
La presenza di amianto negli edifici a uso abitativo o produttivo costituisce un pericolo per la salute delle persone che entrano a contatto con questo materiale. Infatti l’eternit, le cui fibre microscopiche se disperse nell’aria possono essere causa di malattie gravi come il mesotelioma, l’asbestosi e altre forme di cancro ai polmoni, è stato riconosciuto come altamente cancerogeno fin dagli anni ‘90.
Per questo motivo, si riconosce ai privati che effettuino lavori di bonifica e di smaltimento dell’amianto delle agevolazioni consistenti in detrazioni fiscali e contributi a fondo perduto, eventualmente abbinati a lavori di ristrutturazione o di efficientamento energetico. Ecco, quindi, che cos’è e come richiedere il bonus amianto 2025.
Come ottenere il bonus amianto
La risposta fornita dall’Agenzia delle Entrate nel 2018 circa la possibilità di detrarre le spese di bonifica dell’amianto, è stata l’occasione per fare il punto della situazione sui criteri che regolano gli incentivi per rimuovere il materiale pericoloso dagli edifici.
Infatti, l’Amministrazione finanziaria, rifacendosi a quanto riportato nella circolare 7/E del 27 aprile 2018, ha specificato che la detrazione fiscale inerente le spese per effettuare lavori di recupero del patrimonio edilizio spetta anche per gli interventi di bonifica dall’amianto ai sensi della lettera l), comma 1, dell’articolo 16-bis del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR).
Ne consegue che le spese sostenute per questa finalità rappresentano una tipologia di costi a parte, agevolabili a prescindere dalla categoria edilizia nella quale gli stessi lavori rientrino. Pertanto, la detrazione fiscale spetta indipendentemente dalla realizzazione di un intervento di recupero del patrimonio edilizio e riguarda anche i costi per il trasporto dell’amianto nella discarica. I lavori, inoltre, devono essere effettuate da ditte specializzate.

Quali sono gli incentivi per l'amianto destinati ai privati
Nel 2025 la possibilità di rimuovere e smaltire l’amianto dagli edifici può essere effettuata utilizzando varie agevolazioni, a partire dai bonus edilizi per ristrutturare casa. Gli interventi che si possono effettuare nell’ambito di questo incentivo consentono di effettuare lavori di bonifica, trasporto e smaltimento dell’amianto e di fruire dell’aliquota di detrazione fiscale del:
- 36% se si tratta di bonus ristrutturazione di siti produttivi privati o di un’abitazione, non prima casa, per la quale il richiedente l’agevolazione sia proprietario o titolare di un diritto reale di godimento;
- 50% se, invece, i lavori riguardano l’abitazione principale di un contribuente.
Entrambe le aliquote rimarranno in vigore fino a tutto il 2025 per un tetto di spesa di 96.000 euro. Per le spese sostenute dal 1° gennaio 2026, le percentuali scenderanno, rispettivamente, al 30% e al 36%. Chi fruisce dell’incentivo deve ripartire la detrazione fiscale in dieci quote annuali di pari importo. Non è più ammesso lo sconto in fattura o la cessione del credito d’imposta.
Quale bonus amianto si può richiedere nel 2025 con l’ecobonus
L’obiettivo di rimuovere l’eternit da strutture e abitazioni è considerato prioritario nell’ambito degli interventi di ristrutturazione e di risanamento di edifici e condomini. Tuttavia, si può accedere a incentivi fiscali per la rimozione dell’amianto anche nell’ambito di interventi di efficientamento energetico agevolati dall’ecobonus e dal superbonus.
Può rientrare nel bonus amianto 2025 il tipo di intervento dei privati che consente di rimuovere l’eternit come lavoro accessorio e propedeutico al fine di realizzare una nuova copertura dell’edificio e la corretta coibentazione. In questo modo, interventi di efficientamento energetico necessitano prioritariamente di lavori di rimozione e bonifica delle strutture.
Quali sono gli interventi ammessi
Lo stesso tipo di intervento può essere effettuato nel caso di installazione di pannelli fotovoltaici. Prima di procedere con le installazioni, occorre rimuovere l’eternit dai tetti. Per fare ciò è il committente dei lavori deve essere a conoscenza di come si esegue lo smaltimento dell'amianto.
Per le spese sostenute per l’ecobonus, le percentuali di incentivo sono le stesse del bonus ristrutturazione. Si può ottenere la detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi del 50% o del 36%, a seconda che si tratti di lavori su una prima o seconda casa, entro un massimale di spesa più alto, pari a 100.000 euro.
Bonus amianto 2025, le indicazioni dell’Agenzia entrate sul superbonus
Per i condomini che nel 2025 riescono ad agganciare il superbonus, si possono far rientrare anche le spese per la bonifica dall’amianto nella riqualificazione energetica complessiva dell’edificio.
I proprietari di unità abitative e gli amministratori condominiali devono tener presente, in ogni modo, che la rimozione del materiale deve essere un lavoro strettamente correlato agli interventi incentivati dal superbonus, secondo quanto disposto dall’Agenzia delle Entrate nella risposta numero 672 del 2021.
Pertanto, affinché i beneficiari possano detrarre il 65% delle spese effettuate fino al 31 dicembre 2025, è necessario che un tecnico abilitato attesti:
- il possesso dei requisiti per realizzare l’intervento agevolato, ovvero che la CILA e la delibera condominiale siano state depositate entro il 15 ottobre 2024 e che siano partiti i cantieri;
- il collegamento e la congruità delle spese all’intervento agevolato.
Requisiti bando Isi Inail 2025 per rimuovere l'amianto
La rimozione dell’amianto è uno degli interventi sui quali si basa il bando Isi Inail 2025 per la salute e la sicurezza dei lavoratori nelle imprese. L’incentivo, rinnovato annualmente, tra le altre spese ammissibili consente lo smaltimento gratis dell’eternit nel più ampio progetto di bonifica di coperture, sottocoperture e controsoffitti in cemento-amianto e il rifacimento delle coperture stesse, mediante la possibilità di richiedere un contributo a fondo perduto fino a 130.000 euro.
Nel limite del 10% dell’intero progetto, si possono coprire anche le spese utili ai fini della realizzazione dell’investimento, comprese le perizie e le relazioni tecniche, nonché la direzione dei lavori tenendo conto delle condizioni richieste per la sicurezza del cantiere.
Come richiedere il bonus amianto 2025
Per la presentazione della domanda è necessario seguire l’iter dell’Inail che prevede la prenotazione dei fondi già a disposizione e la richiesta dell’incentivo nel giorno fissato come click day. Per l’anno 2025 le procedure sono al termine. Pertanto è necessario puntare sul nuovo bando Isi Inail in uscita nel 2026. Affinché si possa partecipare è richiesto alle imprese:
- il possesso del DURC e l’iscrizione al Registro delle imprese;
- di non aver beneficiato degli stessi incentivi negli anni precedenti;
- la proprietà, la locazione o il comodato d’uso dei fabbricati sui quali effettuare i lavori di bonifica;
- di presentare la domanda prima di realizzare il progetto d’investimento;
- di accertarsi che la rimozione e lo smaltimento dell’eternit siano effettuati da ditte specializzate;
- di verificare che il materiale pericoloso rientri in una delle categorie descritte nel bando Isi Inail.
I contributi delle regioni per lo smaltimento dell'amianto
Si ricorda che incentivi per la rimozione e lo smaltimento dell’eternit possono essere richiesti anche a livello regionale, partecipando a specifici avvisi o bandi locali. Nella maggior parte dei casi, le Regioni mettono a disposizione risorse da richiedere come contributi a fondo perduto per effettuare i lavori che interessano, principalmente, strutture agricole, scuole ed edifici privati e pubblici.
Bonus amianto 2025, per cosa si può richiedere in Sicilia
È il caso, per esempio, della Regione Siciliana che ha pubblicato il bando per la concessione di un contributo per la rimozione di manufatti contenenti amianto, la cui domanda si può presentare dalle ore 12:00 del 27 maggio alle ore 12:00 del 5 settembre 2025. La richiesta consta di quattro fasi, relative:
- all’immissione dei dati preliminari di domanda;
- al completamento della pratica inserendo la documentazione prevista;
- alla validazione della domanda a partire dalle ore 12:00 del 1° settembre 2025 (click day) alle ore 12:00 del 5 settembre 2025;
- al completamento della rendicontazione nei successivi 150 giorni con la richiesta di pagamento del bonus.
Per trasmettere la richiesta per via telematica è necessario utilizzare la piattaforma messa a disposizione dalla Regione Siciliana seguendo il percorso Home > Istituzioni > Regione > Strutture regionali > Assessorato dell'energia e dei servizi di pubblica utilità > Dipartimento dell'acqua e dei rifiuti > Bando per la concessione di un contributo per la rimozione di manufatti contenenti amianto - 2025.
Domanda fino al 31 luglio 2025 per il Bonus Amianto in FVG
Si può presentare domanda fino alle ore 16:30 del 31 luglio 2025 per la richiesta dei contributi a fondo perduto finalizzati alla rimozione e allo smaltimento dell’eternit da edifici di proprietà privata alla Regione Friuli Venezia Giulia. Ai fini della domanda, gli immobili devono essere adibiti:
- a uso residenziale;
- al culto;
- ad associazione senza fini di lucro;
- a imprese cessate.
La copertura del fondo perduto concesso della Regione può arrivare al 50% delle spese necessarie a rimuovere e a smaltire l’amianto dagli edifici. Per inoltrare le richiesta è necessario entrare sul portale della Regione e seguire il percorso per Aree tematiche > Valutazione ambientale, autorizzazioni e contributi > Contributi ai privati per la rimozione e lo smaltimento dell'amianto.
Bonus amianto 2025 in Sardegna, come chiedere i contributi a Cagliari
La Regione Autonoma della Sardegna ha previsto lo stanziamento di risorse a favore degli enti locali per la distribuzione di contributi per lo smaltimento di manufatti contenenti amianto. È il caso della Città Metropolitana di Cagliari che eroga a favore dei privato incentivi di 15.000 euro al fine di coprire fino al 60% dell’importo per la rimozione di eternit.
Il contributo può salire al 90% e fino al tetto di spesa di 12.000 euro se gli edifici da bonificare riguardano strutture a uso pubblico, come scuole e immobili per anziani e disabili o per il culto religioso. La domanda può essere presentata dai proprietari di immobili localizzati in uno dei Comuni della Città Metropolitana di Cagliari.
Per reperire il bando e fare la richiesta si può entrare sul portale della Città Metropolitana e seguire il percorso Servizi all'Utenza > Ambiente > Contributo smaltimento manufatti contenenti amianto fino a trovare la sezione “Istanze Online” in basso alla pagina.

Riapertura del bando 2025 in Campania per il bonus amianto
La Regione Campania ha riaperto i termini di presentazione della domanda del bando pubblico per l’erogazione di contributi per lavori di bonifica da amianto, con domanda da presentare entro il 30 novembre 2025.
I destinatari dei finanziamenti, pari a oltre 436.000 euro, sono gli enti pubblici che potranno richiedere il rimborso delle spese sostenute per interventi di bonifica presso edifici in cui sia accertata la presenza del materiale pericoloso.
Per prendere visione del bando è necessario entrare nella sul portale della Regione Campania e andare nelle “Tematiche” relative all’ambiente.
Bonus amianto 2025, domanda dei contributi in Piemonte
È stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte il 17 luglio 2025 il nuovo bando per la realizzazione di lavori di bonifica con rimozione di manufatti contenenti amianto su edifici di proprietà. L’avviso ha una dotazione complessiva di circa 3,2 milioni di euro e l’importo massimo che un’impresa può richiedere è pari a 300.000 euro.
La domanda si può presentare entro il 15 settembre 2025. Per accedere al bando e alla piattaforma di trasmissione dell’istanza è necessario seguire il percorso Regione Piemonte > Aree tematiche > Ambiente e Territorio > Ambiente > Amianto, bonifiche e terre e rocce da scavo.
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