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Il Sistema pubblico di identità digitale (Spid) rende più semplice registrare un contratto di locazione, consultare i dati catastali, visualizzare la propria posizione nel cassetto fiscale. Con un provvedimento firmato dal direttore di Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, la chiave unica di accesso alla Pubblica amministrazione è stata estesa, anche grazie al supporto del partner tecnologico Sogei, a tutti i servizi online offerti dall’Amministrazione finanziaria.

L’accesso tramite le credenziali Spid si affianca alle attuali modalità di autenticazione previste per i 7,3 milioni utenti dei servizi telematici dell’Agenzia (di questi 6,7 milioni sono utenti Fisconline).

Spid, che cos’è

Il Sistema pubblico di identità digitale, nato nel marzo del 2016, rappresenta il documento di identificazione online del cittadino. Attraverso un unico nome utente e un’unica password i cittadini possono utilizzare in modo semplice, veloce e sicuro i servizi erogati online da oltre 4mila Pubbliche Amministrazioni, connettendosi da computer. Un unico identificativo, quindi, per iscrivere i figli a scuola, prenotare una visita in ospedale, richiedere il Bonus Mamma, registrare un contratto di locazione, presentare la dichiarazione precompilata. E molto altro. Il sistema non consente la profilazione garantendo la protezione dei dati personali.

Spid, i requisiti

Per ottenere Spid basta aver compiuto 18 anni e avere un documento di riconoscimento, la tessera sanitaria con codice fiscale, un indirizzo e-mail valido e un numero di telefono.

Spid, come ottenerlo

Bisogna registrarsi a scelta, sul sito di uno degli 8 gestori di identità digitale (Aruba, Infocert, Poste, Sielte, Tim, Register.it, Namirial, Intesa) e seguire i vari step per l’identificazione. Tutte le modalità di registrazione e tutte le possibilità per poter ottenere Spid sono disponibili su https://www.spid.gov.it/richiedi-spid.

Il livello di sicurezza adottato (Spid Livello 2) corrisponde a un’autenticazione forte a due fattori (password e PIN “dinamico”, ossia che cambia sempre ad ogni accesso), ed è lo stesso già implementato in fase di autenticazione ai servizi “Dichiarazione precompilata” e “Fatture e Corrispettivi”.

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