
L’Inps ha comunicato le date di pagamento dell’assegno unico (che arriveranno intorno alla metà di ogni mese) anche per il secondo semestre 2025. È già possibile sapere, quindi, quando le famiglie residenti in Italia potranno ricevere la prestazione. Scopriamo, nello specifico, quando viene pagato l’assegno unico a agosto 2025 a seconda dei casi e le informazioni utili per richiederlo. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Quando viene pagato l'assegno unico ad agosto 2025?
Il pagamento dell’assegno unico di agosto 2025 è in arrivo intorno alla metà del mese. Ricordiamo che si tratta di una prestazione concessa su domanda (valida per un solo anno) prevista dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni (non ci sono limiti d’età per i figli con disabilità). C’è però differenza sulle date di pagamento tra gli assegni che non hanno subito variazioni nel mese precedente e quelli che, invece, sono cambiati per via di nuove condizioni del nucleo familiare.
L’Inps, intanto, ha comunicato che il pagamento dell’assegno unico ad agosto 2025 arriverà tra il 20 e il 21 agosto per i nuclei famigliari per i quali non sono intervenute modifiche. Mentre, gli assegni che hanno subito modifiche rispetto al mese precedente per via di cambiamenti delle condizioni del nucleo familiare verranno erogati orientativamente a fine mesa (entro la fine dell’ultima settimana). Chi invece sta per ricevere il primo pagamento, vedrà l'importo accreditato dall’Inps alla fine del mese successivo a quello di presentazione della domanda.
Come richiedere l’assegno unico
L’Inps ha specificato che le domande di assegno unico e universale per i figli a carico non sono soggette ad onere di presentazione con cadenza annuale. Infatti, le domande già presentate valgono anche per le annualità successive a quelle della presentazione, fatto salvo l’onere per gli utenti di comunicare le eventuali variazioni da inserire nel modello di domanda (es. nascita di un nuovo figlio).
Pertanto, per ricevere l’assegno unico nel 2025 non è necessario presentare una nuova domanda, fermo restando che la domanda già trasmessa all’Inps non si trovi nello stato di decaduta, revocata, rinunciata o respinta. Ai fini della determinazione dell’importo della prestazione sulla base della corrispondente soglia Isee è necessaria la presentazione di una nuova Dichiarazione Sostituiva Unica (Dsu) per il 2025, correttamente attestata.
Sul portale unico dell'Isee è possibile acquisire la Dsu precompilata dove sono riportati i dati fondamentali per determinare l’entità dell’assegno tra cui la composizione del nucleo familiare, il reddito annuo percepito e il patrimonio mobiliare e immobiliare. Una volta confermata o modificata, la Dsu va trasmessa al Sistema informativo dell’Isee. Spetta poi all’Agenzia dell’Entrate inviare all’Inps i dati aggiornati.
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