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Non hai pagato l’Imu 2022? Scopri come funziona il ravvedimento operoso
Davidqr da Pixabay

Dopo la scadenza della seconda rata Imu 2023 del 18 dicembre, chi non avrà versato l'imposta dovrà già correre ai ripari regolarizzando la propria posizione tramite  una sanzione pari al 30%, ridotta tuttavia al 15% per i versamenti effettuati con un ritardo non superiore a 90 giorni e all'1% per ciascun giorno di ritardo, per i versamenti con un ritardo non superiore a 15 giorni. Vediamo cosa succede, qual è la sanzione e come funziona il ravvedimento operoso con l’Agenzia delle Entrate.

Come calcolare il ravvedimento operoso 2023

Chi non paga l'Imu 2023 entro i termini previsti, può comuque effettuare il pagamento tramite il ravvedimento operoso. A seconda dei giorni di ritardo sono previste sanzioni differenti:

  • ravvedimento sprint: esercitabile entro il 14° giorno dalla scadenza naturale del versamento, con l'applicazione di una sanzione pari allo 0,1% giornaliero e quindi fino ad un massimo dell'1,4% e l'interesse al tasso legale che dall' 01.01.2022 è pari all'1,25% (se ad esempio il ritardo è di 8 giorni, verrà applicata la sanzione dello 0,80% (0,10% x 8 giorni = 0,80%), dal quindicesimo giorno fino al trentesimo giorno, invece troverà applicazione la sanzione dell'1,50% (ravvedimento breve);
  • ravvedimento breve: per versamenti eseguiti oltre il 14° giorno ma entro il 30°; in questo caso la sanzione è pari all'1,5% (1/10 del 15%), oltre all'interesse al tasso legale che dal 01.01.2022 è pari all'1,25%;
  • ravvedimento intermedio: per versamenti eseguiti oltre il 30° giorno ma entro il 90°; la sanzione applicabile è pari all'1,67% (1/9 del 15%), oltre all'interesse al tasso legale che dal 01.01.2022 è pari all'1,25%;
  • ravvedimento lungo (entro un anno): per versamenti eseguti entro 1 anno o se prevista la dichiarazione entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa all'anno in cui la violazione è stata commessa; la sanzione applicabile è pari al 3,75 (1/8 del minimo che oltre i 90 giorni è del 30%), oltre gli interessi al tasso legale che dal 01.01.2022 è pari all'1,25%;
  • ravvedimento biennale: per versamenti eseguiti entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa all'anno successivo o se non è prevista la dichiarazione due anni dall'omissione; la sanzione applicabile è pari al 4,29 (1/7 del minimo), oltre gli interessi al tasso legale che dal 01.01.2022 è pari all'1,25%;
  • ravvedimento ultra biennale: per versamenti eseguiti oltre un anno; la sanzione applicabile è pari al 5,00% (1/6 del minimo), oltre gli interessi al tasso legale che dal 01.01.2022 è pari all'1,25%.

Ravvedimento operoso, cos'è

Con il ravvedimento operoso, chi non abbia pagato la prima rata Imu 2023 entro la scadenza del 16 giugno, è possibile regolare la propria posizione con l’Agenzia delle Entrate. Prima si aderisce al ravvedimento operoso e minore sarà la sanzione.

Come pagare l'Imu 2023 in ritardo?

In caso di mancato pagamento, o di pagamento in ritardo dell’Imu, è comunque possibile il pagamento tramite il modello F24 (cartaceo o online), aggiungendo al saldo anche gli interessi e le sanzioni (oltre a indicare i corretti codici tributo).

    Come si fa il ravvedimento operoso Imu?

    Il versamento deve essere effettuato tramite il modello F24, barrando la casella relativa a “ravvedimento operoso” ed indicando l'importo totale comprensivo dell'imposta dovuta, delle sanzioni e degli interessi.

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