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Il Bonus affitti è valido anche per i locali commerciali non iscritti al Catasto
GTRES

L’Agenzia delle Entrate ha recentemente chiarito i dubbi riguardo la possibilità o meno di fruire del credito d’imposta previsto dal bonus affitti anche nel caso in cui il locale commerciale in questione non sia iscritto al Catasto.

Nel dettaglio, con la risposta n. 364/2020, le Entrate hanno analizzato la questione sollevata una società con sede legale e operativa in Italia, che ha dovuto restare chiusa durante l’emergenza covid. L’attività commerciale in questione, viene svolta presso un locale in affitto non accatasto e non accatastabile, in quanto extraterritoriale e di proprietà dello Stato del Vaticano.

L’azienda in questione, pur rientrando nei requisiti previsti dal bonus affitti contenuto nel decreto rilancio, chiede conferma di poter cedere il credito d’imposta anche, tenendo presente il fatto che il negozio per cui paga il canone di locazione non è accatastato né accatastabile perché è extraterritoriale (il contratto firmato in base agli accordi tra Italia e Vaticano è stato redatto e registrato secondo le disposizioni del codice civile e le disposizioni dell’ordinamento interno).

L’Agenzia delle Entrate ha quindi specificato “ai fini del beneficio, osserva quindi l’amministrazione, non rileva l’inquadramento immobiliare ma la destinazione del locale. Per quanto riguarda la vicenda esaminata, da quanto detto dall’istante, il negozio oggetto dell’interpello è destinato a una delle attività per cui spetta il bonus. Di conseguenza, in presenza degli altri presupposti previsti dall’agevolazione, l’istante può usufruire del contributo anche se il negozio non risulta in Catasto e, se preferisce, può ‘passarlo’ al locatore”.

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