti dei negozi della distribuzione alimentare, in quanto non idonei alla vendita, ad esempio a causa delle confezioni rovinate o perché prossimi alla scadenza. Con tale strumento si raggiunge un duplice obiettivo: combattere lo spreco alimentare e fornire un aiuto concreto alle persone in condizione di povertà assoluta e a coloro che hanno difficoltà a fare la spesa quotidiana.
Come si fa ad avere il pacco alimentare?
È stato pubblicato l’Avviso 1/2023, rivolto ai Comuni capoluogo delle Città Metropolitane di Genova, Firenze, Napoli e Palermo, per la presentazione di progetti di Reddito alimentare finalizzati alla riduzione dello spreco alimentare attraverso la gestione delle eccedenze con azioni di solidarietà sociale.
Tali progetti, che - come spiegato da una nota - costituiscono una prima sperimentazione della misura, vedranno il coinvolgimento di soggetti pubblici o Enti del Terzo settore, già attivi nell’ambito dell’assistenza alimentare a persone in condizione di grave deprivazione materiale, e degli operatori del settore alimentare che si renderanno disponibili a donare i prodotti alimentari invenduti che saranno, successivamente, consegnati ai destinatari finali della misura.
Per consentire il corretto tracciamento dei prodotti alimentari e delle fasi di presentazione, gestione, controllo e rendicontazione dei progetti, il Ministero del Lavoro ha realizzato un sistema informativo gestionale specifico, che sarà attivo anche per la ricezione delle progettualità a partire dal 22 febbraio.
Le proposte progettuali dovranno essere presentate nelle modalità indicate all’articolo 12, entro le 13:00 del 31 marzo 2024.
Chi ha diritto al pacco alimentare?
Sono molte le persone che vogliono beneficiare del pacco alimentare, ma il reddito alimentare a chi spetta? I destinatari del reddito alimentare sono coloro che si trovano in una situazione di estrema povertà.
Queste persone vengono individuate dai Comuni capoluogo delle Città Metropolitane, dove è stata avviata la fase sperimentale, in seguito a un accordo specifico in Conferenza Unificata Stato Regioni.
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